SALONE DELL’ARTE DEL RESTAURO E DELLA CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI E AMBIENTALI
manifestazione fieristica - Ferrara, 25-28 marzo 2009
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Il punto di riferimento per i beni culturali

Da mercoledì 25 a sabato 28 marzo 2009 il quartiere fieristico di Ferrara ospiterà la XVI edizione di Restauro – Salone dell’Arte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali. La manifestazione si svolge in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e con l’Istituto Beni Culturali della Regione Emilia Romagna. Il Ministero ha scelto il Salone per diffondere e promuovere le sue attività, a garanzia dell’importanza della manifestazione a livello nazionale e internazionale. Restauro è la più importante manifestazione in Italia interamente dedicata al Restauro, alla Conservazione e alla Tutela del patrimonio storico-artistico, architettonico e paesaggistico. Quattro giornate ricche di eventi e approfondimenti: un appuntamento che prevede anche convegni e incontri tecnici promossi dalle più illustri realtà nell’ambito del restauro, per dare vita a riflessioni e dibattiti sulle tematiche più attuali, per presentare tecnologie e nuove metodologie e conoscere i risultati degli interventi di restauro più importanti.


"La leggenda della Vera Croce" di Agnolo Gaddi (Firenze, Basilica di Santa Croce, Cappella Maggiore)
La fiera fornirà alcune anticipazioni sul restauro dello splendido ciclo di affreschi trecenteschi

La Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna partecipa alla manifestazione in primo luogo collaborando all'allestimento dello stand del MiBAC. Qui troverete esposti due reperti straordinari e pressoché inediti: una stele funeraria del V sec. a.C. e un cratere attico a figure rosse databile alla prima metà del V sec. a.C.
Il pannello che presenta i due reperti 'prestati' a Restauro dalla nostra SoprintendenzaLa stele fu rinvenuta all'inizio degli anni '90 nel territorio di Casalecchio di Reno (Bologna) e, da allora, è stata esposta al pubblico una sola volta, in occasione della mostra  "Banchetto e Simposio in Etruria. Immagini e simboli del Potere" che si è tenuta a Castelvetro di Modena nel 2008. Il reperto è in arenaria decorata a bassorilievo su entrambi i lati. Sul lato principale è rappresentato, in alto, un cavaliere con stendardo e sotto una scena di offerta al cospetto di un demone alato. L’altro lato è interamente occupata da un personaggio femminile abbigliato con lunga tunica frangiata (o forse pelle di felino) che danza al ritmo dei crotali stretti nella mano destra. La stele, collocata alla sommità di un tumulo, segnalava in superficie una sepoltura a cassone ligneo caratterizzata da un ricco corredo di ceramica e bronzi, databile alla metà del V secolo a.C., fortemente allusivo al tema del banchetto dell’aldilà. La tomba in questione faceva parte di un piccolo sepolcreto, databile fra fine VI e V secolo a.C., costituito da una decina di sepolture a rito funerario misto, scavate da questa Soprintendenza.
Il cratere è stato rinvenuto nel 2007 in una necropoli di 12 tombe emersa nel corso di scavi urbani effettuati dalla nostra Soprintendenza a Bologna (in Via Saffi n. 58); non è mai stato esposto al pubblico. Il cratere attico a figure rosse, del tipo a colonnette, è caratterizzato sul lato A dalla rappresentazione dell’uccisione del mostro Minotauro. Al centro Teseo, con petaso e spada nella destra, afferra per un corno il mostro, retrospiciente, pronto a scagliare una pietra con la mano sinistra. Assistono alla scena Arianna, a lato di Teseo, rappresentata nell’atto di porgergli una ghirlanda di fiori, e un personaggio maschile barbato a lato del Minotauro, da identificare senza dubbio con il re Minosse. Sul lato B sono raffigurati tre giovani ammantati a colloquio.
Il cratere, con funzioni di cinerario, era alloggiato in un pozzetto quadrangolare con lastra di copertura in arenaria. Pregevole pezzo di stile severo, è databile alla prima metà del V secolo a.C.
Oltre all'allestimento, questa Soprintendenza partecipa al salone di Ferrara con tre relazioni. L'archeologa Manuela Catarsi presenta il recupero strutturale dell'Oratorio di S. Enrico di Calcaiola (Valmozzola, Parma), l'archeologa Maria Grazia Maioli e i restauratori Mauro Ricci e Monica Zanardi illustrano la situazione attuale e le ipotesi di restauro del complesso archeologico di Piazza Ferrari a Rimini, più noto come Domus del Chirurgo, e la restauratrice Antonella Pomicetti tratta gli aspetti conservativi di uno straordinario reperto rinvenuto nel 2007 a Marano di Castenaso, in provincia di Bologna, una stele in arenaria del VII sec. a.C. denominata "Stele delle Spade" per la particolarità della sua decorazione.
Infine, vista la sede della Fiera, il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara organizza per giovedì 26 marzo, a partire dalle ore 18, una serie di visite guidate riservate agli espositori e condotte da Caterina Cornelio, direttrice del Museo; alle ore 19 ci sarà inoltre una prova aperta straordinaria con Stefano Squarzina al flauto dolce e Renzo Rossi al clavicembalo che eseguiranno suite, sonate e fantasie da Haendel e Telemann.
Inoltre, durante i quattro giorni di fiera, sarà riaperta al pubblico la sala delle piroghe, suggestive imbarcazioni monossili conservate al piano terra del museo: qui, dalle 9 alle 13, i visitatori potranno assistere, in diretta, al lavoro delle restauratrici Ilaria Bianca Perticucci e Simona Fiori di “Conservazione e Restauro s.n.c.” che operano sui delicati reperti lignei sotto la direzione scientifica degli esperti della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna.
Le due imbarcazioni monossili di età tardo romana furono rinvenute nel 1940 in Valle Isola, nel comprensorio delle bonificate Valli Nord di Comacchio, in provincia di Ferrara, durante l’esecuzione di lavori agricoli. Questo tipo di ritrovamento non è inusuale nell’area deltizia padana dove sono stati recuperati svariati altri esemplari. All'inizio furono solo parzialmente rimesse in luce e poi rinterrate; solo nel 1948 sono state compiutamente scavate e recuperate, per essere poi trasferite nel Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, dove sono tuttora conservate.
Inserite fin dall'inizio nel percorso museale canonico, ne sono state protagoniste ed elemento di forte attrazione fino al termine degli anni Ottanta, quando l’inizio del recupero architettonico di Palazzo Costabili ha comportato l’allestimento di un cantiere che ha compreso anche il settore in cui sono conservate le imbarcazioni.
Le dimensioni dei natanti sono tali (come potete vedere nella foto sotto) che il restauro deve essere realizzato nella stessa sala espositiva che, a lavori completati, verrà riaperta al pubblico con un nuovo allestimento.


Museo Archeologico Nazionale di Ferrara - Le imbarcazioni monossili al piano terra

Rilevanti i numeri della fiera: 16.000 metri quadrati occupati in 6 padiglioni moderni e funzionali; 278 espositori; 40 convegni internazionali, 110 incontri tecnici organizzati dagli espositori, 12 mostre-evento. Restauro è anche una fiera internazionale. Lo dimostra la consolidata collaborazione con l’ICE-Istituto nazionale per il Commercio Estero, che anche quest’anno organizza la presenza di 12 delegazioni provenienti da Arabia Saudita, Brasile, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Israele, Libano, Polonia, Romania, Russia, Siria, Turchia, Ungheria. Nei giorni di fiera, i delegati troveranno risposte puntuali di conoscenza ed informazione da parte degli espositori.

Il Salone giunge alla 16ma edizione, un traguardo che testimonia il successo di una manifestazione capace di creare un fecondo confronto tra tutti gli attori del settore, un momento di aggiornamento e discussione nei diversi ambiti: dal restauro del contemporaneo all’archeologia-restauri e recuperi, dal rapporto tra restauro, architettura e ambiente, al restauro dei grandi capolavori dell’arte, sino ai maggiori interventi realizzati all’estero. Quest’anno inoltre il Salone ospiterà l’assemblea generale dei Soci A.R.I. Associazione Italiana Restauratori.

L’edizione 2009 si configura ricchissima di contenuti:
- la parte commerciale vedrà protagonisti 278 produttori italiani ed esteri di beni, servizi e materiali destinati al settore. L’obiettivo primario è di proporre una realtà economica in costante crescita e consolidamento, fatta di operatori di altissima professionalità e che rappresentano un sicuro volano per il rilancio dell’economia nazionale.
- incontri e approfondimenti con i più accreditati e riconosciuti relatori, che avranno come filo conduttore il restauro nelle sue molteplici implicazioni. Ai visitatori sarà offerta l’occasione di seguire workshop sulle tematiche più varie e differenziate: dai più significativi interventi di restauro alle ultime tecnologie sviluppate, dall’architettura moderna al paesaggio urbano.
- mostre-evento ospitate all’interno dei padiglioni culturali per divulgare i risultati di importanti interventi conservativi ed evidenziare quelli più innovativi, sui capolavori di arte classica, moderna e contemporanea.

FOCUS ON

Il restauro del contemporaneo
Continua a Ferrara l'approfondimento su come conservare l’arte moderna e contemporanea. In calendario, diversi incontri, come “Conservare il Novecento. Gli archivi culturali”, occasione per riflettere sulla conservazione della documentazione moderna. Questo incontro, che si inserisce in un ciclo di dibattiti che l’Istituto Beni Culturali della Regione Emilia Romagna ha iniziato nel 2000, offre lo spunto per tracciare un bilancio dell’esperienza decennale e per valutare quali siano le principali questioni ancora aperte sul trattamento degli archivi compositi, nonostante le notevoli opportunità offerte dallo sviluppo delle tecnologie digitali. Di grande interesse, anche il convegno “Restauro preventivo nell’arte contemporanea: teoria e pratica”, che verterà sull’importanza della prevenzione dei danni sia dal punto di vista materiale sia formale, quale unica possibilità realistica per ovviare alla perdita o al degrado irreversibile di molte opere contemporanee.
Architettura e restauri
Ampio spazio sarà dedicato a questo argomento in diversi incontri, fra cui il convegno su “Palazzo Arese Litta a Milano. Il rilievo morfometrico per il restauro e la valorizzazione dello storico palazzo restituito alla città” che tratterà della conservazione di Palazzo Litta, la cui consegna al MIBAC, da un lato, ha attivato il processo di restituzione di questo bene alla città, dall’altro ha concretizzato la possibilità di riunire in un’unica sede prestigiosa, di eccezionale valore storico, artistico e architettonico, alcuni degli uffici ministeriali della Lombardia.
Archeologia, restauri e recuperi
Molti ed interessanti gli argomenti sul tema: “Il risveglio dei Demoni Azzurri di Tarquinia. Una nuova tecnica ottica per rileggere gli affreschi spariti”. Verranno illustrati i risultati di nuovi studi effettuati su una tomba etrusca ancora chiusa al grande pubblico e conosciuta solo agli specialisti. E inoltre, “Il restauro monumentale tra scienza della conservazione e turismo archeologico” in cui verrà approfondito il tema del restauro monumentale come uno dei passaggi ineludibili del processo di valorizzazione di un sito archeologico che approda in tal modo dallo stato di “semplice” rovina a quello di testimonianza comprensibile del passato.
Il restauro dei tessuti
Un punto di vista molto specifico sul tema: Il ripristino tessile dei divani “juvarriani” del Museo d’Arte Antica e Palazzo Madama di Torino”, incontro organizzato dalla Fondazione Arte della Seta Lisio, che con la sua manifattura di tessuti fatti a mano è in grado di ricostruire le tecniche antiche di tessuti pregiati, contribuendo al loro ripristino nell’ambito dell’arredo antico. Altro tema affrontato, il “Recupero e il restauro degli arredi nei teatri storici. La poltrona storica nel teatro. Tessuti e tendaggi nel teatro”.
Restauro, architettura e ambiente
Ecco un’ottima opportunità per confrontarsi con l’attualissima questione, affrontata in tutto il mondo, della tutela dell’ambiente e dei sistemi eco-compatibili abbinati al restauro, sulla quale l’Italia non può esimersi dal dare il proprio contributo. L’argomento verrà affrontato in diversi convegni tra cui “L’innovazione per un restauro sostenibile”, nel quale si discuterà delle problematiche legate sia all’utilizzo di nuove tecnologie e relative strumentazioni, sia alle nuove frontiere nell’utilizzo di prodotti compatibili con l’ambiente. L’obiettivo rimane quello di proteggere l’enorme patrimonio artistico che l’Italia detiene, dall’azione distruttiva del tempo e dell’uomo.
Il restauro della "Madonna del Cardellino" di Raffaello SanzioIl restauro e i grandi maestri

Ampio spazio verrà dedicato a questo tema. Bologna Fiere e Acropoli, in collaborazione con la Fondazione Guglielmo Giordano, promuovono il convegno “Le caviglie del DAVID, la statua più famosa fra statica ed estetica”. Nel corso del restauro cui il David di Michelangelo è stato sottoposto, sono emerse alcune criticità relative alla solidità delle caviglie. Una riflessione approfondita verrà fatta da un gruppo di esperti che esaminano le condizioni attuali e future della statua più famosa del mondo. L’Opificio delle Pietre dure promuove il convegno “Raffaello: la rivelazione del colore. Il restauro della Madonna del Cardellino”, in cui verrà esaminato il percorso del lungo e complesso restauro. Il progetto e l’intervento di restauro, la conservazione preventiva, l’approfondimento della tecnica pittorica di Raffaello, sono alcune fra le tematiche che saranno trattate dagli esperti dell’Opificio.
Restauri all’estero
Negli ultimi anni l'Italia ha intrapreso, tramite organismi istituzionali, associazioni ed aziende, numerose attività e collaborazioni in ambito internazionale. A titolo esemplificativo, quest’anno verranno illustrati gli interventi di restauro dei soffitti lignei della Grande Moschea di Sana’a, attraverso il convegno organizzato dall’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario, dal titolo “Yemen: i frammenti ritrovati nella grande moschea di Sana’a”. I restauratori hanno rinvenuto circa quattromila frammenti di antiche pergamene e carte, chiusi in due nicchie sul versante ovest della Moschea, in corrispondenza del muro del minareto.

Mostre ed eventi in fiera
Accanto al ricco calendario di incontri, ampio spazio viene dedicato alle mostre nei Padiglioni Culturali della fiera. Le mostre hanno lo scopo di “dialogare” con i visitatori, facendo conoscere i risultati di prestigiosi interventi nel campo del restauro. Fra questi, la mostra dedicata a Palazzo Litta e alla sua nuova destinazione d’uso.
“… Il y avait ce soir un bellissimo Teatro”… (Stendhal, 1817)–Il Teatro in cantiere, il cantiere in Teatro. E’ il titolo della mostra, a cura di Elisabetta Fabbri, dedicata al restauro del Teatro San Carlo di Napoli. Sequenze animate di immagini per far capire il lavoro, le risorse impiegate, la demolizione rigorosa e rapida, la cura del restauro, le tecnologie innovative; il filmato è di Bruno Romano.
La Regione Umbria sarà presente con alcuni importanti progetti, come il Laboratorio di Diagnostica di Spoleto (Rocca Albornoziana), costituito in associazione tra MiBAC, Regione e Università degli Studi di Perugia, e il progetto per il recupero de La Scarzuola di Tomaso Buzzi, ex complesso conventuale, acquistato dall’architetto milanese nel 1957 per costruirvi accanto la sua “città ideale”.
Altro interessante evento è la mostra “Il calvario della memoria. Il recupero dei monumenti storico-architettonici nella città di Kiev”. Vengono illustrati i restauri di monumenti che hanno subito i danni più gravi durante il regime sovietico: il complesso architettonico-monumentale del monastero “Cupole d’oro” di San Michele, la chiesa della Natività di Gesù e la Cattedrale di San Nicola del monastero di Pokrova.
Architetture di Pietra – anfiteatri e teatri dell’Impero Romano: una mostra di disegni di Carlo Amadori, che celebra gli anfiteatri e i teatri storici romani, espressione architettonica che è il simbolo stesso dell’Impero di Roma.
Da sottolineare le consolidate presenze a Restauro: il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, l’Associazione Città Italiane Patrimonio Unesco (la cui presidenza è proprio a Ferrara), la Junta de Castilla y Leon, Assorestauro, la prima associazione italiana tra produttori di materiali, attrezzature e tecnologie al servizio del restauro e l’ICE-Istituto Nazionale per il Commercio Estero, che sarà presente in fiera con numerose delegazioni di operatori e professionisti provenienti da 12 Paesi.

Per ulteriori approfondimenti ed aggiornamenti: www.salonedelrestauro.com

Promosso da: Restauro - Economia della Cultura-, Bologna Fiere e Ferrara Fiere in collaborazione con Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna e Assorestauro e con il patrocinio di Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministero degli Affari Esteri
Quando: dal 25 marzo al 28 marzo 2009, dalle 9.30 alle 18.30
Città: Ferrara
Luogo: Quartiere fieristico Ferrara Fiere
Indirizzo: Via della Fiera 11
Ingresso: Biglietto intero € 10
Biglietto ridotto € 5 (per gruppi di studio composti da almeno 5 studenti che consegnano alle casse della manifestazione un foglio in carta intestata dell'istituto/università timbrato e firmato dalla segreteria comprendente l'elenco completo dei partecipanti)
Biglietto gratuito, con registrazione all’apposito desk, per Soprintendenti e funzionari delle Soprintendenze
Provincia: Ferrara
Regione: Emilia-Romagna
Segreteria Organizzativa: Acropoli s.r.l
V.le Mercanzia Bl. 2 B Gall. A n.70 - 40050, Centergross Bologna
Tel.+ 39 051 6646832 - Fax. + 39 051 864313
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