Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, Università di Bologna (Laboratorio di Antropologia di Ravenna), Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, Comune di Pievepelago e Associazione Pro Rocca Roccapelago
Aspettando il
Museo delle Mummie di Roccapelago
In previsione dell'inaugurazione
del museo, prevista per il 6 giugno 2015, si può continuare a visitare la cripta di Roccapelago con
i resti delle mummie e
l’emozionante ricostruzione di una sepoltura multipla di una donna con bambini
Chiesa
della Conversione di San Paolo
Pievepelago (Modena), località Roccapelago
ingresso gratuito
Ricostruzione in cripta della sepoltura multipla di donna con decine di infanti
(foto Vania Milani)
Per info su visite e
orari: roccapelago@gmail.com
0536 71890 (Enzo Ferroni, Presidente Associazione Pro Rocca) - 334
3470940 (prof.ssa Rachele Merola)
in caso di mancata reperibilità chiamare il Comune di Pievepelago
0536 71322 (interno 14)
Per guide antropologiche e prenotazioni eventi:
Vania Milani (Archeoantropologa
e Conservatrice Museale) (+39) 339 2395308
Gli orari di apertura indicativi forniti dalla
conservatrice museale sono al momento i seguenti:
Da ottobre a maggio, tutti i sabati dalle 15 alle 17
Mesi di giugno, luglio e settembre, sabato e domenica dalle 16 alle 19
Agosto, tutti i giorni dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19
Il cerchio di pietre pareva proteggerli come il grembo di una madre. E in
effetti una donna di circa 30 anni, con due neonati appoggiati sul ventre, era
al centro di questo fiore di morti, i cui petali erano i corpi di almeno 70
bambini. La ricostruzione dell'incredibile sepoltura di infanti
rinvenuta nel 2011 nella cripta della Chiesa di Roccapelago è stata il fulcro di
una serie di attività di promozione, ricerca e studio del nascente Museo delle
Mummie di Roccapelago che, seppure a regime ridotto, continueranno fino al
giorno dell'inaugurazione previsto per il 6 giugno 2015.
Nell'estate 2014 circa 3500 visitatori hanno visitato la cripta con le mummie e
assistito all’allestimento della sepoltura dei bambini curata dall’archeoantropologa
Vania Milani, conservatrice del nascente museo.
Il 19 ottobre 2014 sono terminate le attività di Censimento dei
tessuti e delle testimonianze materiali custodite nella famiglie frignanesi “La
comunità, i suoi vestiti e le sue radici” che hanno consentito di recuperare
importanti documenti relativi al costume e alla tessitura, stabilendo un legame
tra le vesti indossate dalle mummie e i costumi locali fino all’inizio del ‘900.
Nel weekend del 27-28 settembre 2014, all’interno della cripta sono stati effettuati
nuovi microprelievi alle mummie. L’equipe di ricercatori (Elisabetta Cilli, Sara
De Fanti, Mirko Traversari, Maria Francesca Viola) ha prelevato campioni di
tessuto intestinale da destinare all’analisi del microbiota, più un set di
tessuti per controllo (pelle, muscolo e tessile). È risaputo che esiste una
stretta correlazione tra la composizione del microbiota intestinale, le
abitudini alimentari di un individuo e il suo stato di salute. Il microbiota
intestinale svolge un ruolo importante nel prevenire la colonizzazione di agenti
patogeni e prende parte a numerosi processi metabolici utili per il mantenimento
della salute umana. L'analisi della composizione batterica intestinale
rappresenta un approccio innovativo rispetto ai metodi classici
etno-antropologici, di dedurre informazioni sulle abitudini alimentari, stile di
vita e le condizioni di salute di antiche popolazioni, così come la struttura
degli ecosistemi microbici umani del passato, che la sola analisi antropologica
non può completamente indagare.
La sofisticata analisi molecolare sarà svolta in collaborazione con il
Laboratorio di Antropologia e Laboratorio di Antropologia Genetica, Dipartimento
di Beni Culturali, Università di Bologna diretti dal prof. Giorgio Gruppioni, il
Laboratorio di Antropologia Molecolare e Centre for Genome Biology, Dipartimento
di Scienze Biologiche, Geologiche ed Ambientali, Università di Bologna, diretto
dalla prof.ssa Donata Luiselli, e da Carlotta De FIlippo del Research and
Innovation Centre - Fondazione
Edmund Mach di Trento.
Microprelievi per l'analisi del microbiota (foto di Elisabetta Cilli)
Le operazioni di prelievo non solo non hanno interferito con la regolare
apertura del museo, ma anzi i ricercatori hanno operato nella cripta sotto gli
occhi curiosi di numerosi visitatori e con la supervisione del Conservatore del
Museo delle Mummie, Vania Milani.
Le mummie hanno anche attirato l'interesse dell’MCE, Movimento Cooperazione
Educativa, che sarà presente a Roccapelago con docenti e studenti
dell’università di Firenze per attività formative del corpo docente.
Dal 28 luglio al 1 agosto (orari 10.30-12.30 e 16-19), l’antropologa Vania
Milani (Conservatrice del Museo delle Mummie) ha ricostruito sotto gli occhi del
pubblico la suggestiva sepoltura di bambini rinvenuta tre anni fa, al tempo
degli scavi. Si tratta di un’emozionante tomba di forma circolare, delimitata da
pietre, al cui centro era una donna di circa trent’anni che aveva sul grembo due
neonati con i propri vestitini. Tutt’intorno, come una corolla, erano deposti
almeno 70 bambini. La sepoltura è stata ricostruita in modo filologico sulla base
delle foto di scavo, dando modo al pubblico di apprezzare sia le complesse fasi
della ricostruzione che le dinamiche di un’indagine archeologica.
L’8, 17, 21 e 28 agosto (dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19) l’archeologo
Donato Labate e gli antropologi Vania Milani e Mirko Traversari hanno condotto una
serie di visite guidate gratuite per approfondire la storia delle mummie, del
territorio e dell’ambiente che le accoglie. A richiesta (info 339 2395308) è
stato
possibile effettuare attività didattiche per gruppi di almeno 5 bambini.
Il 13 settembre, dalle ore 16, la storica del tessuto Thessy Schoenholzer Nicols
ha tenuto un incontro sul tema “L’importanza dell’ago”.
Inoltre, prima dell’inaugurazione del Museo delle Mummie, cittadini e turisti
sono stati invitati a partecipare a una sorta di censimento/intervista su “La
comunità, i suoi vestiti e le sue radici” per meglio capire l’importanza
della cultura materiale nella trasmissione orale e nella narrazione.
Per cinque giornate (il 16 agosto, dalle 14 alle 18, nel Parco di Roccapelago,
il 6 settembre, dalle 14 alle 18, e il 7 settembre dalle 10 alle 13, nello stand
allestito in Piazza Vittorio Veneto a Pievepelago, il 20 settembre, dalle 14
alle 18 in Piazza Gimorri a S. Annapelago e il 19 ottobre, dalle 9 alle 12 e
dalle 13 alle 17, in Piazza Vittorio Veneto a Pievepelago) chi lo desidera ha
potuto
condividere ricordi o storie legate a un oggetto del passato che ha fatto parte
della vita della propria famiglia: tessuti, vesti, abbigliamento intimo,
accessori e vezzi di un tempo, oggetti di uso personale o oggetti di uso
devozionale, foto, diari, racconti e documenti. L’antropologa Vania Milani, la
storica del tessuto Thessy Schoenholzer Nicols e la restauratrice Ivana
Micheletti hanno trascritto le storie dei partecipanti, fotografando i materiali
portati dal pubblico e rilasciando un certificato di partecipazione. I racconti
serviranno ad ampliare e ricostruire la storia della comunità delle mummie fino
a tempi più vicini agli odierni e i dati raccolti confluiranno in una mostra che
avrà come protagonista la comunità stessa.
La cripta della chiesa di Roccapelago (foto di Massimo Tramontata)
Calendario appuntamenti
Dal 26 luglio al 30 settembre 2014 riapertura della Cripta della Chiesa
della Conversione di San Paolo dove sono esposte le Mummie di Roccapelago. La
Cripta sarà visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19
Dal 28 luglio al 1 agosto 2014, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle
19, ricostruzione in diretta della sepoltura multipla di una donna con bambini
16 agosto 2014 (ore 14-18): censimento/raccolta materiali e storie presso il Parco di Roccapelago
8, 17, 21 e 28 agosto 2014, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19,
visite guidate alla cripta con le mummie condotte da archeologi e antropologi
(Chiesa della Conversione di San Paolo di Roccapelago)
6 settembre 2014 (ore 14-18): censimento/raccolta materiali e storie
nello stand allestito in Piazza Vittorio Veneto a Pievepelago
7 settembre 2014 (ore 10-13): censimento/raccolta materiali e storie
nello stand allestito in Piazza Vittorio Veneto a Pievepelago
13 settembre 2014 (ore 16-19): "L'importanza dell'ago" incontro
con la storica del tessuto Thessy
Schoenholzer Nicols (sala espositiva in Piazza Vittorio Veneto a Pievepelago)
20 settembre 2014 (ore 14-18): censimento/raccolta materiali e storie in
Piazza Gimorri a S. Annapelago
19 ottobre 2014 (9-12 e 13-17): censimento/raccolta materiali e storie in
Piazza Vittorio Veneto a Pievepelago
L’iniziativa è promossa da Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, Laboratorio di Antropologia di Ravenna, Dipartimento di Storie e Metodi per la Conservazione dei Beni Culturali (Università di Bologna), Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, Comune di Pievepelago e Associazione Pro Rocca
Informazioni scientifiche:
Donato Labate (archeologo), Vania
Milani (archeoantropologa)
Per ulteriori informazioni sulle mummie di Roccapelago vedi
La scoperta e gli scavi
Le Mummie di Roccapelago (XVI-XVIII sec.): vita e morte di una piccola comunità
dell'Appennino modenese
Le mummie di Roccapelago svelate
dall'entomologo
http://www.comune.pievepelago.mo.it/
http://www.roccapelago.it/
La
scoperta delle mummie di Roccapelago
è una delle più straordinarie dell’Italia settentrionale. Nel gennaio 2011,
durante i restauri della chiesa della Conversione di San Paolo, scoperchiato il
soffitto della cripta era apparsa una piramide di corpi accatastati uno
sull’altro, una montagna di ossa, pelle, tendini e capelli ancora avvolti in
sacchi-sudari, con camice, calze, cuffie e piccoli oggetti d’uso quotidiano.
Sull’altro lato della cripta, un circolo di pietre delimitava un'altra area
sepolcrale destinata ai bambini, con i piccoli resti adagiati nello spazio
interno a quel cerchio che pareva proteggerli come il grembo di una madre.
Dopo il grande successo delle mostre allestite nel 2012 e 2013 a Roccapelago
(oltre 13500 visitatori) nei prossimi giorni inizierà l’allestimento definitivo
del “Museo delle Mummie” che sarà inaugurato il 18 ottobre prossimo. Nel
frattempo sarà comunque aperta la cripta con la sua originale e suggestiva
esposizione di una parte dei corpi rinvenuti negli scavi e per tutta l’estate
una serie di eventi terranno desta l’attenzione dei visitatori su una scoperta
archeologica che ha consentito di recuperare la storia, le abitudini, la
religiosità e i vezzi di una comunità montata tra XVI e XVIII secolo.
Tutte le immagini sono di proprietà di questa Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna e non possono essere pubblicate senza il consenso scritto di questa SBAER
Pagina a cura di Carla Conti, informazioni di Donato Labate e Vania Milani
Le foto della Tomba 9 (sepoltura di donna e bambini) sono state ottimizzate da Roberto Macrì (fotografo SBAER)