La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara promuove tre incontri sui temi della luce (23 novembre), della tecnologia (7 dicembre) e del suono (12 dicembre) in collaborazione con studiosi ed esperti dei rispettivi settori. Tutti gli incontri si svolgono nel Salone d'Onore di Palazzo Dall'Armi Marescalchi, in via IV novembre n. 5 a Bologna, con inizio alle ore 18.30 e ingresso libero fino ad esaurimento posti (capienza della sala circa 100 posti)
venerdì 23 novembre 2018, ore 18,30
Salone d'Onore di Palazzo Dall’Armi Marescalchi,
via IV Novembre n. 5 a
Bologna
L'arte di illuminare
Conversazione sulla luce tra Mario Nanni, responsabile del pensiero progettuale di Viabizzuno, e la soprintendente Cristina Ambrosini
Spetta al tema della luce aprire il
ciclo di tre incontri promossi di qui alla fine dell'anno dalla Soprintendenza
Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le
province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara.
Costruire è un'arte, qualcosa di straordinario. La luce, il più sublime degli
architetti, elemento razionale e prevedibile del processo creativo, incide non
solo sulla percezione visiva ma sull'anima stessa.
Per parlare "dell'arte di illuminare" e dell'uso della luce nella valorizzazione
di spazi e monumenti storici pochi sono più qualificati del Maestro Mario Nanni
che oltre ad aver progettato l'illuminazione di edifici di ogni genere in tutto
il mondo, da Bizzuno a New York, da Roma alla Russia, illuminerà a breve la
fontana del Nettuno e il portico del Teatro Comunale a Bologna. A pochi giorni
dalla chiusura di "Ascolta, sifaluce" al Padiglione Esprit Nouveau di Le
Corbusier, Nanni dialoga con la soprintendente Cristina Ambrosini sul perché la
storia dell’architettura e della luce si arricchiscano in un dialogo costante,
al variare dei tempi e delle tecnologie. Prima la luce naturale usata come un
materiale da costruzione, per progettare geometrie, curve, volumi, invenzioni
spaziali e colore; poi la luce artificiale inserita nell'architettura in modo
essenziale e funzionale.
"Solo quando tutte le arti si uniscono si raggiunge l’incanto e tutto diventa
poesia": questo è il principio che guida il lavoro di Mario Nanni.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
nella foto: Il suggestivo gioco di luci realizzato da Mario Nanni per illuminare la Tomba di Giulio II di Michelangelo nella chiesa di San Pietro in Vincoli a Roma, di cui fa parte la statua di Mosè.
venerdì 7 dicembre 2018, ore 18,30
Salone d'Onore di Palazzo Dall’Armi Marescalchi,
via IV Novembre n. 5 a
Bologna
Archeologia, tecnologia e bufale
Disinformazione, pseudoscienze e complottismo: perché è così difficile coltivare lo spirito critico
Dialogo tra Andrea Augenti e Silvano Cavallina con l'istigazione di Giorgio Comaschi
Quando la bufala è servita! Non passa giorno senza che si diffondano affermazioni pseudoscientifiche e idee più o meno fantasiose a sostegno di terapie di dubbia efficacia, teorie di complotti, falsi storici e leggende metropolitane. Notizie infondate e spesso truffe in campo medico, alimentare, economico e storico che si servono del lessico scientifico per diffondere contenuti privi di effettivi riscontri, alimentando la cultura del sospetto e della cospirazione.
Il secondo appuntamento con il ciclo di
incontri promossi dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per
la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e
Ferrara affronta il tema della fanta-archeologia, delle bufale e misteri del
passato, alieni inclusi, e degli OOPArt (acronimo dell'inglese Out Of Place
ARTifacts, «reperti fuori posto») cioè quegli oggetti che apparentemente non
potevano esistere ma di cui restano evidenze.
Un dialogo tra scienza e mistificazione in cui duettano Andrea Augenti,
Professore ordinario di Archeologia cristiana e medievale all'Università degli
Studi di Bologna, e
Silvano Cavallina, ingegnere del CICAP Comitato Italiano per il Controllo delle
Affermazioni sulle Pseudoscienze.
Mediatore, cerimoniere e gran provocatore del dibattito il giornalista e scrittore Giorgio Comaschi
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Si ringrazia per la collaborazione la Pasticceria DolceSalato
mercoledì 12 dicembre 2018, ore 18,30
Salone d'Onore di Palazzo Dall’Armi Marescalchi,
via IV Novembre n. 5 a
Bologna
Il suono fra tradizione e innovazione
Incontro a tre voci con il maestro campanaro Giovanni Vecchi, il Maestro Ottavio Dantone e la soprintendente Cristina Ambrosini
Terzo e ultimo appuntamento con il ciclo di
incontri promossi dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per
la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e
Ferrara. Dopo la luce e la tecnologia, il tema è il suono, inteso
nelle sue forme artistiche più differenti ma anche come linguaggio e terapia. Il suono
antico e unico delle campane trattato dal maestro campanaro Giovanni Vecchi che
illustrerà la passione, lo spirito di squadra, la prestanza fisica e il talento
necessari per esercitare quest'arte complessa. E il suono cristallino del
clavicembalo o del fortepiano descritto dal Maestro Ottavio Dantone, direttore dal 1996
dell'Accademia Bizantina, il complesso strumentale specializzato nell'esecuzione
del repertorio musicale barocco del XVII e XVIII secolo.
I due maestri ne parleranno con la soprintendente Cristina Ambrosini,
evidenziando come la musica non solo sia arte ma tradizione e vero patrimonio
immateriale. Di come la musica faccia parte della nostra vita, stimoli i ricordi, faccia condividere
le emozioni. Perché il suono non è solo la cosa più semplice e comune del mondo ma il
risultato di meccanismi complessi e sorprendenti. La musica accompagna da sempre
l'essere umano, lo arricchisce e consola: quando gli uomini si muovono insieme
non a caso si dice all'unisono. La musica è una forma di linguaggio, una forma
di comunicazione in grado di influire sia sull'umore che sulla fisiologia come
la musicoterapia, particolarmente efficacie per i pazienti affetti con disturbi
motori o i bambini con capacità speciali.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti