In occasione delle Giornate dell’archeologia in Europa 2019 la Soprintendenza propone un dibattito aperto tra professionisti, studiosi e rappresentanti delle istituzioni per parlare della sfida principale del lavoro dell’archeologo: ricostruire la storia di un territorio e restituirla ai suoi abitanti… senza perdersi d’animo!
Sotto-Sopra:
ricerca archeologica e narrazione del passato
Che
cos’hanno in comune un abitato d’età protostorica a grande profondità e una
necropoli ebraica in pieno centro storico? La storia delle più recenti scoperte
archeologiche in Emilia-Romagna offre lo spunto per discutere delle strategie e
soluzioni più innovative da adottare
Venerdì 14 giugno 2019, ore 15.30
BOLOGNA
Salone d’onore di Palazzo dall’Armi Marescalchi
Sede della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio di Bologna
via IV Novembre n. 5
Ingresso libero fino ad esaurimento posti (capienza massima 90 persone)
Non saranno Indiana Jones ma anche il loro lavoro è all’insegna
dell’imprevisto e dei colpi di scena. Dimenticate i topi da biblioteca o i
maniaci di reperti impolverati, se mai lo sono stati: gli archeologi del terzo
millennio sono figure interdisciplinari e multitasking, in precario equilibrio
tra tutela e progresso, applicazione di normative e strategie di intervento,
pianificazione pubblica ed esigenze del mondo privato.
Per raccontarlo e raccontarsi, archeologi e restauratori della Soprintendenza
propongono un dialogo aperto con il pubblico per illustrare le mille
sfaccettature della quotidiana attività di tutela e non solo. L’incontro
promosso dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio di Bologna
nell’ambito delle
JNA – Giornate dell’archeologia in Europa 2019, vuole essere
un viaggio trasversale tra i molteplici aspetti dell’attività di tutela
archeologica, dagli scavi alla valorizzazione, dalla conservazione alla ricca
produzione pubblicistica ed espositiva, dalle nuove metodologie d'indagine alle
problematiche del restauro
Venerdì 14 giugno (ore 15.30) il Salone d’onore di Palazzo dall’Armi
Marescalchi, in via IV novembre n. 5 a Bologna, ospita “Sotto-Sopra:
ricerca archeologica e narrazione del passato”, un incontro con
archeologi, restauratori e rappresentanti di enti locali moderato dalla
Soprintendente Cristina Ambrosini
Partendo dall’illustrazione di alcuni scavi, gli archeologi spiegheranno le
principali tematiche che devono quotidianamente affrontare. Lo
scavo di una
stazione di posta romana (una mansio) a Castelfranco Emilia sarà
l’occasione per parlare di archeologia preventiva e di ciò che comporta mentre
l’indagine di una terramara a Malalbergo mostrerà le sfide, i problemi e le
soluzioni di uno scavo condotto a grandi profondità. Un importante intervento di
archeologia privata (lo scavo di un cimitero ebraico medievale in via Orfeo a
Bologna) consentirà di illustrare quanto l’integrazione di diverse discipline
sia fondamentale per una migliore comprensione dei dati di scavo ma anche come
relazionarsi con un’importante comunità religiosa; infine,
la pubblicazione
dello scavo di via Fondazza a Bologna aiuterà a capire come possono essere
riletti e diffusi i risultati di un’indagine condotta trent’anni fa.
Si cercherà anche di spiegare come e quanto sia cambiata negli ultimi decenni la
professione dell’archeologo, come si sia evoluta in funzione delle "nuove"
metodologie d'indagine e del rapporto con esperti di altre discipline, e quanto
sia importante la collaborazione con i restauratori, a loro volta impegnati in
continui aggiornamenti sulle più innovative soluzioni tecnologiche.
Grazie alla presenza del direttore dell’IBC Laura Moro sarà aperta un’ulteriore
finestra sul rapporto tra musei, comunità e territorio, con particolare
attenzione al delicato tema della restituzione alla collettività del patrimonio
archeologico rinvenuto o restaurato tramite mostre, incontri ed eventi ma anche
grazie alle pubblicazioni di cui la soprintendenza è particolarmente feconda.
Archeologia a tutto tondo, insomma, che non è solo scoprire, conoscere e
proteggere ma continuo confronto con l’applicazione di norme, l’adozione delle
pratiche più virtuose e l’ascolto dei propri interlocutori, siano enti pubblici,
privati cittadini, terzo settore o sponsor
I contrasti dell'archeologia: in questa foto dello scavo degli anni Ottanta in
Via Fondazza, la grandezza del passato che emerge dal sottosuolo si confronta e
dialoga con il degrado degli edifici in superficie
Scaletta degli interventi:
15:30 – Cristina Ambrosini, Soprintendente Archeologia, belle arti e
paesaggio
Introduzione alla giornata: obiettivi, ruolo e lavoro della Soprintendenza
archeologica
15:45 – Laura Moro, Direttore IBC
Il ruolo dell’IBC nel rapporto tra Musei-comunità-territorio
16:00 – Chiara Guarnieri, Archeologa SABAP-BO
La professione dell’archeologo
16.15 – Monica Miari, Archeologa SABAP-BO
Caso per caso. Ogni scavo è diverso: norma, contesto, strategia d’intervento
16:30 – Sara Campagnari, Valentina Manzelli, Archeologhe SABAP-BO
Archeologia preventiva: la mansio di Forum Gallorum a Castelfranco Emilia
16:45 – Monica Miari, Tiziano Trocchi, Rossana Gabusi, Archeologi SABAP-BO
Archeologia in profondità: un abitato del II Millennio a Ponticelli di
Malalbergo
17:00 - Pausa
17:15 – Renata Curina, Valentina Di Stefano, Archeologhe SABAP-BO
Archeologia privata: il cimitero ebraico medievale di via Orfeo a Bologna
17:30 – Diana Neri, Direttore del Museo Archeologico di Castelfranco Emilia
Archeologia recuperata: lo studio dello scavo di Via Fondazza a Bologna,
un’indagine degli anni ’80
17:45 – Mauro Ricci, Virna Scarnecchia, Restauratori SABAP-BO
Il lavoro dei restauratori su oggetti e aree archeologiche
18:05 – Annalisa Capurso, Archeologa SABAP-BO
Le pubblicazioni archeologiche della Soprintendenza
18:10 – Dibattito
Condividere la cultura con la collettività: incontri, eventi, mostre in corso o
appena concluse
14 giugno 2019 - Sotto-Sopra: ricerca archeologica e narrazione del passato (foto di Roberto Macrì)