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Il filo rosso che legava Atene e Spina correva sul mare ed è al mare, alla pesca
e al pescato che il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara dedica la mostra
“Una Spina nel Piatto”.
Un titolo che giocando tra la peculiarità del pesce e il nome dell’antico
abitato etrusco-greco introduce il tema principe di questa piccola ma curiosa
esposizione, il pesce appunto, a cominciare dall’anguilla, la grande assente di
questa mostra.
Sul vasellame esposto troviamo tutti i protagonisti della tavola ittica di 2500
anni fa, scorfani, cefali, orate, rane pescatrici, razze, seppie e calamari,
tutti tranne l’anguilla. Eppure i greci impazzivano per la sua carne, delizia
assoluta dei loro pasti, e non è escluso che se la procurassero anche qui, in
quelle valli di Comacchio dove nell’acqua e di pesca si viveva. Lo testimoniano
gli ami, i pesi da rete, lo scandaglio rinvenuti nell’abitato; lo confermano gli
strepitosi piatti da pesce recuperati nelle tombe.
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Piatti da pesce: la cavità centrale conteneva il
condimento che accompagnava il cibo
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La mostra attinge a piene mani dalla
letteratura classica, dai testi di Aristofane, Archestrato, Difilo e tanti
altri. Se le fonti greche -in particolare la letteratura e l'epigrafia- sono una
miniera inesauribile di dati e informazioni (e altrettanto ricco sarebbe il
quadro ricavabile dalle fonti di età romana, fonti tra le quali diviene
determinante la stessa iconografia), gli Etruschi ci hanno lasciato un numero
molto minore di documenti. Tuttavia è indubbio che gli abitanti etruschi di
Spina abbiano tratto influenze e consuetudini dal mondo greco con cui
commerciavano e convivevano, e che il loro stile di vita abbia recepito elementi
derivanti dalla dinamicità di quella cultura.
È dunque partendo dai trattati, dalle commedie e dai poemi greci che possiamo
tentare di ricostruire il rapporto con la pesca e il mare della piccola comunità
che abitò questi luoghi tra il V e il IV sec. a.C..
Le fonti elencano i pesci esposti sui banchi del mercato o in luoghi specifici (opsopolia),
descrivono i menù e la preparazione delle ricette a base di pesce, spiegano le
varie tecniche di pesca. Raccontano che il pesce era una merce pregiata,
appannaggio di pochi, e che il suo prezzo era talmente proibitivo da fungere da
redditometro: chi lo comprava doveva essere ricco.
Una sezione della mostra è dedicata ai modi per cucinarlo, dai metodi classici,
bollito oppure fritto -con Filosseno che sentenzia che bollito non è male ma
fritto è meglio-, a quelli più elaborati, al forno, allo spiedo e al cartoccio,
condito con pesto o spezie.
Un’altra tratta i miti e i tabù collegati ai pesci, talvolta ritenuti sacri e
dunque immangiabili, in altri casi imparentati a divinità, come la seppia e Teti,
la madre di Achille, o il calamaro e Iride, la messaggera alata.
Teti, inseguita da Peleo, prima di farsi
acciuffare si tramuta anche in seppia;
sulla sinistra, una hydria
Il tutto ammirando le decine di
piatti da pesce attici ritrovati nei corredi
delle necropoli di Spina, segno palese di un utilizzo collegato
all’alimentazione. Piatti di per sé originali, caratterizzati da una cavità
centrale in cui veniva posto il condimento o salsa che avrebbe insaporito il
pesce posato sulla tesa.
La mostra,
inserita nella rassegna nazionale “Cibi e sapori nell’Italia antica”, indetta
dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, sarà affiancata da un ciclo di
conferenze che approfondiranno i temi della pesca e del mare dall’antichità alla
metà del secolo scorso; in
occasione della Sagra dell'Anguilla (ottobre 2005) si trasferirà nella sede museale
di Palazzo Bellini a Comacchio (FE).
Promosso da: |
Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna e Direzione
del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara |
Quando: |
da venerdì 18 febbraio a domenica 11 settembre 2005 |
Orari: |
da martedì a domenica dalle 9 alle 14 |
Giorno di chiusura: |
lunedì |
Inaugurazione: |
venerdì 18 febbraio alle ore 16 |
Costo biglietto: |
intero € 4,00 - ridotto € 2,00 |
Prenotazione: |
facoltativa |
Città: |
Ferrara |
Luogo: |
Museo Archeologico Nazionale |
Indirizzo: |
Via XX settembre n. 122 |
Provincia: |
Ferrara |
Regione: |
Emilia-Romagna |
Telefono: |
0532.66299 |
Fax: |
0532.741270 |
E-mail: |
mnafe@tiscalinet.it |
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Pagina a cura di
Carla Conti |
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