Tutte le informazioni sui luoghi e le iniziative promosse in occasione delle GEP sul sito MIBACT
Giornate Europee del
Patrimonio 2017
#Culturaèpartecipazione
23 e 24 Settembre 2017
European Heritage Days
2017
September 23 and 24
Journées européennes du patrimoine
2017
23 - 24 Septembre
Ideate nel 1991 dal Consiglio d'Europa, le Giornate Europee
del Patrimonio sono dedicate al dialogo e alla conoscenza reciproca delle radici
culturali dei paesi membri.
Il Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo aderisce alle Giornate insieme agli altri Stati membri,
proponendo una serie di iniziative tese a promuovere una percezione
condivisa del nostro patrimonio culturale inteso come eredità della comunità.
Le GEP 2017 si svolgeranno il 23 e 24 settembre: il tema individuato quest'anno
in sede europea è "Cultura e Natura".
In entrambe le giornate saranno proposti eventi, aperture di luoghi della cultura
normalmente chiusi al pubblico, visite guidate a monumenti e aree archeologiche
e presentazione di progetti con orari e costi ordinari mentre nella sola serata
di sabato 23 settembre è prevista -nei luoghi della cultura che aderiscono
all'iniziativa- un'apertura straordinaria serale di tre ore (dalle 20 alle 23
per gli istituti chiusi di pomeriggio oppure in continuità con l'orario di
apertura pomeridiana per gli altri).
Le informazioni su tutti i luoghi della cultura aperti e sulle iniziative
promosse in occasione delle GEP, saranno disponibili sul
sito del MIBACT
BOLOGNA
Palazzo Ancarano, sede del settore archeologia della
Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di
Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
Via Belle Arti n. 52
SABATO 23 SETTEMBRE, dalle 10.30 alle 13.30 (ingresso libero)
I colori dell'arte e della natura. Origine, significati simbolici e curiosità sui colori, dalle pitture preistoriche alla grande industria chimica
Tutto quello che avreste voluto sapere sui colori, dalla preistoria ai giorni nostri. Tecniche, simbologia e curiosità sull'uso e l'evoluzione dei colori, visite guidate al laboratorio di restauro e ai reperti esposti nel Cortile d'Onore e al piano nobile di Palazzo Ancarano, sede del settore archeologia della Soprintendenza
In occasione delle Giornate Europee
del Patrimonio 2017 chimici, archeologi, storici dell'arte, restauratori e personale della Soprintendenza
accolgono il pubblico nel prestigioso palazzo di via Belle Arti 52 che per un certo periodo ha ospitato il Collegio Ancarano,
fondato all'inizio del XV secolo per dare alloggio agli studenti poveri di diritto civile e
canonico, e che dall'aprile del 1925 ospita gli uffici dell'Istituto.
Visto il titolo delle GEP di quest'anno, "Cultura e natura", il tema del
colore sarà affrontato sotto molteplici punti di vista. Il prof. Pietro Baraldi, già
docente di Chimica Fisica
all'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia,
illustrerà come si sono evoluti nei secoli i
materiali usati per realizzare dipinti murari, quadri e altre decorazioni
artistiche, dai primi colori naturali, rivelatisi nel tempo tossici, alla grande
industria chimica contemporanea.
Le archeologhe Monica Miari e Chiara Guarnieri spiegheranno al pubblico iconografia e tecniche pittoriche del
mondo antico, mostrando alcuni
globuli di pigmento blu risalenti al periodo etrusco, frammenti affrescati della prima età imperiale rinvenuti negli scavi di Palazzo Mongardini a Reggio Emilia,
un lacerto di affresco del I secolo d.C. rinvenuto nel 1994 in una domus in Via
Testoni e un paio di suggestivi bacili medievali.
Il restauratore Mauro Ricci parlerà
delle problematiche e tecniche più innovative nel campo
della conservazione dei reperti antichi mentre la storica dell'arte Anna Stanzani
illustrerà, con l'aiuto delle immagini, il tema "Dai vizi alle virtù: la
simbologia dei colori", excursus sul significato dei colori dal medioevo ai
giorni nostri. "Guardare i dipinti dalla parte dei pigmenti -spiega
Stanzani- vuol dire analizzarne la componente minerale, organica o sintetica, le
ricette usate per la composizioni delle tinte, la sapienza tecnica delle
stesure, la stabilità o l’ alterabilità nel tempo. Sono aspetti materiali e
tecnici del colore che assieme a quelli più prettamente storico artistici e
simbolici ci ricordano che il dipinto non è solo immagine ma corpo che, per
quanto sottile, costituisce una struttura i cui elementi sono strettamente
interdipendenti."
Per tutta la durata dell'evento, l'archeologa Cinzia Cavallari guiderà il pubblico alla scoperta dei manufatti
e delle stele conservate nel Cortile d'Onore di Palazzo Ancarano
(clicca qui per scaricare la guida
breve), integrando la visita guidata con "note di colore" sulla simbologia
cromatica e sulle erbe tintorie usate nel tardo Medioevo. La visita approfondirà
l’uso simbolico dei colori, dalla porpora, associata al rango di imperatori e
divinità, alle materie prime tintorie del Medioevo, ricavate principalmente da
pigmenti vegetali. A Bologna, in età medievale e moderna, si può distinguere
rango, professione e fede religiosa dal colore degli abiti, contraddistinti da
una scala di valori cromatici legati ai vari gradi della piramide
fortemente gerarchizzata di quei tempi. L’iconografia, i registri dei notai
(corredi e inventari di vesti) e la legislazione, attenta a limitare lusso e
ostentazione, consentono di fare un viaggio molto interessante nella scelta dei
colori, nella vanità e, più concretamente, nei bauli dei Bolognesi di alcuni
secoli fa.
Sarà infine distribuito un piccolo depliant con alcune curiosità sulla Bologna archeologica 'nascosta'
Ingresso libero - info 051 223773
BOLOGNA
Palazzo Poggi
Via Zamboni, 33
SABATO 23 SETTEMBRE, ore 11.00, 14.00, 16.00, 18.00 e
21.00
DOMENICA 24 SETTEMBRE, ore 11.00 e 16.00
Dalla Torre alla Luna. La Specola di Bologna, l’Osservatorio Astronomico della città
Visite guidate gratuite, in italiano e inglese
prenotazione obbligatoria per max 15 persone a visita guidata: 051 2099610, sma.museizamboni33@unibo.it
Sul più antico ateneo del mondo
occidentale svetta la torre storica più “giovane” della città, l'unica eretta
per celebrare la scienza più che il potere.
Costruita tra il 1712 e il 1726 su Palazzo Poggi per ospitare la Specola
dell’Istituto delle Scienze di Bologna, la torre è oggi sede del
Museo della
Specola, che espone gli strumenti utilizzati dagli astronomi nei secoli scorsi
per osservazioni e studi.
In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, la Soprintendenza
Archeologia, belle arti e paesaggio di Bologna e il Sistema Museale di Ateneo
dell’Università di Bologna propongono visite guidate al museo, in italiano e in
inglese.
La torre astronomica della città è
un’autentica rarità per l'esposizione degli antichi strumenti nel loro contesto
storico e negli ambienti originari.
Dopo aver attraversato le suggestive sale del museo, tra globi, cannocchiali,
orologi, telescopi, sfere armillari, strumenti nautici e topografici, le visite
guidate si concludono sulla terrazza dell’osservatorio da cui si gode una
visione unica dello skyline della città.
Sabato 23 settembre 2017, alle ore 10.30, la giornata si apre con “Il
restauro della Specola di Bologna”, momento d’incontro/confronto per parlare
dell’intervento di restauro sul monumento, interessato dal sisma di cinque anni
fa. L’appuntamento è nella Sala di Ulisse (Via Zamboni 33, piano terra) con
interventi di Roberto Balzani, Presidente Sistema Museale di Ateneo
dell'Università di Bologna, Paola Zigarella, Soprintendenza Archeologia,
belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di
Modena, Reggio Emilia e Ferrara, e Gerardo Mastropaolo, Area Edilizia e
Logistica dell'Università di Bologna.
info e prenotazioni anche su www.sma.unibo.it
BOLOGNA
Ritrovo davanti alla Chiesa di San Domenico
Piazza San Domenico 13
SABATO 23 SETTEMBRE, dalle ore 15.00 alle 18.00
Dall'Arca di San Domenico al Compianto sul Cristo morto della Cattedrale di San Pietro
Passeggiata storico-culturale con
l'arch. Leonardo Marinelli
partecipazione gratuita per max 30
persone, prenotazione obbligatoria (POSTI ESAURITI)
L'architetto Leonardo Marinelli propone una passeggiata storico-culturale nel centro storico di Bologna con visita guidata alla chiesa di San Domenico, alla chiesa di San Giovanni Battista dei Celestini, a Piazza Maggiore - Palazzo d'Accursio, alla chiesa di Santa Maria della Vita, all'oratorio di Santa Maria della Vita e alla cattedrale di San Pietro.
Un itinerario attraverso 300 anni di opere d'arte scultorea a Bologna, da Nicola Pisano e Arnolfo di Cambio a Niccolò dell'Arca, da Michelangelo ad Alfonso Lombardi.
Max 30 partecipanti, prenotazione obbligatoria
Info e prenotazione: Lucrezia Salandra tel.
051 6451330 lucrezia.salandra@beniculturali.it
Informiamo il gentile pubblico che i 30 posti disponibili sono stati tutti
prenotati
CASTELNOVO DI SOTTO (RE)
Chiesa della Beata Vergine della Misericordia
Piazza Prampolini
SABATO 23 SETTEMBRE, dalle ore 18.30
La Chiesa della Beata Vergine della Misericordia (Chiesa della Madonna)
Inaugurazione al termine dei lavori di restauro
Costruita sul finire del XVI secolo
su commissione della Confraternita della Misericordia, la Chiesa della Beata
Vergine
della Misericordia di Castelnovo di Sotto ha subìto varie aggiunte, inclusa
quella della torre campanaria eretta nel 1716.
Ciò che la rende particolarmente originale è la decorazione pittorica della
facciata, risalente al 1870 e attribuita allo scenografo reggiano Cesare Cervi,
noto per aver realizzato numerose scenografie di opere teatrali e liriche nel
Teatro Municipale di Reggio Emilia e per aver affrescato il teatro della Rocca
di Novellara.
Realizzata con pittura su muro, ha una forte valenza illusoria: la
prospettiva di un portico a piano terra, il partito architettonico classico, le
ghirlande, i festoni e le nicchie sono tutte rese con ombre proprie e portate a
simulare la realtà, creando un unicum per il territorio reggiano.
Le pessime condizioni dell’intonaco, compromesso da infiltrazioni e distacchi, e
alcuni danni subiti nel terremoto del 2012 suggerirono la chiusura cautelativa
del monumento, inducendo così il Comune a reperire i finanziamenti per il
restauro della facciata, operazione poi affiancata da lavori di miglioramento
sismico del tetto e del campanile.
Dopo un meticoloso lavoro di verifica degli intonaci e ripristino della
pellicola pittorica, la facciata torna adesso al suo splendore e a dialogare
nuovamente con
la piazza, restituendo a chi la guarda una prospettiva ricca e minuziosa di un
apparato architettonico finemente rappresentato.
Dopo il taglio del nastro (ore 18.30) da parte del Sindaco di Castelnovo di Sotto, Maurizio Bottazzi, intervengono
all’inaugurazione della chiesa restaurata Palma
Costi, Assessora alle attività produttive, piano energetico, economia verde
e ricostruzione post-sisma della Regione Emilia-Romagna, Valentina Oliverio,
Architetto territorialmente compente per la Soprintendenza Archeologia, belle
arti e paesaggio perla città metropolitana di Bologna e le province di Modena,
Reggio Emilia e Ferrara, e Mons. Tiziano Ghirelli, Direttore dell'ufficio
per i Beni Culturali Ecclesiastici di Reggio Emilia.
Alle ore 19.30 concerto della corale "Coro et Laboro" e alle ore 21.00 concerto di musica classica del
"Quartetto Emilia" con
musiche di W.A. Mozart, J.S. Bach, A. Vivaldi, J.Pachelbel, J. Offenbach.
info 0522 485736 -
sarzisartori.elisa@comune.castelnovo-di-sotto.re.it
www.comune.castelnovo-di-sotto.re.it
MARZABOTTO (BO)
Museo Nazionale Etrusco "Pompeo Aria" ed annessa area archeologica
Via Porrettana Sud n. 13
DOMENICA 24 SETTEMBRE, alle ore 15.30
Cultura e natura nell'antica Kainua: da parco all'inglese ad area archeologica
Visita guidata all'area archeologica e alle sistemazioni ottocentesche del parco storico-naturalistico a cura dell'archeologo Tiziano Trocchi
Ciò
che fa di Marzabotto, l’antica Kainua, una testimonianza unica nell’ambito della
civiltà etrusca è la straordinaria conservazione dell’originale impianto
della città, scandito da ampie strade che si incrociano ortogonalmente,
suddividendo in modo regolare lo spazio urbano orientato secondo i canoni
dell’etrusca disciplina.
In sintonia con il tema delle GEP 2017, la visita guidata condotta
dall'archeologo Tiziano Trocchi si concentrerà
soprattutto sulle trasformazioni, da tenuta agricola a grande parco all'inglese,
di una porzione dell'attuale area archeologica volute dai proprietari dei
terreni Conti Aria nella seconda metà dell'800. Saranno proprio questi lavori a
rivelare la presenza nel sottosuolo di un'importante insediamento etrusco
perfettamente conservato.
Tra il 1866 e il 1870 il sepolcreto nord della città viene interamente scavato per
creare
un laghetto artificiale tuttora esistente e dare a questa porzione di parco
l'incantevole carattere di "giardino archeologico". Altrettanto importanti i
lavori eseguiti sull'Acropoli. Qui al riassetto dell’area si accompagna la
realizzazione di alcuni monumenti liberamente ispirati al mondo etrusco che
compongono l’immagine suggestiva di uno straordinario parco archeologico-storico-naturalistico: dalla riproduzione di alcuni cippi segnacolo
rinvenuti nella stessa città e riprodotti in dimensioni maggiori, fino
alla "sorgente etrusca” realizzata spostando l'acquedotto antico. Monumenti
destinati a celebrare i fasti di una città che si stava inaspettatamente
svelando in quegli anni aprendo squarci su un mondo etrusco ancora assai poco
definito, ricordando al tempo stesso il V Congresso Internazionale d'Antichità Preistorica del 5 ottobre 1871 che ebbe nella città Etrusca di Marzabotto una tappa prestigiosa.
In entrambe le giornate sia il museo che l'area archeologica sono aperti dalle 11 alle 18.30 (ingresso € 3,00)
info 051932353
FERRARA
Giardino delle Duchesse
ingresso da piazza Repubblica
DOMENICA 24 SETTEMBRE, dalle ore 15.00 alle 19.00
Il Giardino delle Duchesse. Come lo vorresti?
Apertura straordinaria e mostra dei
progetti di restauro
Dopo il laboratorio didattico e il convegno “Giardino OPS” organizzato a
maggio 2017 nell’ambito di Interno Verde, in occasione delle GEP il Giardino
delle Duchesse di Ferrara viene eccezionalmente aperto al pubblico dalle 15 alle
19 per presentare i progetti di restauro realizzati dai partecipanti al
laboratorio Giardino OPS e per discutere con la città su quale dovrebbe e
potrebbe essere il futuro sviluppo di questo spazio tanto prezioso quanto
depauperato da lunghi anni di chiusura e abbandono.
L’iniziativa punta a coinvolgere istituzioni, residenti e commercianti del
centro storico nel recupero e la valorizzazione di un luogo non solo di grande
rilevanza storica e architettonica ma anche ricco di potenzialità, essendo
oltretutto uno spazio verde a poca distanza dalla piazza principale di Ferrara.
Il Giardino delle Duchesse venne realizzato sul finire del Quattrocento per
Eleonora d’Aragona e Margherita Gonzaga, per volere di Ercole I d’Este: i
documenti dell’epoca lo descrivono come un angolo di paradiso, ricco di aiuole
di bosso, piante medicinali e ornamentali, alberi da frutto e una magnifica
fontana dorata. Dell’antica magnificenza restano oggi solo vaghi ricordi, come
le tracce dei grandi archi a tutto sesto e di una loggetta.
Attualmente il giardino ospita strutture di cantiere (oggi quello per il
rifacimento dei magazzini Bazzi, in futuro il cantiere per il miglioramento
antisismico del Palazzo Municipale): quale sarà il suo destino quando questi
lavori saranno conclusi? Cosa diventerà? Quali sono i propositi
dell’amministrazione e le necessità e i desideri dei ferraresi? Per parlarne e
raccogliere opinioni e proposte, la Soprintendenza Archeologia, belle arti e
paesaggio di Bologna, l'Associazione Culturale IL TURCO e il Comune di Ferrara
invitano tutti gli interessati al restauro di questo spazio al confronto aperto
che si terrà dalle 17 alle 19 con la mediazione dell'architetto Keoma Ambrogio.
L’incontro è preceduto dall’illustrazione dei progetti di restauro, realizzati a
maggio dai gruppi di lavoro che hanno partecipato al laboratorio Giardino Ops,
organizzato in occasione del festival Interno Verde.
L’iniziativa è inserita nel programma dell’edizione 2017 di “Vivi
il Verde. Alla scoperta dei giardini dell’Emilia-Romagna”
COMACCHIO (FE)
Museo del Delta Antico
Via Agatopisto
SABATO 23 SETTEMBRE, ore 17.00
DOMENICA 24 SETTEMBRE, ore 11.00
Alla scoperta del Museo del Delta Antico di Comacchio
Visite guidate gratuite
Un fine settimana dedicato alla scoperta della storia antica del territorio. In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, il Museo Delta Antico propone due speciali visite guidate gratuite, comprese nel biglietto d'ingresso. Quella di Sabato 23 settembre (ore 17) è curata dalle operatrici del museo mentre Domenica 24 settembre (ore 11) è la Direttrice del Museo Delta Antico, Dott.ssa Caterina Cornelio, a condurre i visitatori in un'affascinante visita alla scoperta delle meraviglie archeologiche del territorio.
Le visite guidate organizzate
all'interno del Museo Delta Antico scaturiscono dalla collaborazione tra il
Comune di Comacchio e CO.GE.TOUR.
Il biglietto di ingresso è di 6 euro (ridotto euro 3): come già detto, le due visite guidate sono comprese nel costo del biglietto
d'ingresso.
I turisti stranieri, che intendono unirsi alle visite guidate, potranno
avvalersi dei supporti multimediali disponibili in varie lingue.
Info Museo Delta Antico: 0533-311316 info@museodeltaantico.com
pagina a cura di Carla Conti
report pubblico Giornate Europee del Patrimonio 2017
(sabato 23 e domenica 24 settembre)