Bondeno (FE), frazione di Pilastri
Si torna a scavare nella Terramara dell’età del Bronzo
Presentazione
del progetto
sabato 5 ottobre 2013, dalle ore 9,
nella Palestra Comunale di Pilastri in via Guido Reni n. 30
C’era una volta un “tesoro” nascosto sotto una scuola…
Inizia così una storia –la nostra storia- che parla di Pilastri di Bondeno e di
un sito archeologico su cui vogliamo di nuovo puntare i riflettori: un modo per
riaccendere la memoria collettiva e presentare una nuova indagine
storico-archeologica.
Sabato 5 ottobre, a partire dalle 9, verranno spalancate le porte della
“Terramara” di Pilastri presso la Palestra Comunale (via Guido Reni 30) per
presentare uno scavo che inizierà tra pochi giorni grazie al sostegno del Comune
di Bondeno e sotto la direzione scientifica e il coordinamento didattico della
Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna. L’iniziativa vede
l’adesione di numerosi altri soggetti tra i quali le associazioni di
volontariato operanti sul territorio come i Gruppi Archeologici di Bondeno e di
Ferrara. Di fondamentale importanza è anche il dialogo con la Scuola Primaria di
Pilastri, la cui riedificazione dopo il sisma ha consentito di mettere in luce
lo scorso anno un lembo di quelle antiche vestigia che gli alunni stessi
chiamano “tesoro”.
Dopo il saluto del Sindaco Alan Fabbri e delle altre autorità, gli alunni della
Scuola introdurranno il progetto “Memoria e terremoto” e a seguire Valentino
Nizzo, archeologo della Soprintendenza, illustrerà il sito della Terramara e la
campagna di scavo che sta per iniziare, evidenziandone obiettivi e prospettive.
L’incontro terminerà con l’intervento di Cristiana Zanasi, coordinatrice del
Parco archeologico e del Museo all’aperto della terramara di Montale nel
modenese, che parlerà della straordinaria esperienza di valorizzazione del parco
di Montale. All’evento parteciperanno anche i partners organizzativi del
progetto (GAB e GAF) e, in qualche modo, anche i nostri lontanissimi antenati in
carne e ossa: l’età del Bronzo tornerà infatti a rivivere grazie a una
performance rievocativa di “Living History”, proposta dalla “Moroeventi”.
Allo scavo, che inizierà il 7 ottobre per concludersi dopo un mese circa,
parteciperanno anche alcuni studenti dell’Università di Ferrara cui è stata data
un’ulteriore occasione per fare esperienza diretta di scavo, laboratorio,
redazione della documentazione e restauro di prima urgenza sui materiali
rinvenuti.
Il Progetto ha come obiettivo non solo l’indagine archeologica ma anche la
valorizzazione e la conoscenza del territorio in vista di prospettive future:
anche per questo diventa fondamentale l’aspetto didattico e il coinvolgimento
diretto del pubblico perché, come recita la poesia scritta dai bambini della
Scuola, i preziosi reperti «ti raccontan le storie di un tempo lontano lontano,
di quando noi… non c’eravamo».
referente SBAER Valentino Nizzo, tel. 053266299 valentino.nizzo@beniculturali.it