ArcheoloGITE BOLOGNESI 2012 "Le opere, i giorni, le stagioni... Tempo e lavoro nell'antichità"
Le archeoloGITE BOLOGNESI, festa primaverile che lega in un percorso sia
virtuale che concreto i musei e le aree archeologiche della provincia di
Bologna, sono giunte alla quinta edizione. Il tema scelto per il 2012 -
designato dalle Nazioni Unite Anno Internazionale dell’Energia Sostenibile per
tutti - è “Le opere, i giorni e le stagioni… Tempo e lavoro nell’antichità”.
Il richiamo, che naturalmente riecheggia il titolo del capolavoro poetico di
Esiodo, vuole anche far comprendere il grande potenziale dell’archeologia, una
disciplina che costruisce la storia attraverso i resti materiali, risultando
così più concretamente vicina non solo alla terra come campo di ricerca ed
indagine ma anche al lavoro pratico sul terreno con cui l’uomo nel tempo ha
costruito il nostro territorio, la nostra cultura e perfino la nostra ricca
tradizione alimentare.
Anche quest’anno la forza dell’iniziativa delle archeoloGITE nasce non solo
dalla fruttuosa e convinta collaborazione che Provincia e Soprintendenza hanno
saputo far crescere e consolidare nel tempo insieme ai Comuni, ai musei ed alle
associazioni archeologiche - esempio virtuoso di rete culturale territoriale di
importanza non solo locale - ma soprattutto dal rapporto sempre vivificante con
un’utenza esigente ed affezionata, che non resterà, crediamo, delusa dal ricco
ed originale repertorio delle iniziative.
La rassegna è aperta (sabato 21 aprile) da una conferenza inaugurale del
Soprintendente per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna, Filippo Maria
Gambari. A partire da domenica 22 aprile e fino alla fine di giugno, ogni museo
organizza nei week-end le proprie iniziative che comprendono conferenze, visite
guidate, laboratori per ragazzi/adulti, ecc.
Filippo Maria Gambari, Soprintendente per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna
Giuliano Barigazzi, Assessore Sanità Servizi sociali Volontariato Cultura,
Provincia di Bologna
Nell’Anno Internazionale per l’Energia Sostenibile è sembrata scelta
particolarmente felice incentrare le archeoloGITE BOLOGNESI del 2012 sul lavoro
nell’antichità, scandito dai ritmi e dall’avvicendarsi dei giorni e delle
stagioni, dedicando particolare attenzione alle pratiche e all’uso sostenibile
delle risorse e del territorio sia in agricoltura che nell’allevamento.
Le iniziative proposte quest’anno si prefiggono di guidare il pubblico in
un’affascinante avventura della mente, che focalizzi l’attenzione sulle tappe
che hanno scandito l’appropriazione da parte dell’uomo di un territorio, quale
quello padano, straordinariamente ricco dal punto di vista della sua
potenzialità sia produttiva che di trasformazione, basata sulla fertilità del
suolo e sulla ricchezza delle acque.
Il Museo di San Lazzaro aprirà il percorso proponendo le tematiche della
rivoluzione neolitica che, dando per la prima volta all’uomo la consapevolezza
di un rapporto causa effetto fra semina e raccolta, lo legò stabilmente a un
territorio e ritualizzò nel tempo e nelle stagioni le opere necessarie a rendere
la terra sempre più produttiva.
Ma l’agricoltura comincerà a strappare terreno all’incolto in modo veramente
significativo solo con l’età del Bronzo, che in pianura padana si identifica con
la civiltà terramaricola, vera e propria artefice della “invenzione” della
campagna, con massicci disboscamenti e sapienti irreggimentazioni delle acque.
Alla ricostruzione di questo antico ambiente sono dedicati gli incontri ad
Anzola dell’Emilia e a Sant’Agata Bolognese, nelle nuove sedi museali incentrate
sulla vita nella pianura bolognese sugli scorci del secondo millennio a.C.
Gli Etruschi, “maestri di idraulica” e perfezionatori delle tecniche di
alternanza delle colture, daranno una piena realizzazione allo sviluppo
agricolo, e non solo, della pianura, legando strettamente la ciclicità del mondo
agricolo e pastorale alla codifi cata ritualità di tempi e stagioni.
Attraverso il mondo rurale villanoviano ed etrusco ci condurranno le iniziative
proposte dai musei di Bologna e di Monterenzio, mentre sul pianoro di Marzabotto
si punterà a far rivivere la magia dell’alba di un solstizio d’estate
nell’antica città etrusca.
Ognuna delle tappe illustrate ha scandito nel tempo un processo sempre più
profondo di appropriazione del territorio, ma ancora ben evidenti e visibili
sono le stesse tracce del sistema che i Romani conquistatori usarono per
forgiare una terra tanto ferace alle esigenze della colonizzazione. E appunto
alle tracce dell’antica centuriazione, e dell’occupazione romana dell’VIII
regio, ci condurranno le iniziative nelle antiche città romane di Forum Cornelii
(Imola) e Claterna (presso Ozzano dell’Emilia), ma anche nel pagus di Mercatello
(Castello di Serravalle).
Una finestra sul tardo antico sarà aperta al Museo di Bazzano, attraverso le
testimonianze di una piccola comunità rurale celate in un pozzo, mentre il museo
di San Giovanni in Persiceto illustrerà gli aspetti dell’ambiente e del
territorio in età medievale.
Itinerari trasversali nel tempo sono quelli proposti dai Musei archeologici di
Medicina e di Budrio nonché da quello della Civiltà contadina di Villa Smeraldi,
mentre il Museo della Civiltà villanoviana di Castenaso proporrà un
significativo confronto fra i modi antichi e moderni di lavorare la ceramica.
Analogamente le arti e i mestieri, che hanno animato nel tempo la città di
Bononia, saranno fatti rivivere in un inedito e sorprendente tour della città,
che potrebbe essere visto quale summa di tutte le tappe percorse, evidenziando
come ciò che ha fatto di Bologna una delle capitali dell’industria meccanica e
di trasformazione abbia origini radicate in antichissime vocazioni, assecondate
e fatte proficuamente maturare.
Paola Desantis, Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna
Le opere, i giorni, le stagioni... Tempo e lavoro nell'antichità
Calendario degli eventi (dal 21 aprile al 26 giugno) PROVVISORIO |
SABATO 21 APRILE, 0re 16
Sala del Risorgimento, Museo Civico Archeologico
Ingresso da Via de’ Musei, 8 – Bologna
Miglio, orzo,
sorbe e tutti i modi di procurare ebbrezza con l’acqua: la storia della birra
Conferenza di Filippo Maria Gambari Soprintendente ai Beni Archeologici
dell’Emilia Romagna
Preceduta dai saluti di Giuliano Barigazzi, Assessore alla Cultura Provincia
di Bologna, e di Paola Giovetti, Direttore Museo Civico Archeologico di Bologna,
la conferenza di Gambari inaugura la quinta edizione delle ArcheoloGITE
Bolognesi.
La caratteristica di produrre l'ebbrezza dall'acqua era attribuita ai Celti ed
ai Liguri, non senza componenti di scherno, dalla tradizione greca e romana in
quanto, almeno fino all'Editto dei Prezzi di Diocleziano, non c'era paragone tra
la gradazione alcolica raggiunta dalle birre "barbariche" europee, che
rappresentavano un vero "vino d'orzo", e quella media delle birre egiziane e
mediorientali. L'archeologia ha restituito le tracce di come in Europa
occidentale si sia compiuto, partendo dall'età del Bronzo, un processo di
progressivo miglioramento delle tecniche di produzione ed addirittura di
invecchiamento della birra, per raggiungere livelli qualitativamente
significativi e di più alta gradazione alcoolica rispetto alla normale miscela
annacquata di vino caratteristica dei banchetti mediterranei, non solo
addestrando all'abitudine ("barbarica") a bere il vino puro ma anche costituendo
le premesse fondamentali delle tecniche di affinamento, ossigenazione ed
invecchiamento dell'enologia moderna. In tutti questi aspetti la Cisalpina
occidentale preromana gioca un ruolo fondamentale e spesso poco noto, provato
inconfutabilmente anche da scoperte archeologiche recenti. Comunque in modo non
casuale l'odierna raffinata civiltà del vino deve quasi tutto alla protostorica
"barbarie" della birra celto-ligure.
IMOLA
Museo di San Domenico
L'ex convento di San Domenico, nel cuore della città, ospita al primo piano due percorsi museali. “Collezioni d'arte della città” racconta una storia per immagini della cultura figurativa imolese dal medioevo alla contemporaneità con seicento pezzi tra dipinti, sculture, ceramiche, disegni, arredi liturgici, monete e medaglie. Il Museo Scarabelli (attualmente in riallestimento), nato nel 1857 dalle ricerche del geologo e paleontologo Giuseppe Scarabelli, ospita reperti del Paleolitico inferiore dai Colli imolesi e dell'età del Bronzo da due villaggi, oltre a importanti reperti naturalistici. Della Sezione Archeologica è oggi visitabile al piano terra la sala dedicata al villanoviano imolese con reperti dalla necropoli di Pontesanto
Via Sacchi, 4; tel. 0542 602609; musei@comune.imola.bo.it www.comune.imola.bo.it/museicomunali
DOMENICA 22 APRILE, Ore 9.30
Museo di San Domenico
Via Sacchi 4 - Imola
Progetto grandi opere: la centuriazione romana
Ore 9,30: una biciclettata con partenza dall'ingresso del Museo che
percorrerà alcuni chilometri nella campagna imolese, utilizzando percorsi
ciclabili e strade vicinali. Rientro previsto per le ore 12, in caso di maltempo
si rinvia a domenica 29 aprile.
A più di 2000 anni di distanza la centuriazione romana ancora segna la campagna
imolese. Un reticolato di strade perfettamente orientate crea tuttora isolati
quadrati dall'estensione di circa 50 ettari, corrispondenti a 200 iugeri romani.
Gli agrimensori misurarono il terreno, gli schiavi e i coloni fornirono la
manodopera per bonificare i campi, i fiumi furono messi in sicurezza. La pianura
padana sottratta ai celti, agli umbri e agli etruschi fu adattata all'esigenza
di ospitare i nuovi conquistatori. Famiglie di agricoltori romani si
trasferirono dall'Italia centrale per insediarsi nei campi a loro destinati,
cambiando per sempre ritmi e consuetudini esistenti. L'impatto della nuova
cultura ebbe forti ripercussioni anche sull'ambiente naturale: lo studio di
queste dinamiche è oggi di grande interesse e può indicarci modi più consapevoli
di vivere l'ambiente.
Partecipazione gratuita
Per informazioni: tel. 0542 602609; musei@comune.imola.bo.it
Apertura: sabato ore 15-19, domenica ore 10-13 e 15-19, da martedì a venerdì su
appuntamento ore 10-13.
Ingresso intero € 3.50, ridotto € 2.50, gratuito fino ai 18 anni e scolaresche
SAN LAZZARO DI SAVENA
Museo della Preistoria “L. Donini”
Le origini del territorio bolognese orientale tra Savena e Idice sotto il profilo geologico, paleoecologico e del primo popolamento antropico. Le ricostruzioni dell'Homo Erectus nella sala degli Antenati e delle grandi faune dell'ultima Glaciazione rinvenute nel Parco dei Gessi (il Bisonte delle steppe, il Megacero e la Iena delle caverne) offrono uno straordinario spaccato della vita e degli ambienti succedutisi nella preistoria. Completano l'originale viaggio nel passato i materiali dell'età del Bronzo dalla Grotta del Farneto e i corredi dell'età del Ferro rinvenuti nella necropoli villanoviana di Caselle, individuata a metà '800 da Giovanni Gozzadini. La visita al Museo può essere utilmente integrata da una visita alla Grotta del Farneto all'interno del Parco dei Gessi.
Via Fratelli Canova, 49; tel. 051 465132;
museodonini@comune.sanlazzaro.bo.it
www.museodellapreistoria.it
DOMENICA 29 APRILE, Ore 15.30
Museo della Preistoria “L. Donini”
Via Fratelli Canova 49 - San Lazzaro di Savena
Il Neolitico: la rivoluzione più importante
compiuta dall'Uomo nel corso dei tempi.
Viaggio attraverso le prime produzioni del pane e del formaggio
Ore 15,30: nel parco del Museo un avvincente laboratorio con Sonia Spalletti
e Giovanni Virruso per conoscere le principali fasi della lavorazione del pane e
del formaggio: il lavoro nei campi, la fatica, l'allevamento del bestiame,
sperimentando strumenti che, nella forma, si conservano per millenni. Bambini e
accompagnatori potranno partecipare direttamente alla macinatura, setacciatura
dei cereali fino alla realizzazione dell'impasto e della cottura del pane.
Questo affascinante viaggio nel neolitico continuerà con la trasformazione del
latte in formaggio e ricotta e con la lavorazione del burro, per concludersi con
"Gnom. Il cacciatore di pterodattili", una fantastica fiaba che corre attraverso
la preistoria, scritta da Sonia Spalletti e Domenico Troncato, interpretata da
D. Troncato.
Il laboratorio, della durata di circa 2 ore, in caso di pioggia si svolgerà
all’interno delle sale museali; è rivolto a max 25 bambini e loro accompagnatori
(bambini € 5, adulti € 2), su prenotazione obbligatoria. I partecipanti potranno
tenere i prodotti da loro realizzati.
Per informazioni: tel. 051 465132; museodonini@comune.sanlazzaro.bo.it
Apertura: ottobre-maggio lunedì, martedì, venerdì ore 9-13; mercoledì,
giovedì ore 9-17; sabato e giorni festivi ore 9-13 e 15-18. Giugno-settembre da
martedì a venerdì ore 17-19; sabato e giorni festivi ore 9-13.
Ingresso intero € 4.60, ridotto € 2, gratuito fino ai 14 anni
BAZZANO
Museo Archeologico “A. Crespellani”
Ospitato nell'antica Rocca, il Museo nacque nel 1873 grazie all'impegno ed alla passione dell'archeologo Arsenio Crespellani, autore di campagne di scavo nel territorio di Bazzano, che sollecitò donazioni o depositi di oggetti antichi da parte di privati. Presenta importanti testimonianze sul territorio, dalla preistoria (età del Bronzo) alla protostoria (tombe del Villanoviano orientalizzante di Casalecchio) all'età romana e altomedievale (gli eccezionali ritrovamenti nei pozzi-deposito di Bazzano, databili all'epoca delle incursioni di Goti e Longobardi al confine con il territorio bizantino). E' presente una sezione contemporanea con armi e divise risorgimentali.
Rocca dei Bentivoglio, Via Contessa Matilde,
10; tel. 051 836442;
museo@roccadeibentivoglio.it
www.roccadeibentivoglio.it
SABATO 5 MAGGIO, Ore 10.30
Museo Archeologico “A. Crespellani”
Via Contessa Matilde, 10 - Bazzano
Tesori dal pozzo. La vita di una piccola comunità rurale alle soglie del Medioevo
Ore 10,30: percorso per adulti e bambini attraverso la visita alle
straordinarie testimonianze provenienti dai pozzi-deposito Sgolfo e Casini di
Bazzano, databili all’epoca delle incursioni di Goti e Longobardi al confine con
il territorio bizantino. Attraverso l’osservazione degli strumenti di lavoro e
dei resti vegetali ed animali rinvenuti nei pozzi, eccezionalmente ben
conservati, sarà possibile ricostruire un interessante spaccato della vita e del
lavoro di un piccolo insediamento rurale tra VI e VII secolo. In aula didattica
i più piccoli si cimenteranno nell’occultamento del proprio “tesoro”in un
pozzo-deposito.
Seguirà un piccolo aperitivo offerto dalla Fondazione Rocca dei Bentivoglio.
A cura di MEDEA e Fondazione Rocca dei Bentivoglio.
Partecipazione gratuita per i bambini e al costo dell'ingresso al Museo per gli
adulti
Gradita prenotazione tel. 339 7612628 o museo@roccadeibentivoglio.it
Apertura: da martedì a venerdì ore 15-19; sabato ore 9-12 e 15-19; domenica
ore 15-19.
Ingresso € 2
MEDICINA
Museo Civico
Ospitato nel cinquecentesco Palazzo della Comunità, documenta storia, cultura e tradizioni del territorio e della comunità medicinese. Nella sezione archeologica, importanti testimonianze delle età del Bronzo, romana e medievale nel territorio rurale. Significative le testimonianze di arte devozionale e sacra e dell'edilizia religiosa e civile nei secoli XVII e XVIII. La tradizione medica all'origine del nome della città è attestata dai preziosi erbari dei Padri Carmelitani e dalla ricostruzione di un'antica farmacia, quella artigianale e musicale dal laboratorio di liuteria e dalla collezione di burattini. Importante la donazione di opere del maestro Aldo Borgonzoni
Palazzo della Comunità, Via Pillio, 1; tel. 051
6979209;
serviziculturali@comune.medicina.bo.it
www.comune.medicina.bo.it
DOMENICA 6 MAGGIO, Ore 10.30
Museo Civico
Via Pillio 1 - Medicina
L'acqua e gli edifici idraulici nel medicinese
Ore 10,30: risorsa fondamentale per lo sviluppo del territorio, l'acqua è stata sfruttata come fonte di energia fin dall'antichità. Nel territorio medicinese, in campagna come nel castello, fu un caposaldo per l'economia agricola e non solo. Dopo una breve introduzione al museo, una vera e propria passeggiata per conoscere Medicina da un punto di vista alternativo seguendo l'antico corso del Canale; In caso di maltempo il percorso sarà "virtuale" attraverso la proiezione di foto e di antiche mappe. A cura di Ramona Landi
Alla scoperta del Museo Civico di Medicina
Ore 16: visita guidata a cura del Gruppo Archeologico Medicinese
Partecipazione gratuita.
Per informazioni tel. 051 6979313; sonia.cantalupi@comune.medicina.bo.it
Apertura: prima domenica del mese (esclusi luglio, agosto e gennaio) ore 10-12 e 15-18; aperture feste e sagre paesane. Ingresso gratuito
BUDRIO
Museo Civico Archeologico “E. Silvestri”
Nello storico Palazzo della Partecipanza, il Museo illustra il mutare del rapporto tra uomo e ambiente, l’evolversi delle forme dell’insediamento, le attività economiche, la vita quotidiana e i riti di sepoltura delle civiltà che hanno abitato il territorio dal Paleolitico all’Alto Medioevo. I materiali del Paleolitico e delle età del Bronzo (dal villaggio di Trebbo Sei Vie e altri due abitati del XIII secolo a.C.) e del Ferro introducono l’ampia sezione dedicata alla Civiltà Villanoviana, documentata attraverso urne funerarie, monili e utensili provenienti dall’area di Castenaso, Villanova e Budrio. Un’articolata sezione è dedicata al periodo romano (dalle ville rustiche del territorio centuriato). Nel vicino Torrione della Canapa si può assistere durante sagre e feste a filatura e tessitura della fibra tessile.
Palazzo della Partecipanza, Via Mentana, 32;
tel. 051 6928306, 051 6928279;
musei@comune.budrio.bo.it
www.comune.budrio.bo.it
DOMENICA 6 MAGGIO, ore 16
Museo Civico Archeologico “E. Silvestri”
Via Mentana 22 - Budrio
Il lavoro della terra: breve viaggio nel corso del tempo
Ore 16: percorso guidato alle raccolte del Museo, al Torrione della Canapa
con dimostrazione di tessitura e alla Collezione di Macchine e modelli agricoli
in miniatura donata da Emilio Ungarelli, presso la Biblioteca Comunale Augusto
Majani
Partecipazione gratuita
Per informazioni: Ufficio Cultura tel. 051 6928306
Apertura: dalla 1^ domenica di ottobre alla 1^ domenica di giugno, domenica ore 15,30-18,30; la 1^ domenica del mese ore 10,30-12,30 e 15,30-18,30. Inoltre dal 1° settembre al 10 giugno apertura a richiesta da lunedì a sabato durante gli orari di apertura degli uffici, ore 9-13. Ingresso gratuito
DOMENICA 6 MAGGIO
SAN MARINO DI BENTIVOGLIO
Istituzione Villa Smeraldi - Museo della Civiltà Contadina
Via Sammarina, 35 - San Marino di Bentivoglio
ANATOMIA DI UNA RUOTA DI LEGNO. CON IL CARRADORE ALLA SCOPERTA DEL SUO MESTIERE
Ore 16,30: quali e quanti elementi componevano le ruote dei mezzi di trasporto (carri, birocci, carriole, ...) dei contadini della pianura bolognese del passato? Quali materiali venivano usati e quali competenze tecniche erano richieste agli artigiani? Lo scoprirete in questo appuntamento al museo incentrato sulla dimostrazione dal vivo della cerchiatura in ferro di una ruota da carro: banco di prova dell’abilità dei maestri carradori per oltre duemila anni. Visita/laboratorio per tutti in collaborazione con il Gruppo della Stadura.
Partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria tel. 051 891050
segreteria.museo@provincia.bologna.it - www.museociviltacontadina.provincia.bologna.it
SABATO 12 MAGGIO
BOLOGNA
Ritrovo in Piazza Malpighi - Tombe dei Glossatori
LABOR OMNIA VICIT. I LUOGHI DEL LAVORO NELL'ANTICHITA'
Ore 15,30: Visita guidata per tutti, adulti e bambini, attraverso le vie e i
monumenti di Bologna.
Fin dall’antichità il lavoro è elemento imprescindibile della vita dell’uomo.
Sia che raccolga i frutti degli alberi, sia che pascoli i propri armenti, l’uomo
è costretto ad agire per procurarsi il cibo. Attraverso le nascoste
testimonianze della nostra storia, ripercorreremo le strade del passato,
riscoprendo botteghe, terme, officine, scuole e tanti mestieri che hanno animato
la nostra città.
Partecipazione gratuita per max. 30 partecipanti
Prenotazione obbligatoria tel. 348 1431230 (pomeriggio e sera)
SAN GIOVANNI IN PERSICETO E ANZOLA DELL'EMILIA
MAA - Museo Archeologico Ambientale
Il Museo Archeologico Ambientale di Terre d'Acqua è una rete museale con sede centrale a San Giovanni in Persiceto e sezioni espositive cronologiche ad Anzola dell'Emilia e Sant'Agata Bolognese, che comprende anche il Laboratorio Archeoambientale dell'Area di Riequilibrio Ecologico "La Bora". La sede di San Giovanni in Persiceto illustra il rapporto tra uomo, ambiente e territorio dall'età Romana al Rinascimento attraverso i ritrovamenti archeologici e paleobotanici del territorio persicetano e un ricco apparato esplicativo. La sede di Anzola dell'Emilia conserva i materiali della terramara, frutto delle indagini archeologiche e ambientali condotte sul territorio, accompagnati da ricostruzioni che introducono alle più generali tematiche del popolamento della pianura bolognese occidentale nell'età del Bronzo. Nella sede di Sant'Agata Bolognese sono presentati i materiali dell'età del Bronzo dalla pianura tra Samoggia e Panaro e i risultati delle ricerche sugli aspetti insediativi e paleoambientali dell'area, che hanno individuato la presenza di numerosi grandi abitati densamente occupati e prosperi grazie alla fertilità del terreno e ad una nuova, peculiare forma di organizzazione sociale ed economica
San Giovanni in Persiceto: Porta Garibaldi,
Corso Italia, 163
Anzola dell'Emilia: Via Emilia, 87
Sant'Agata Bolognese: Via Terragli a Ponente 2
tel. 051 6871757; maa@caa.it;
www.museoarcheologicoambientale.it
VENERDI' 18 MAGGIO, ore 21
MAA SAN GIOVANNI IN PERSICETO
Porta Garibaldi, Corso Italia, 163
Ambiente e territorio in età medievale
conferenza di Silvia Marvelli, Marco Marchesini e Valentina Catagnano
L’archeologia del paesaggio - tema sempre più ricorrente nella ricerca storica e archeologica - collega l’uomo all’ambiente in cui vive associando due ambiti tra loro inscindibili. La vita dell’uomo, fi n dalle epoche più antiche, è infatti condizionata dal contesto ambientale circostante, a sua volta continuamente modifi cato dalle attività umane. Anche la natura, come l’uomo, lascia segni pressoché indelebili del suo passaggio nella storia: da qui la necessità di ricostruire il paesaggio antico a partire dalle tracce lasciate dalle piante e dalla fauna, domestica e selvatica, non solo come elementi essenziali del contesto ambientale, ma anche come materiali e fonti di sussistenza per l’uomo. Un viaggio a ritroso nel tempo, che si arricchisce del contributo di differenti discipline specialistiche per restituire uno spaccato di vita quotidiana nel Medioevo, attraverso i cibi di cui si nutrivano i nostri predecessori, le specie che coltivavano, gli animali che allevavano, ricostruendo attività e utilizzo di materie prime nel contesto archeologico e ambientale di un lontano passato che è alla base della nostra storia
MARTEDI' 22 MAGGIO, ore 21
MAA ANZOLA DELL'EMILIA
Via Emilia, 87
La trasformazione del territorio nell'età del Bronzo
conferenza di Paola Desantis, Marco Marchesini e Valentina Catagnano
Indagare il passato significa far emergere le tracce delle civiltà che ci
hanno preceduto, dalle attestazioni più semplici della vita quotidiana alle
testimonianze più complesse, senza trascurare il contesto vegetazionale e
ambientale di un luogo, in quanto le piante, elementi primari dell’ecosistema
come gli animali, fanno parte della sfera materiale e culturale della vita
dell’uomo.
Ricostruire la vita quotidiana nell’età del Bronzo sulla base dei dati emersi
dalle indagini archeologiche e ambientali ci rivela un territorio padano
occupato da numerose terramare, nuclei insediativi che avevano raggiunto una
certa prosperità grazie alla fertilità del suolo e ad una nuova forma di
organizzazione sociale ed economica. Un salto nel profondo passato presso la
nuova sezione del Museo ad Anzola dell’Emilia che, nella sua suggestiva aula
didattica, ci consente di approfondire origini e relazioni dell’uomo con il suo
territorio
DOMENICA 27 MAGGIO, ore 10
MAA SANT’AGATA BOLOGNESE
Via Terragli a Ponente 2
L’età del Bronzo tra Panaro e Samoggia
Ore 10: la finestra territoriale della pianura bolognese tra Panaro e
Samoggia è da tempo considerata una zona privilegiata per approfondire gli studi
sul popolamento dell’età del Bronzo: la presenza di numerosi grandi abitati e la
localizzazione in superficie di
ampie porzioni del suolo permettono un’osservazione dettagliata del territorio
con l’opportunità di approfondire le analisi sugli aspetti insediativi e
paleoambientali e tentare di ricostruire la struttura socio-economica del
periodo.
La visita guidata alla sezione di Sant’Agata Bolognese costituisce un’ottima
opportunità per conoscere i risultati di recenti ricerche su aspetti insediativi
e paleoambientali dei principali siti archeologici dell’area, con un focus sui
materiali della vita quotidiana al tempo delle terramaredel territorio nell'età del Bronzo
Per informazioni tel. 051 6871757; fax 051 823305; maa@caa.it
Apertura: MAA San Giovanni in Persiceto: domenica
ore 10-12 e 17-19
+ su richiesta (lun-ven ore 10-13 e 15-18). Ingresso € 2, gratuito fino ai 6
anni.
MAA Anzola dell'Emilia: sabato ore 10-12 e domenica ore 16-18. Ingresso gratuito
MAA Sant’Agata Bolognese: domenica ore 10-12. Ingresso gratuito
CASTENASO
MuV - Museo della Civiltà Villanoviana
Il museo ha sede a Villanova di Castenaso, nell’ex fienile di un podere
appartenuto a Giovanni Gozzadini, autorevole protagonista del panorama
scientifico e culturale bolognese ottocentesco e scopritore - nei terreni di sua
proprietà - dei primi resti della fase di formazione della civiltà etrusca a cui
attribuì il nome convenzionale di “villanoviana”.
Un suggestivo allestimento presenta la ricostruzione del sepolcreto monumentale
di Marano (VII secolo a.C) con otto stele funerarie in arenaria e calcare -
compresa l’eccezionale, orientalizzante ‘’stele delle spade’’ - accompagnate dai
corredi delle tombe aristocratiche. Alcuni segnacoli, ascrivibili alla classe
delle Stele Protofelsinee, hanno forma rettangolare con disco sovrastante e una
complessa decorazione figurata a bassorilievo.
Suoni, video-installazioni e postazioni interattive accompagnano il pubblico
nella vita e nei riti della civiltà villanoviana e introducono le fi gure del
conte Giovanni Gozzadini e della moglie Maria Teresa.
Casa Sant’Anna, Via Tosarelli, 191 - Villanova di
Castenaso
tel. 051 780021, 348 8504796;
muv@comune.castenaso.bo.it
www.comune.castenaso.bo.it
DOMENICA 27 MAGGIO, Ore 18
MUV Museo della Civiltà Villanoviana
Via Tosarelli 191 - Villanova
Terra, acqua e fuoco: tecniche antiche di lavorazione della ceramica e arte contemporanea
Ore 18: laboratorio artigianale per tutti, adulti e bambini, con l’artista
Mara Guerrini, sulla lavorazione dell’argilla, con sperimentazione di alcune
tecniche di lavorazione antiche, come la foggiatura a colombino e l’uso degli
ingobbi, utilizzate nell’esecuzione di vasi e figurine.
In occasione della mostra di ceramiche contemporanee ispirate al mondo etrusco
Da terra a terre: forme nuove antiche suggestioni, visitabile negli orari di
apertura del MUV fino al 30 giugno.
Partecipazione gratuita
Apertura: martedì ore 15-19, mercoledì e giovedì
ore 9-13, venerdì ore 17,30-20,30, sabato ore 9-13
Ingresso gratuito
CASTELLO DI SERRAVALLE
Ecomuseo della Collina e del Vino
L’Ecomuseo, ospitato nella duecentesca Casa del Capitano, è articolato in diversi sistemi connessi ad itinerari esterni, che illustrano il rapporto tra uomo e territorio nei secoli: la natura e il paesaggio; architettura e territorio; il lavoro nei campi; la zootecnia; la vite, il vino, il paesaggio; il territorio e i suoi abitanti; il dopoguerra e la riorganizzazione del territorio; cultura e tradizione popolare. La sezione Archeologia e territorio è incentrata su materiali dallo scavo del vicino sito romano di Mercatello, che testimoniano le tipiche attività agricole di un centro rurale della prima età imperiale
Casa del Capitano, Via della Rocca; tel. 051
6710708 + 333 4124915
cultura@comune.castellodiserravalle.bo.it -
www.ecomuseoserravalle.it
DOMENICA 27 MAGGIO
Ecomuseo della Collina e del Vino
Casa del Capitano, Via della Rocca - Castello di Serravalle
L’antico “dolio” romano e i vigneti sulle colline al confine con Modena
Ore 10: ritrovo alla porta di ingresso al borgo per la visita guidata ai
principali edifici e all’orto medievale con breve panoramica sui vigneti che
circondano il borgo.
Ore 11: visita alla sede dell’Ecomuseo e ai reperti archeologici custoditi.
Ore 12: aperitivo con pignoletto doc e docg colli bolognesi.
Nel pomeriggio i partecipanti possono visitare le “Cantine aperte” con visita
guidata al borgo medievale di Serravalle e all’Ecomuseo.
A cura di Associazione culturale Terre di Jacopino
Quota di partecipazione € 2
Apertura: domenica ore 15-18,30 + su richiesta.
Ingresso gratuito
BOLOGNA
Museo Civico Archeologico
Ha sede nell’antico Ospedale della Morte (XIV secolo). Tra i più importanti musei archeologici italiani, è nato nel 1881 dalla fusione delle collezioni universitaria (Aldrovandi, Cospi, Marsili, Lambertini) e di Pelagio Palagi, a cui si aggiunge il cospicuo patrimonio archeologico relativo agli scavi eseguiti a Bologna e nel territorio da metà ‘800. Presenta importanti testimonianze di tutte le fasi di vita del territorio, dalla preistoria all'età romana, e ricche collezioni storiche (eccezionale quella egizia)
Via dell’Archiginnasio, 2; tel. 051 2757211
mca@comune.bologna.it
www.comune.bologna.it/museoarcheologico
SABATO 2 GIUGNO, ore 16
Museo Civico Archeologico
Via dell’Archiginnasio, 2 - Bologna
“...memore dei lavori che la stagione richiede”: ambiente, lavoro e vita quotidiana dei più antichi Etruschi di Bologna
Ore 16: visita animata per famiglie
Partecipazione gratuita per max. 15 bambini e loro accompagnatori con
prenotazione obbligatoria tel. 051 2757235 dal martedì al venerdì precedenti
l’iniziativa, ore 9-12
Per informazioni tel. 051 2757211;
mca@comune.bologna.it
Apertura: da martedì a venerdì ore 9-15; sabato, domenica e giorni festivi
ore 10-18,30.
Ingresso intero € 4, ridotto € 2, gratuito fino ai 15 e oltre i 65 anni
OZZANO DELL’EMILIA
Museo della città romana di Claterna
Il museo illustra storia e caratteri della città romana (II secolo a.C. - V secolo d.C.) sviluppatasi alla confluenza tra rio Quaderna e via Emilia fra le colonie di Bononia (Bologna) e Forum Cornelii (Imola), già municipio nel I secolo e progressivamente abbandonata con il disgregarsi dell'impero. In esposizione, le principali tipologie di oggetti rinvenuti nell'area archeologica, i cui scavi sono tuttora in corso, insieme a ricostruzioni, plastici e pannelli. Nell'area archeologica è visitabile lo scavo musealizzato della domus dei mosaici
Museo: Palazzo della Cultura, Piazza Allende, 18
- Area archeologica: località Maggio
tel.
051 790130; info@civitasclaterna.org
- www.civitasclaterna.org
DOMENICA 10 GIUGNO, Ore 9
Ritrovo al Museo della Città Romana di Claterna
Piazza Allende, 18 - Ozzano dell'Emilia
CIVITAS INTRA AGRO: produrre a chilometro zero in una città romana
Ore 9: Claterna, il municipium romano che sorgeva lungo la via Emilia fra
Bononia e Forum Corneli, ha vissuto un rapporto simbiotico con il territorio che
amministrava; i campi centuriati che si estendevano fra i torrenti Idice e
Sillaro vennero intensivamente coltivati, garantendo alla città
l’approvvigionamento di cibo e ai contadini che vi abitavano un’importante fonte
di sostentamento. Dalle campagne i prodotti locali giungevano nel foro della
città e venivano messi in vendita sui banchi del mercato; la loro trasformazione
avveniva in parte nelle fattorie del territorio, in parte nelle botteghe e nelle
case urbane, come dimostrano i più recenti rinvenimenti archeologici.
L’appuntamento inaugura la serie di visite guidate estive agli scavi
archeologici.
Partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria tel. 347 7597112
Apertura: da lunedì a venerdì ore 14.30-18 su appuntamento; sabato ore 10-12.
Ingresso gratuito
MONTERENZIO
MAM - Museo Civico Archeologico “L. Fantini” di Monterenzio
Museo della civiltà appenninica, sede dedicata alla ricerca archeologica universitaria, presenta i ritrovamenti di IV-III secolo a.C. effettuati nelle Valli dell'Idice e dello Zena, a Monte Bibele e a Monterenzio Vecchio (abitato, necropoli e luoghi sacri). Il quadrante solare, strumento cardine per il rituale etrusco di fondazione urbana, e gli armamenti celtici dei guerrieri transalpini costituiscono un'eccellenza nel panorama archeologico italiano. La ricostruzione di un'unità abitativa secondo antiche tecniche edilizie e le riproduzioni del percorso tattile rievocano la vita quotidiana del villaggio. Nell’area archeologica sono visibili resti dell’abitato etrusco ed aree sacre.
Via del Museo, 2; tel. 051 929766; museomonterenzio@yahoo.it;
www.archeologia.unibo.it
Area archeologica del sito etrusco-celtico di Monte Bibele: località Bisano
(accesso anche da Quinzano-Loiano) info e visite tel./fax 051 929766;
museomonterenzio@yahoo.it
DOMENICA 17 GIUGNO, Ore 10.30
Museo Civico Archeologico “L. Fantini”
Via del Museo, 2 - Monterenzio
Case di donne e guerrieri: trecce, intrecci e graticci
Abitare in Appennino tra IV e III secolo a.C., sulla Pianella di Monte Savino
a Monte Bibele, ha significato consacrare un luogo, in un'area boschiva, dove
stanziarsi e costruire un villaggio, abbattendo alberi, realizzando pianori
artificiali, sfruttando le pendenze naturali per la regimentazione del sistema
idrico e realizzando capanne di sasso, legno, argilla e canne lacustri.
Rievocazioni storiche e visite guidate all’area archeologica e alle sale
espositive del Museo mostreranno le tecniche edilizie dei popoli della Valle
dell’Idice, e le attività produttive legate al loro quotidiano: caccia,
agricoltura, allevamento, macellazione delle carni, concia delle pelli,
tessitura.
Ore 10,30: rievocazione storica di vita quotidiana all’interno della capanna
presso il Museo, a cura dell’Associazione Compagnia del Fiore d’Argento.
Ore 11,30: visita guidata a tema al Museo sulle tecnologie edilizie e le
attività produttive a Monte Bibele tra IV e III sec., a cura del Dipartimento di
Archeologia-Università di Bologna.
pausa pranzo con possibilità di convenzione per i partecipanti:
Palazzo Loup, via S. Margherita 21, Loiano: menù completo bevande escluse € 25;
Agriturismo Monte Bibele, via del Borgo 4, Monterenzio: grigliata o crescentine
con affettati € 16, oppure menù completo bevande incluse € 26.
Ore 15,30: visita guidata all'area archeologica di Monte Bibele, a cura del
Dipartimento di Archeologia-Università di Bologna.
Prenotazione obbligatoria 051 929766; museomonterenzio@yahoo.it
Apertura: aprile-settembre da martedì a venerdì ore 9-13, sabato e festivi
ore 9-13 e 15-18; ottobre-marzo sabato e festivi ore 9-13 e 15-18, giorni
feriali su prenotazione.
Ingresso intero € 3, ridotto € 2, gratuito fino a 6 anni, scolaresche, studenti
universitari,
per tutti la prima domenica di ogni mese e per i residenti di Monterenzio e
Loiano
MARZABOTTO
Museo Nazionale Etrusco “Pompeo Aria”
Ciò che fa di Marzabotto, l’antica Kainua, una testimonianza unica nell’ambito della civiltà etrusca è la straordinaria conservazione - dovuta all’abbandono dei luoghi a partire dall’invasione celtica del territorio - dell’originale impianto della città, scandito dalle ampie strade che si incrociano ortogonalmente, suddividendo in modo regolare lo spazio urbano orientato secondo i canoni dell’etrusca disciplina. La visita si snoda, sullo sfondo dei calanchi, dai resti dell’abitato sul vasto pianoro, alle costruzioni sacre dell’acropoli, alle aree funerarie subito al di fuori della città dei vivi. Nel museo all’interno dell’area archeologica - dedicato a Pompeo Aria, organizzatore del primo nucleo della collezione - sono raccolte le testimonianze, ricche di suggestione, della vita della città, che prosperò dalla fi ne del VI alla metà del IV secolo a.C., con i ricchi corredi delle necropoli, le ricostruzioni di tetti ed alzati delle case, le statuette votive in bronzo e la testa di Kouros, insieme a testimonianze dal territorio circostante (i ricchi corredi funerari etruschi da Sasso Marconi).
Via Porrettana Sud, 13; tel. 051 932353;
paola.desantis@beniculturali.it
sba-ero.museonazionaletrusco@beniculturali.it
www.archeobologna.beniculturali.it/Marzabotto
www.nadir.unibo.it/Archeologia/Marzabotto/home.htm
NOTTE TRA SABATO 23 E DOMENICA 24 GIUGNO
Museo Nazionale Etrusco e area archeologica della città etrusca di Kainua
Via Porrettana Sud 13 - Marzabotto
Aspettando il solstizio…. in compagnia degli Etruschi
Mezzanotte, Parco urbano di Marzabotto: il Popolo di Kainua, alla luce delle
fiaccole, sale al Museo Nazionale Etrusco e Corrado Re illustra origini e
finalità del Festival di Kainua.
Ore una: Paola Desantis accoglie il Popolo di Kainua nell’antica città. Visita
al museo con la guida degli antenati etruschi che si rianimano in questa magica
notte al museo.
Ore tre: Filippo Maria Gambari introduce il Popolo di Kainua alle antiche storie
… Le opere, i giorni e le stagioni sull’altopiano di Misano. Veglia... di
solstizio fra riti, ludi e libagioni.
Ore quattro: la veglia si sposta alla luce delle fi accole nell’area centrale
della città, presso il decussis. Antonio Gottarelli illustra i riti della
fondazione nella magia del lucore della prima aurora d’estate.
Ore cinque, al levare del sole: concerto di cornamusa di Pietro Malaguti
(www.bagpipes.it); al termine processione alla necropoli orientale per il saluto agli
antenati. Infine corteo verso il museo dove sarà offerto a tutti gli audaci
“traghettatori della notte” un caldo e dolce conforto.
Iniziativa in collaborazione con Comune e Pro Loco di Marzabotto, Dipartimento
di Archeologia dell’Università di Bologna, Coop Reno, ArcheoStorica APS, Methlum
Kainual-Popolo di Kainua APS, Gruppo Archeologico Bolognese, Agriturismo La
Quercia, Bar Daniela.
La partecipazione all’iniziativa è libera e gratuita. È gradita la prenotazione
Orari di apertura
Museo: aprile-ottobre da martedì a domenica 9-13 e 15-18,30; novembre-marzo da
martedì a domenica ore 9-13 e 14-17,30. Chiuso lunedì.
Area archeologica sempre aperta: aprile-ottobre ore 8-19; novembre-marzo ore
8-17,30
Ingresso intero € 2, ridotto € 1, gratuito fino ai 18 anni e per i maggiori di
65, docenti e studenti di scuola superiore e di alcune facoltà universitarie
CALENDARIO
APRILE
Sabato 21 Bologna, Inaugurando archeoloGITE
Domenica 22 Imola, Museo di San Domenico
Domenica 29 San Lazzaro di Savena, Museo della Preistoria “L. Donini”
MAGGIO
Sabato 5 Bazzano, Museo Civico “A. Crespellani”
Domenica 6 Medicina, Museo Civico
Budrio, Museo Civico Archeologico “E. Silvestri”
San Marino di Bentivoglio, Villa Smeraldi–Museo della Civiltà Contadina
Sabato 12 Bologna, Visitando Bononia
Venerdì 18 San Giovanni in Persiceto, Museo Archeologico Ambientale
Martedì 22 Anzola dell’Emilia, Museo Archeologico Ambientale
Domenica 27 Sant’Agata Bolognese, Museo Archeologico Ambientale
Castenaso, MuV - Museo della Civiltà Villanoviana
Castello di Serravalle, Ecomuseo della Collina e del Vino
GIUGNO
Sabato 2 Bologna, Museo Civico Archeologico
Domenica 10 Ozzano dell’Emilia, Museo della città romana di Claterna
Domenica 17 Monterenzio, MAM - Museo Civico Archeologico “L. Fantini”
Sabato 23 Marzabotto, Museo Nazionale Etrusco “P. Aria”
Informazioni e link:
- link alla rassegna Archeologite (presentazione generale e programmi delle
diverse edizioni)
http://www.provincia.bologna.it/cultura/archeologite
- link all'edizione 2012
http://www.provincia.bologna.it/cultura/Engine/RAServePG.php/P/288411390907
Le ArcheoloGITE BOLOGNESI 2012 sono promosse da Servizio Cultura e Pari Opportunità, Provincia di Bologna (Dirigente Dede Auregli) e Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna (Soprintendente Filippo Maria Gambari) in occasione dell’Anno Internazionale dell'Energia Sostenibile per Tutti.
Progetto a cura di Paola Desantis, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna; Gilberta Franzoni e Valeria Federici, Ufficio Istituti Culturali - Servizio Cultura e Pari Opportunità Provincia di Bologna. Testo introduttivo a cura di Paola Desantis.
Le immagini sono state concesse dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, dai Musei, dai Servizi di Comunicazione Provincia di Bologna (foto di Guido Avoni e Vanes Cavazza).
Si ringraziano per la collaborazione i musei, i comuni, le associazioni archeologiche del territorio provinciale.
Elaborazione grafica Servizi di comunicazione Provincia di Bologna
su progetto d-sign.it
Stampa: tipografia metropolitana bologna
Questa iniziativa è parte delle attività del Sistema Museale Provinciale, promosso dal Servizio Cultura e Pari Opportunità Provincia di Bologna per la valorizzazione dei beni e degli istituti museali del territorio.
Per maggiori informazioni sull'iniziativa 051.6598470
sistemamusei@provincia.bologna.it
www.provincia.bologna.it/cultura
www.archeobologna.beniculturali.it