Agli inizi di giugno 2008 sono riprese, per il quarto anno consecutivo, le
indagini archeologiche nelle necropoli villanoviane situate ai piedi della Rocca
Malatestiana di Verucchio; da qualche giorno è possibile
seguire gli scavi on-line, grazie allo sponsor tecnico RayTalk che anche
quest'anno mette a disposizione tecnologie e risorse per realizzare la fortunata
formula dello "Scavo in diretta", micro telecamere installate sul casco degli
archeologi che riprendono le varie fasi dei lavori (http://www.raytalk.it)
Le
necropoli di Verucchio documentano un aspetto particolare della cultura
villanoviana e constano di circa 500 tombe, databili tra IX e VII secolo a.C.,
appartenenti alle famiglie aristocratiche che controllavano la valle del
Marecchia. Oltre ad aver restituito straordinari
reperti archeologici tra cui mobili, tessuti, ambre e sofisticate oreficerie,
hanno fatto del Museo Civico Archeologico di Verucchio una realtà di primaria
importanza tra i musei archeologici dedicati all’età del ferro in Italia.
Durante i lavori preliminari allo scavo di dieci tombe già individuate nella
campagna del 2007, gli archeologi hanno abbassato il livello d'indagine al di
sotto della stradina, situata nella zona del Parco IX Martiri (Necropoli Lippi),
che per due anni è servita a mantenere i collegamenti col capoluogo. In questo
settore sono state rintracciate altre dieci sepolture. La prima settimana di
lavoro ha già regalato la prima sorprendente scoperta: una tomba (denominata
Tomba 64), di forma nettamente quadrangolare e di enormi dimensioni, che ai
primi colpi di cazzuola ha messo in evidenza un cassone ligneo discretamente
conservato di dimensioni particolari rispetto ai modelli già noti (2,10 m di
lunghezza, 60 cm di larghezza). Vogliamo ricordare che di sepolture a cassone
ligneo, tipiche dei ceti dominanti all’epoca, finora a Verucchio ne erano state
trovate soltanto 5, tutte divenute poi "famose" per la ricchezza dei corredi
(valga ad esempio la Tomba del Trono allestita in Museo).
Proseguendo nello scavo, si è appurato che in realtà le casse sono due, di
dimensioni simili, e che la sepoltura è stata costruita con la sua importante
struttura appositamente per contenerle entrambe, presumibilmente deposte
contemporaneamente. Una cassa contiene un ossuario molto malridotto e con un
corredo piuttosto povero, in pessimo stato di conservazione, che sembrerebbe
attribuibile ad un defunto di sesso maschile. La seconda cassa ha invece messo
in evidenza un ossuario ben conservato ed un corredo significativo (formato
anche da tracce di cesti di vimini, di un cinturone e fibule in ambra),
pertinente ad una donna. Si tratterebbe dunque di una doppia deposizione,
nell’ambito della quale il corredo maschile potrebbe essere stato recuperato da
una sepoltura precedente per essere collocato in questa tomba accanto a quello
della donna, al momento del suo seppellimento.
La scoperta ancora più sorprendente viene però da una sepoltura che, a prima
vista, presentava un cippo piantato verticalmente nel terreno, ancora in
posizione, a segnalare una grande fossa rettangolare (di oltre 2 metri di lato).
In realtà all’interno della superficie sono emersi gli scheletri perfettamente
conservati di due cavalli affiancati. L’uso dei cavalli e dei carri era legato a
Verucchio, e nel mondo antico in genere, sia al trasporto che alla guerra. Come
si evince dai numerosi ritrovamenti in tombe maschili e femminili di elementi
del carro e delle bardature equine (morsi, sonagli, ecc.), non va escluso il
valore rituale che acquisivano carro e cavallo.
Fabrizio Finotelli (geomorfologo) esamina gli scheletri di cavallo rinvenuti
nell'area di superficie di una grande fossa rettangolare
È la prima volta che a Verucchio viene ritrovata
l’inumazione di due cavalli, evidentemente sacrificati per scopi rituali.
Il precedente di Bologna (necropoli di Via Belle Arti, con calco esposto al
Museo Civico Archeologico di Bologna), in cui sono stati trovati tre cavalli non
collegati ad una tomba, potrebbe far escludere che sotto i cavalli di Verucchio
sia presente la sepoltura. D’altro canto, il cippo dovrebbe segnalare
chiaramente una struttura funeraria, che a questo punto, col sacrificio dei
cavalli, sarebbe certamente riservata ad un personaggio di altissimo rango.
In questi giorni si deciderà se effettuare un calco dei due scheletri equini e
in seguito, dopo la rimozione delle ossa, si procederà allo scavo della parte
sottostante: solo allora si saprà se siamo di fronte ad un’altra “Tomba 89” o se
si avranno nuovi dati per ricostruire il rituale funerario a Verucchio.
Fra il gruppo degli archeologi, coordinati dalla dott.ssa Patrizia von Eles
della Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna di Bologna, gli
amministratori e il personale del Comune di Verucchio e della Provincia di
Rimini, che hanno dedicato energie e risorse per queste campagne di scavi, c’è
grandissimo entusiasmo e attesa per i “tesori” che rivelerà nei prossimi giorni
questa nuova campagna di scavi.
Da questa settimana il gruppo di archeologi sarà affiancato da nuovi studenti
universitari e giovani laureati che, per il terzo anno consecutivo, potranno
fare l’esperienza di uno scavo così affascinante. Nel mese di luglio, oltre a
ragazzi italiani, arriveranno a Verucchio spagnoli, danesi, svedesi, russi,
francesi. In agosto saranno avvicendati da altri studenti, italiani e stranieri.
La novità di quest’anno è rappresentata anche dalla presenza dell’antropologa
dell’Università di Ferrara, la dott.ssa Onisto, che proseguirà il lavoro di
studio delle ossa dei corredi verucchiesi e terrà anche un seminario al Museo
Civico Archeologico di Verucchio sul tema, aperto ad archeologi, studenti ed
appassionati di archeologia.
Clicca qui per andare alla pagina dedicata alla chiusura della campagna di scavo 2008
Promosso da: | Comune e Museo Civico Archeologico di Verucchio, Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna e Provincia di Rimini |
Sponsor tecnico: | RayTalk Wireless Professional Srl - Verucchio |
Città: | Verucchio |
Provincia: | Rimini |
Regione: | Emilia-Romagna |
Informazioni: | Elena Rodriguez, Ufficio Cultura del Comune di Verucchio, e-mail Elena Rodriguez |
Telefono: | 0541.673905 |
Fax: | 0541.673266 |
Pro Loco Verucchio: | e-mail iat.verucchio@iper.net |
Direttore di scavo: | Patrizia von Eles, archeologa |