Parma, Reggio, Modena si “riscoprono” colonie romane lungo la Via Emilia
E Bologna indaga il Medioevo emiliano romagnolo
In occasione delle ricorrenza, nel 2017, dei 2200 anni dalla loro fondazione
lungo la storica via di comunicazione voluta da Marco Emilio Lepido, Parma,
Reggio Emilia e Modena ripercorrono, con tre coinvolgenti esposizioni (“Alla
scoperta della Cisa romana. La sella del Valoria” a Parma, “On The
Road. Via Emilia, 187 a.C. – 2017” a Reggio Emilia e “Mutina
Splendidissima” a Modena), l’antico passato di colonie romane. Anche
Bologna, da metà febbraio, compie un viaggio indietro nel tempo con la mostra “Medioevo
svelato. Storie dell’Emilia-Romagna attraverso l’archeologia”
Nelle quattro esposizioni ricostruzioni virtuali, allestimenti scenografici,
racconti video, reperti e opere d’arte da tutta Italia per ripercorrere a passo
di storia la Via Emilia e il passato antico dell’Emilia Romagna (www.2200anniemilia.it).
L’Assessore regionale al Turismo Andrea Corsini: “Un percorso artistico di
indubbio pregio e di rilevante valore per favorire la promozione di un ampio
distretto turistico di forte appeal”
Le “regine” d’arte dell’Emilia-Romagna, culle di eccellenze apprezzate in
tutto il mondo, dal food ai motori, passando per cultura, moda e alta industria,
volgono lo sguardo al passato antico per narrare la loro origine di colonie
romane proponendo, a Reggio Emilia, anche un viaggio e una riflessione su tutta
la strada bimillenaria, di cui porta il nome.
In occasione della ricorrenza, nel 2017, dei 2200 anni dalla fondazione lungo la
Via Emilia (realizzata dal Console Marco Emilio Lepido del 187 a.C.), Parma (con
Alla scoperta della Cisa romana. La sella del Valoria),
Reggio Emilia (con On The Road. Via Emilia, 187 a.C. – 2017) e
Modena (con Mutina Splendidissima), “rivivono” attraverso tre
coinvolgenti mostre la propria fiorente nascita e sviluppo lungo questa vitale
arteria, che ancora oggi collega tutta la Regione e le dà, unico caso in Italia,
il nome. Un suggestivo viaggio nel tempo, che vede protagonista anche Bologna,
con un’esposizione (Medioevo svelato. Storie dell’Emilia-Romagna
attraverso l’archeologia) che da metà febbraio racconterà l’evoluzione
dell’intero territorio regionale con testimonianze dal tardoantico al medioevo
(www.2200anniemilia.it).
Quattro appuntamenti lungo la Via Emilia -risultato di una forte sinergia
organizzativa tra i territori, le Soprintendenze e gli enti regionali per
ripercorrerla a passo di storia- che mostrano nei confronti dell’antichità un
approccio contemporaneo, spettacolare e fortemente coinvolgente, attraverso
ricostruzioni virtuali, videoracconti, riproduzioni in 3D, allestimenti
scenografici e l’esposizione di reperti ed opere d’arte provenienti dai più
prestigiosi musei nazionali.
Previsti pacchetti soggiorno e scontistiche speciali.
L’appuntamento
bolognese offrirà infatti una particolare promozione per il pubblico legata alla
Card Musei Metropolitani Bologna. Grazie a una convenzione tra i Comuni di
Bologna, Modena, Parma e Reggio Emilia, i possessori della Card avranno diritto
all'ingresso con biglietto ridotto alle mostre di Modena e Reggio.
Reciprocamente, i possessori di biglietto delle due esposizioni avranno diritto
alla riduzione sul titolo d'ingresso per la mostra al Museo Civico Medievale di
Bologna. Nel caso di Parma, a tutti coloro che presenteranno un biglietto di
ingresso per il Museo Archeologico Nazionale di Parma sarà riconosciuta la
tariffa ridotta per visitare la mostra Medioevo svelato.
Ecco le esposizioni visitabili a prezzo ridotto:
Mutina splendidissima. La città romana e la sua eredità
Modena, Foro Boario - via Bono da Nonantola 2, 26 novembre 2017 - 8
aprile 2018
Ingresso per possessori Card: € 5,00 invece di € 10,00 - Info:
www.mutinasplendidissima.it
On the road. Via Emilia 187 a.C. - 2017
Reggio Emilia, Palazzo dei Musei - via Spallanzani 1, 24 novembre 2017 -
1 luglio 2018
Ingresso per possessori Card: € 3,00 invece di € 5,00 - Info:
www.musei.re.it/appuntamenti/on-the-road-via-emilia-187-ac-2017
I possessori del biglietto di ingresso alle due esposizioni e i possessori del
biglietto di ingresso al Museo Archeologico Nazionale di Parma (Piazza della
Pilotta 5) hanno diritto alla riduzione sul biglietto di ingresso alla mostra
bolognese:
Medioevo svelato. Storie dell’Emilia-Romagna attraverso l’archeologia
Bologna, Museo Civico Medievale - via Manzoni 4, 17 febbraio - 17 giugno
2018
Ingresso: € 3,00 invece di € 5,00 - Info:
www.museibologna.it/arteantica
Segnaliamo infine il nuovo Spazio Aemilia 187 a.C. a Parma, presso il
sottopasso Ponte Romano, accessibile gratuitamente (apertura prevista 20
dicembre 2017) Info:
www.comune.parma.it/parma2200
La Card Musei Metropolitani Bologna vale 12 mesi, costa 25 euro (20 euro
ridotto). Può essere acquistata online oppure all’infopoint Bologna Welcome in
Piazza Maggiore, a Palazzo Albergati in via Saragozza 28, allo IAT di Imola e
nelle biglietterie di alcuni musei.
cardmuseibologna.it |
cardmusei@comune.bologna.it
Reggio Emilia: On The Road. Via Emilia, 187 a.C.
– 2017
fino al 1 luglio 2018
Reggio Emilia è l’unica città emiliano romagnola a ricordare nel nome quello
del proprio fondatore e ideatore della Via Emilia, Marco Emilio Lepido. Ed è
proprio attorno al geniale costruttore che ruota l’esposizione allestita a
Palazzo dei Musei, ma che si sviluppa anche a Palazzo Spalletti-Credem (che
ospita una sezione sull’edilizia romana) e al Museo Diocesano (dove andare alla
scoperta del Primo Cristianesimo lungo la Via Emilia). Ad accogliere il
visitatore nella sede principale, sette aree tematiche (“L'Emilia prima
dell'Aemilia”, “Via Emilia-SS9”, “Marco Emilio Lepido e la sua città”, “Ruote
zoccoli e calzari”, “La buona strada”, “Racconti per l'eternità”, “Est modus in
rebus”), in cui sono esposti 400 reperti provenienti da musei nazionali e
collezioni private, nel suggestivo allestimento, all’insegna della
multimedialità, dell’architetto Italo Rota. Da non perdere, tra le rarità
esposte, la ricostruzione in 3D della Reggio romana, realizzata in realtà
aumentata dalla Duke University di Durham in North Carolina, il grande cippo
militare con intestazione a Marco Emilio Lepido (rara testimonianza del console
costruttore di strade), l’istallazione multimediale a soffitto che racconta la
Via Emilia di oggi nella Sala Centrale del terzo piano e la ricostruzione al
vero di una tenda consolare contenente l’unico ritratto fisiognomico di Marco
Emilio Lepido. La mostra si chiude con una ricostruzione in basoli originari in
trachite di un segmento urbano di Via Emilia, che documenta il sovrapporsi di
più Vie Emilie a partire da quella pavimentata da Augusto imperatore.
La mostra “On the road. Via Emilia 187 a.C. – 2017”, a cura di Luigi Malnati,
Roberto Macellari e Italo Rota, è promossa dai Musei Civici di Reggio Emilia,
dal Segretariato regionale del Ministero dei beni e delle attività culturali e
del turismo per l'Emilia-Romagna e dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti
e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena,
Reggio Emilia e Ferrara, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e
Fondazione Pietro Manodori, con il contributo di Credem e Iren e il patrocinio
di Anas.
(Info: www.musei.re.it -
http://www.2200anniemilia.it -
sito soprintendenza).
Modena: Mutina Splendissima. La città romana e la
sua eredità
fino all’8 aprile 2018
Reperti e opere d’arte provenienti da prestigiosi musei affiancati a
ricostruzioni virtuali (le antichità esposte nel Rinascimento intorno al Duomo e
la perduta Galleria delle antichità di Francesco II a Palazzo ducale) e
videoracconti: Modena celebra la sua nascita lungo la Via Emilia col nome di
Mutina, e la successiva affermazione come una delle più importanti colonie
romane dell’Italia Settentrionale. La Mostra ospitata al Foro Boario ne racconta
origini, sviluppo e lascito moderno e si apre con la cronaca degli eventi
(alluvioni e terremoti) che hanno determinato il seppellimento della città
romana fino a oltre 5 metri di profondità. Attraverso le occupazioni del
territorio da parte di Celti, Etruschi e Romani si approda alla fondazione della
colonia romana (avvenuta nel 183 a.C. e documentata da Livio). Il visitatore
scopre la struttura della città, con i suoi splendidi monumenti (soprattutto
nella prima età imperiale) nonché affascinanti tematiche quali la religiosità e
gli spazi funerari, le abitudini alimentari, le produzioni di eccellenza, le
guerre che coinvolsero la città e i profili dei “Mutinenses”. La
narrazione procede, dal primo scavo di Lanfranco per il Duomo, attraverso il
Rinascimento, per approdare a metà '800 con il recupero di “Mutina”, e
terminare, nel ‘900, con gli interventi di tutela e valorizzazione dell’antica
colonia. Da sottolineare il forte coinvolgimento del pubblico: in ogni sezione
archeologica uno degli oggetti esposti è affiancato dalla sua riproduzione che i
visitatori possono toccare e percepire non solo nella forma o nelle decorazioni,
ma anche nel materiale, in quanto realizzata con polveri che simulano la materia
originaria (sia essa marmo, bronzo o ceramica). “Mutina Splendidissima.
La città romana e la sua eredità” è a cura di Musei civici di Modena e
Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio di Bologna con sostegno di
Fondazione Cassa di risparmio di Modena e Regione Emilia - Romagna e patrocinio
di Unimore, Università di Modena e Reggio Emilia.
(Info: www.mutinasplendidissima.it
- http://www.2200anniemilia.it -
sito soprintendenza)
La proposta culturale di Parma si
è concentrata nei primi nove mesi del 2017 in una serie di conferenze e visite
guidate sulle tracce della Parma romana, oltre all’appuntamento espositivo
Archeologia e alimentazione nell’eredità di Parma romana (Galleria
San Ludovico, 2 giugno - 22 ottobre) che sottolineava quanto le radici della
cultura alimentare del territorio fossero in continuità con un passato lontano
ma straordinariamente vicino e più che mai attuale nelle motivazioni che hanno
fatto di Parma una Città Creativa della Gastronomia Unesco.
Fino al 17 dicembre, prosegue a Palazzo Bossi Bocchi
Alla scoperta della Cisa romana. La sella del
Valoria, la mostra che presenta gli esiti della ricerca
archeologica sul Monte Valoria, antico punto di valico della via romana da Parma
a Luni, testimoniando un’importante scoperta archeologica che modifica in parte
le ipotesi storiche che finora vedevano nel passo della Cisa l’unico valico
transappenninico tra Parmense e Lunigiana.
Il 12 e 13 dicembre Parma è teatro di un’altra iniziativa dall’alto
valore scientifico. Il Palazzo del Governatore (piazza Garibaldi), nel luogo
dove sorgeva l’antico foro romano, ospita il simposio internazionale “Fondare
e ri-fondare: origine e sviluppo della città di Parma. Costruzione di
un’identità policentrica lungo la via Emilia tra Parma, Reggio e Modena”,
a cura dell’Università e del Comune di Parma. Da un lato, studiosi qualificati
studiosi analizzano gli aspetti storici e archeologici relativi al tema della
fondazione urbana che riguarda, oltre a Parma, anche Reggio Emilia e Modena
lungo la via Emilia, illustrando l’attualità del fenomeno urbano nella fase
romana di fondazione e sviluppo; dall’altro, le comunicazioni si allargano per
comprendere quei saperi e quelle arti che spesso si avvalgono del dato
archeologico, e più in generale della memoria dell’origine, come componente
ineludibile di un processo interpretativo oltre che progettuale rivolto al
futuro, dove la continuità dell’atto fondativo della città viene metaforicamente
ribadita attraverso le espressioni culturali della comunità urbana.
Nel 2018, infine, tornerà patrimonio della comunità parmense il
Ponte Romano della Ghiaia che sorge
sull’asse che dal torrente Parma giunge fino al cuore della città ducale: qui
sarà ricavato uno spazio museale pubblico all’aperto dove saranno esposti 270
reperti archeologici in gran parte ritrovati negli scavi per i lavori della
“Nuova Ghiaia”.
Bologna: Medioevo Svelato. Storie dell’Emilia
Romagna attraverso l’archeologia
fino al 17 giugno 2018
Bologna arricchisce l’offerta espositiva di Reggio Emilia, Parma e Modena
con un’esplorazione, in sei sezioni tematiche, dell’evoluzione che il territorio
emiliano romagnolo ha subìto dalla tardantichità (IV-V secolo) al Medioevo
(inizi del Trecento). La mostra, ospitata nel Lapidario del Museo Civico
Medievale, si apre con l’analisi dell’evoluzione dei centri di antica fondazione
in relazione alle mutazioni socio economiche e a quelle legate alle nuove sedi
del potere, sia laico che ecclesiastico (I sezione). Si prosegue con la fine
delle ville romane e il loro riutilizzo (II sezione), e con panoramica sulle
genti che si stabilirono nei territori regionali nel VI-VII Secolo (III
sezione), con la continuità tra età romana e gota a Parma, Imola e Bologna, e la
forte differenziazione tra territori occupati dai Longobardi (Emilia) e dai
Bizantini (Faenze e Rimini). Città ed empori nell’alto Medioevo sono il tema
della IV sezione, con Comacchio che nel VIII secolo si impone come il più grande
emporio del nord Italia, grazie al suo ruolo di importante via di comunicazione
commerciale. Le nuove forme di insediamento del VIII-XIII secolo sono il tema
della sezione successiva, che espone reperti e descrizioni di castelli, villaggi
di pianura, borghi franchi, chiese rurali e monasteri. La mostra di conclude con
la rinascita delle città dopo l’anno Mille (VI sezione) che vede protagoniste
Parma e Ferrara (di cui sono esposti preziosi reperti lignei), Rimini e Ravenna,
caratterizzate da rinnovato dinamismo, e Bologna, rappresentata dalla più antica
croce viaria lapidea (anno 1143) recuperata nel 2013 sotto il portico della
chiesa di Santa Maria Maggiore.
La mostra è promossa da Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per
la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e
Ferrara in collaborazione con Istituzione Bologna Musei | Musei Civici d'Arte
Antica
(Info:
www.museibologna.it/arteantica -
http://www.2200anniemilia.it - sito
soprintendenza).