SABAP-BO, ATTIVITÀ DI RESTAURO
S
ettore patrimonio archeologico e materiali mobili storico-artistici
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Responsabile del coordinamento: dott.ssa Valentina Manzelli

L'attività di restauro del patrimonio archeologico è svolta nel laboratorio di restauro ubicato nella sede storica della della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, nell'ex convento Ancarano, in Via Belle Arti n. 52 a Bologna.
I restauratori conservatori di riferimento per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara sono Mauro Ricci  e Virna Scarnecchia

Le pratiche relative al restauro di materiali mobili storico artistici sono di competenza dei seguenti restauratori:
Maria Grazia Gattari per i beni mobili storico-artistici situati nella provincia di Modena
Monica Vezzani per i beni mobili storico-artistici situati nella città metropolitana di Bologna e nella provincia di Ferrara


Clicca qui per vedere alcune schede di restauro di materiale archeologico

Laboratorio di restauro della SABAP-BO
L'ex Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna ha attuato una costante, coerente, coordinata e programmata attività di studio, prevenzione, manutenzione e restauro. Rientrano nelle attività di conservazione la manutenzione ordinaria e straordinaria dei musei e delle aree archeologiche di proprietà statale, la promozione, il sostegno ed il controllo degli interventi di conservazione promossi da altri soggetti su beni di proprietà di Enti pubblici e di privati, la custodia e la cura dei reperti in depositi opportunamente attrezzati, il restauro di oggetti mobili, edifici, monumenti e strutture di interesse archeologico, la catalogazione e inventariazione dei beni archeologici e la documentazione e conservazione dei relativi elaborati in appositi archivi.
Tali attività sono tuttora svolte dal personale del Laboratorio di Restauro della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, sia direttamente che indirettamente coordinando l'attività di restauratori esterni che redigendo piani di restauro, controllandone l'efficacia ed effettiva realizzazione in corso d'opera.
L’attività di restauro è programmata annualmente ed è rivolta a soddisfare le esigenze della Soprintendenza.
Fulcro dell’attività sono i laboratori nei quali i restauratori svolgono interventi di restauro su reperti archeologici di diversa componente materica, applicando le più moderne tecnologie e documentando le operazioni effettuate.
Rientrano nelle competenze del personale la progettazione e la direzione dei lavori di appalti pubblici e, nell’ottica dei compiti di tutela e conservazione del patrimonio archeologico, i restauratori intervengono sullo scavo per il recupero dei reperti operando direttamente o fornendo indicazioni al personale esterno all’amministrazione presente sui cantieri.
I tecnici si occupano anche della manutenzione ordinaria e straordinaria dei materiali esposti nei musei, delle aree archeologiche di proprietà statale afferenti al territorio di competenza e del controllo degli interventi di conservazione promossi da altri soggetti su beni di proprietà di Enti pubblici e di privati.
Altra attività consiste nella collaborazione tecnica con enti locali per l’organizzazione di mostre ed eventi culturali da essi organizzati. Sono attive inoltre convenzioni e collaborazioni con enti di ricerca e studio finalizzate all’approfondimento delle conoscenze dei manufatti e dei processi di degrado e dei materiali di cui sono composti, in un’ottica di interdisciplinarietà e scambio delle informazioni. I restauratori si occupano anche di didattica nell’ambito delle collaborazioni con istituti scolastici presenti sul territorio.

Responsabile del coordinamento: dott.ssa Valentina Manzelli
Personale tecnico del Laboratori di Restauro del comparto archeologia della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
Mauro Ricci mauro.ricci@beniculturali.it  (Bologna)
Virna Scarnecchia virna.scarnecchia@beniculturali.it  (Bologna)
Micol Siboni micol.siboni@beniculturali.it  (Bologna)
Monica Zanardi monica.zanardi@beniculturali.it   (Bologna)
Roberto Monaco roberto.monaco@beniculturali.it (Modena)


Schede restauro reperti archeologici disponibili
Pettine in osso dallo scavo nella Scuola elementare XX settembre di Rimini (restauro 2012-2013)
Bacile tripode e calderone in bronzo dalla necropoli villanoviana di Verucchio (restauro 2009)
L’area archeologica in Via IV Novembre a Sarsina (restauro 2013)
Statuetta in bronzo denominata "Vittoria alata" (restauro 2012)
Stele funeraria in arenaria dalla necropoli villanoviana di Marano di Castenaso (restauro 2008-2009)
Il tesoretto bizantino di Classe: una coppa, sette cucchiai e tante sorprese (restauro 2006)

 
Bologna, scavi 2007 nell'ex Cinema Marconi in Via Saffi. Necropoli databile alla prima metà del V secolo a.C.
A sinistra, cinerario (tomba 1), a destra stamnos attico a figure rosse (tomba 11)

     
Bologna, scavi 2003-2005 in Via Belle Arti. Necropoli etrusca datata dall’VIII al VI sec.a.C.
A sinistra, cerchio in avorio, a destra, pettine in avorio

vedi anche le pagine dedicate alle attività di studio e ricerca scientifica nel settore del restauro

Contenuti a cura del personale tecnico e scientifico del comparto archeologia della Soprintendenza

Pagina a cura di Carla Conti

ultimo aggiornamento 13/12/2018