Un tesoro di fede al Castello dei Ronchi: il vetro dorato paleocristiano e la reliquia della Santa Deodata
giornata di studio, il 28 aprile 2012
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Comunicato stampa

Nell'agosto 2007, durante un'operazione di manutenzione conservativa, fu rinvenuto un fondo di coppa in vetro a figure d’oro. Il prezioso reperto era chiuso all’interno di un reliquiario, costituito da una bacheca in legno e vetro del XVII secolo, custodito nella chiesa dei Ronchi, in località Bolognina di Crevalcore, di proprietà del Comune di Crevalcore che nel 1985 aveva acquistato il complesso, comprendente anche l’attiguo Castello dei Ronchi, dalla Famiglia Caprara.
La bacheca, evidentemente manomessa, conteneva reperti osteologici umani, accumulati alla rinfusa e mescolati a resti di tessuto e fiori finti in panno. Sulla fronte del teschio, il cartiglio “Corpus Sanctae Deodatae“ attribuiva i resti a Santa Deodata, martire del IV secolo.
Il reperto, pertinente a una Coppa in vetro a figure d’oro, è un frammento di fondo, ricomposto parzialmente da numerosi frammenti, del diametro di cm 8 circa.
Nella parte interna del fondo sono rappresentate, in foglia d’oro, due figure maschili panneggiate, stanti e affrontate di tre quarti. La figura di sinistra, meglio conservata, è caratterizzata da una fisionomia ben precisa, con barba e accentuata stempiatura, mentre la figura di destra è ampiamente lacunosa della testa, di cui resta solo parte del profilo.
Accanto al personaggio di destra corre la scritta PAULUS, mentre residua solo la S finale del nome di quello di sinistra. Comunque la stressa iconografia delle due figure, di un tipo abbastanza ricorrente nei vetri dorati paleocristiani, consente di identificare con certezza in essi i santi Pietro e Paolo. Fra le teste campeggia il monogramma di Cristo.
Nella cornice circolare si leggono i resti dell’iscrizione benaugurale  [DI] GNI [TAS AM]ICORUM PIE ZESE[S]
La coppa, di fattura assai accurata, è databile entro il IV secolo: la datazione è supportata sia dall’iconografia dei santi rappresentati che dal tipo di iscrizione augurale, caratterizzata dalla formula benaugurale “bevi e vivi” espressa in lingua greca latinizzata.
Il reperto costituisce una testimonianza archeologica di eccezionale interesse da vari punti di vista, tecnico, iconografico e storico, anche in rapporto al contesto di ritrovamento, vale a dire le reliquie di una santa coeva.

Sabato 28 aprile 2012, a partire dalle 9.15, il Castello dei Ronchi, in via Argini Nord n. 3277/B in località Bolognina di Crevalcore, ospita una Giornata di Studi dedicata all'analisi di questo straordinario reperto e del contesto storico e socio economico del suo periodo di realizzazione risalente a oltre 1300 anni fa

Ore 09.15 - Interventi delle Autorità
CLAUDIO BROGLIA, Sindaco di Crevalcore
THOMAS CASADEI, Consigliere della Regione Emilia-Romagna, membro della Commissione Cultura
BEATRICE DRAGHETTI, Presidente della Provincia di Bologna
FILIPPO MARIA GAMBARI, Soprintendente per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna
FIAMMA LENZI, IBC – Istituto Beni Culturali dell’Emilia-Romagna
SILVIA MARVELLI, Direttore Museo Archeologico Ambientale

Interventi degli esperti
Ore 10.30 -  PAOLA DESANTIS, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna
Archeologia a Crevalcore: un prezioso esordio

Ore 10.50 - PIERANGELO PANCALDI, Archeologo
Dall’agiografia al folklore

Ore 11.10 - CARLO ZUCCHINI, Esperto di Storia dell’Arte e di arte locale, A.I.R. (Accademia Indifferenti Risoluti)
La pazienza delle cose

Ore 11.30 -  CINZIA CAVALLARI, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna
Vite esemplari: dal linguaggio simbolico del vetro dorato con i SS. Pietro e Paolo al martirio della Santa Deodata

Ore 11.50 - MARIA GIOVANNA BELCASTRO,  ANTONIO TODERO, GRETA BOCCHINI, FIORENZO FACCHINI, Laboratorio di Bioarcheologia e Osteologia Forense Università di Bologna
Studio antropologico dei resti scheletrici rinvenuti nella teca di Santa Deodata

Ore 12.10 - MARCO MARCHESINI, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna
Ambiente e territorio dal Tardo Antico al Medioevo a Crevalcore

Ore 12.30 - ROSANNA MORADEI, Restauratrice dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze
Tecnica e restauro del vetro con foglia d’oro graffita

Chiusura lavori e discussione

Nel corso della giornata sarà effettuato uno scavo archeologico in uno dei pozzi del Castello dei Ronchi a cura del G.R.A. – Gruppo Ravennate Archeologico.
Alle ore 15 si terrà una visita guidata allo scavo in corso a cura dell'archeologa Paola Desantis e, a seguire, al Castello dei Ronchi a cura di Carlo Zucchini


Il Castello dei Ronchi di Crevalcore, sede della Giornata di Studi

I partecipanti al convegno avranno la possibilità di pranzare presso lo stand gastronomico allestito in loco dall’associazione culturale “I Sempar in Baraca”.
Contatti tel. 051 988.558-559, istituzione@comune.crevalcore.bo.it  -   www.comune.crevalcore.bo.it

Promosso da:

Comune di Crevalcore, Museo Archeologico Ambientale, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna, IBC Regione Emilia-Romagna,  Provincia di Bologna e Unione di Terred’Acqua

Quando: sabato 28 aprile 2012, dalle ore 9,15
Città: Crevalcore, località Bolognina
Luogo: Castello dei Ronchi
Indirizzo: via Argini Nord, 3277/B
Provincia: Bologna
Regione: Emilia-Romagna
Informazioni: tel. 051 988558  -  051 988559 - istituzione@comune.crevalcore.bo.it
Sito web: www.comune.crevalcore.bo.it
 

Informazioni scientifiche di Paola Desantis, silvia marvelli Cinzia Cavallari, Pierangelo Pancaldi
Editing di Carla Conti
Le foto sono di Roberto Macrì (archivio SBAER, © 2012)