Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
In principio era il suono. Incontro a tre voci sul tema della musica e dell'acustica perfetta
Bologna, mercoledì 12 dicembre 2018, ore 18,30
Il suono fra tradizione e innovazione
Conversazione tra il maestro campanaro Giovanni Vecchi, il
Maestro Ottavio Dantone e la soprintendente Cristina Ambrosini
Salone d'Onore di Palazzo Dall’Armi Marescalchi
Sede della Soprintendenza Archeologia, belle
arti e paesaggio di Bologna
via IV Novembre n. 5
In principio era il verbo. O meglio, il suono.
L’appuntamento che chiude il ciclo di incontri promosso dalla
Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di
Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara è dedicato che al
suono e alla musica, intesi non solo nelle loro forme artistiche più
singolari ma in rapporto alle esigenze dell’acustica applicata
all’architettura.
Il maestro campanaro Giovanni Vecchi illustrerà la prestanza fisica e il
talento necessari per esercitare quest'arte complessa, parlando di un patrimonio
culturale importantissimo per la nostra regione, di cui si sa pochissimo, e
delle sfide nella progettazione e ricostruzione delle celle campanarie.
Il maestro Ottavio Dantone, direttore dal 1996 dell'Accademia Bizantina,
il complesso strumentale specializzato nell'esecuzione del repertorio musicale
barocco del XVII e XVIII secolo, spiegherà i segreti dell’acustica teatrale
perfetta, dalla conformazione per “trattenere” i suoni alle strategie per
“tagliare” le frequenze basse e preservare i suoni più acuti come le voci o la
musica degli strumenti.
I due maestri ne parleranno con la soprintendente Cristina Ambrosini,
evidenziando come la musica racchiuda in sé arte e tradizione rappresentando un
vero patrimonio immateriale e un universo di stimoli, ricordi ed emozioni.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti