PROVINCIA DI BOLOGNA
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[Bologna- Via Carbonesi - Teatro Romano]

Musei Nazionali
Monumenti e zone archeologiche
Raccolte archeologiche nei musei civici
Monumenti e zone archeologiche della provincia
BOLOGNA, Via Carbonesi - Resti del Teatro Romano all'interno dell'edificio Coin

Il territorio bolognese risulta abitato fin dalla più alta antichità, come attestano i numerosi rinvenimenti di materiali paleolitici che si segnalano in particolare nell'ambito collinare. Altre scoperte archeologiche documentano vivaci frequentazioni e stanziamenti anche per l'età neo-eneolitica e del bronzo, finché, con il I millennio a.C., si assiste a concentrazioni abitative ormai di tipo protourbano. Il più consistente agglomerato insediativo di età villanoviana converge proprio su Bologna, dove si contano importanti rinvenimenti di contesti abitativi e sepolcrali relativi a quella che, con il nome di Felsina, divenne la capitale degli Etruschi settentrionali. Come entità urbana di rilievo si ricorda anche l'etrusca Marzabotto, città dal regolare impianto urbanistico costruita nella valle del Reno, in una posizione nodale dal punto di vista commerciale. In età gallica l'area bolognese fu occupata dai Boi, che hanno lasciato consistenti tracce archeologiche sia nel capoluogo, sia nei pressi di Casalecchio, sia, ancora, a Monterenzio, dove si insediarono in un centro di origine etrusca. Al seguito della conquista militare i Romani procedettero ad una completa riorganizzazione del territorio, concretizzatasi con la fondazione della colonia latina di Bononia nel 189 a.C., con il tracciamento della vía Aemilia nel 187 a.C., e con la bonifica, la suddivisione e l'assegnazione coloniaria dell'agro attraverso la centuriazione.

BOLOGNA

L'assetto urbano della colonia latina di Bononia fondata sull'area del più antico agglomerato insediativo di età villanoviana ed etrusca, risulta caratterizzato da un reticolo di cardini e decumani che intersecandosi ortogonalmente, suddividevano la superficie della città in insulae di forma rettangolare. Entro tale impianto si riconosce una serie di isolati mediani disposti in senso nord-sud su di un asse ortogonale rispetto al tracciato della via Emilia, destinati ad accogliere interventi monumentali per i fondamentali servizi cittadini, di alcuni dei quali si possiedono significative attestazioni. La città, ampliata in età augustea e nella prima età imperiale costituisce il centro amministrativo di un importante territorio, con una continuità di frequentazione fino al tardo antico, e in cui si assiste ad una contrazione del nucleo abitativo all'interno di una cinta difensiva costruito con materiali di spoglio.


MONUMENTI E ZONE ARCHEOLOGICHE

Tra le importanti vestigia della città romana e tardo antica si ricordano i resti monumentali del teatro romano, costruito nel I secolo a.C. ed ampliato in età neroniana (Via De' Carbonesi), le murature pertinenti ad un'area forense riconosciute sotto l'Hotel Baglioni in Via Indipendenza e alcuni tratti della cerchia di mura in selenite di età tardo antica. Dell'impianto regolare ortogonale della città romana sopravvivono alcuni tratti di basolati stradali nel sottopassaggio di via Rizzoli, in Strada Maggiore e sotto l'Hotel Baglioni.

MARZABOTTO

La città etrusca di Pian di Misano, con il suo impianto urbano rigorosamente ortogonale, è stata considerata come una fondazione quasi di tipo coloniale, frutto di una riorganizzazione insediativa della valle del Reno, avvenuta forse sotto l'egida del centro etrusco padano di Felsina verso la fine del Vi sec. a.C. Suddivisa in otto quartieri da quattro strade principali, sembra comprendere nella sua parte più settentrionale le aree pubbliche più importanti, di destinazione sacra, che si concentrano soprattutto in una piccola acpoli. Su questa altura corso del V sec. a.C. si sviluppa un processo di monumentalizzazione: vengono costruiti almeno cinque edifici, templi e altari che testimoniano lo sviluppo del centro e della sua cultura architettonica. Di particolare interesse appÐpaiono sia i resti delle abitazioni private, che attestano una fase importante nel esso di formazione della casa un centro-italica, sia le ricche necropoli scavate nel secolo scorso. Agli inizi del IV sec. a.C. si registra una cesura, collegata all'occupazione qallica della regione, con una forte contrazione dell'insediamento, ancora frequentato, comunque, ma da popolazioni di cultura celtica. Con la conquista romana del territorio controllato dai Boi, a Marzabotto scompare qualsiasi traccia di frequentazione e si codifica l'abbandono del sito, riutilizzato in maniera discontinua e sporadica da impianti rurali forse di prima eta' imperiale.

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MUSEI NAZIONALI

[Marzabotto - Acropoli]
MARZABOTTO (BO) - area archeologica: acropoli

MARZABOTTO

MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE "POMPEO ARIA"

la scoperta, verso la metà dell'Ottocento, di un insediamento urbano etrusco fondato verso la fine del Vi sec. a.C. ha determinato la formazione di un'importante raccolta archeologica ceduta allo Stato negli anni Trenta di questo secolo dalla famiglia Aria insieme all'area in cui si estendeva la città antica. Dopo le gravi vicende belliche che hanno interessato il territorio comunale di Marzabotto e la distruzione completa del Museo appena costituito, a partire dagli anni Cinquanta una nuova sede espositiva custodisce quanto rimaneva delle vecchie raccolte, in gran parte disperse, insieme con i risultati delle ricerche condotte in questi ultimi decenni. Il percorso museale è propedeutico alla conoscenza storica del sito e all'illustrazione degli scavi visitabili nell'ampio parco circostante. Dopo una premessa sulle caratteristiche geomorfologiche dell'area, l'allestimento presenta gli elementi piu' significativi salvati dalla distruzione del Museo. I nuovi scavi sono illustrati di seguito, con una successione topografica, che spiega i vari aspetti dell'abitato, dalla frequentazione dei luoghi sacri dell'acropoli e del santuario fontile alla cultura materiale del e cose private e delle strutture produttive, tra le quali destano particolare interesse quelle collegate alle lavorazioni metalliche e ceramiche. Un'ultima sezione presenta i corredi di alcune tombe emergenti del territorio.

Direttore: Dott. Enzo Lippolis
Pian di Misano, Via Porrettana Sud 13 - Tel. (051) 932353
Orario: 9-12; 15-18,30

Servizio di ristoro e punto vendita; disponibilità di guide archeologiche del Museo e delle aree visitabili; visite guidate su richiesta fornite da personale esterno

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MONUMENTI E ZONE ARCHEOLOGICHE DELLA PROVINCIA

MARZABOTTO - CITTÀ' ETRUSCA

le aree di scavo fruibili comprendono parte dell'ampia rete stradale antica, d'impianto ortogonale, e le strutture insediative; sull'acropoli si possono visitare i resti dei basamenti di cinque edifici monumentali pubblici di destinazione sacra, pertinenti al V sec. a.C.

Direttore: Dott. Enzo Lippolis
Pian di Misano, Via Porrettana Sud 13
Orario: dalle 9 al tramonto - Ingresso gratuito

OZZANO DELL'EMILIA

MUNICIPIO ROMANO DI CLATERNA

Il municipio romano di Claterna, organizzatosi in età repubblicana si sviluppa lungo il percorso della via Emilia nel tratto compreso tra Bononia (Bologna) e Forum Comeli (Imola), in un ambito di alta pianura prossimo alle prime pendici collinari appenniniche. Il centro urbano antico, abbandonato nella tarda antichità, è stato oggetto di numerose campagne di scavo che hanno permesso di riconoscerne l'assetto urbanistico e di mettere in luce i resti di alcune abitazioni dotate di pavimenti a mosaico o in cocciopesto decorati con motivi geometrici o fioreali.

Località Maggio
Visibile durante le campagne di scavo

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RACCOLTE ARCHEOLOGICHE NEI MUSEI CIVICI

BOLOGNA

MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO

Nel Museo, che oltre a collezioni aliene raccoglie anche numerosi reperti statali, è esemplificata l'evoluzione del territorio locale attraverso numerosi materiali, che si datano dal paleolitico, attraverso la pre-protostoria, alle fasi etrusco-vilianoviane e galliche, fino all'età romana.

Direttore: Dott.ssa Cristiana Morigi Govi
Via dell'Archiginnasio n. 2 - Tel. (051) 221896
Orario: feriali 9-14, domenica 9-12,30.
Chiuso lunedì e festivi infrasettimanali

BAZZANO

[Bazzano]
BAZZANO (BO), brocca in bronzo con agemina in argento e rappresentazione di Bacco

MUSEO CIVICO 'A. CRESPELLANI"

Il Museo archeologico, allestito nella Rocca dei Bentivoglio, trae origine dalla "Società per scavi archeologici a scopo scientifico", istituita da Arsenio Crespellani nel 1867 a seguito del rinvenimento di due pozzi romani, utilizzati tra il VI ed il VII sec. d.C. per l'occultamento volontario di beni. Una selezione delle centinaia di oggetti recuperati è esposta nel riallestimento del Museo del 1978: brocche ed anforette in ceramica, pentole da cucina, vasellame da mensa in bronzo di straordinario valore artistico ed altri manufatti d'uso in metallo e legno. Sono esposti inoltre i successivi rinvenimenti del territorio, dal paleolitico ad età rinascimentale. Documenta la ricchezza delle ville di età romana la testa in marmo greco di divinità femminile (Afrodite o Artemide), degli inizi del II sec. d.C., rinvenuta nel greto del Samoggia.

Via Contessa Matilde
Tel. (051) 831452
Orario: da martedì a venerdì 15,30-19, sabato e dom. 9-12, 15,30-19. Chiuso lunedì - Ingresso gratuito

BUDRIO

CIVICO MUSEO ARCHEOLOGICO E PALEOAMBIENTALE

Le collezioni, allestite con particolari attenzioni didattiche, si compongono di materiali statali che illustrano il popolamento della zona dalla preistoria all'alto medioevo. Di particolare interesse sono i reperti dell'eta' del bronzo dall'insediamento del Trebbo, di eta' villanoviana da Villanova di Castenaso e del periodo romano da scavi e indagini sistematiche nell'agro centuriato; a ciò si deve poi sommare il nuovo plastico interattivo sull'evoluzione del territorio dal paleolitico ai nostri giorni.

Direttore: Dott.ssa Elsa Silvestri
Via Mentono n. 34 - Tel. (051) 801126

IMOLA

Municipio sulla via Emilia con il nome di Forum Comeli, sorto in vicinanza di un importante centro umbroetrusco (necropoli di Montericco); era dotata di un foro, parzialmente scavato e di un anfiteatro fuori citta'; scavate in parte domus di eta' augustea e posteriore, con raffinati mosaici pavimentali; in eta' tardoromana e bizantina la sede vescovile era ubicata nel Castrum S.Cassiani, sorto in area di necropoli sull'Emilia verso Bologna, sopravvissuto fino all'alto medioevo (abitato e necropoli di Villa Clelia).

IMOLA

MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO

Il Museo consta di un nucleo ottocentesco (Museo Scarabelli) e di nuclei di materiali di più recente acquisizione di proprietà statale. E' in fase di allestimento un nuovo Museo. le collezioni contengono materiali dalla città e dal territorio compreso tra le valli del Senio e del Sillaro.
Età del Bronzo e del Ferro: complessi dal Monte Castellaccio, Toscanella di Dozza, Borgo Tossignano, Via Montericco, Casola Valsenio.
Età romana: mosaici da Forum Corneli, affreschi dalla domus di San Domenica, tesoretto di monete d'a ento di San Cassiano, e inoltre suppellettili varie rgalla città e dalle necropoli del territorio di Forum Comeli.
Età paleocristiana e altomedievale: materiali a@li scavi ái villa Cielia, dal Parco Acque Minerali e al territorio.

Direttore: Dott.ssa Claudia Pedrini
Via Sacchi n. 4 - Tel. (0542) 34714
Orario: domenica dalle 10 alle 12

MONTERENZIO

MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO

Il Museo conserva materiali di età protostorica, romana e medievale dal territorio della valle dell'idice. Si segnalano, in particolare, i materiali provenienti dalla Necropoli celtica di Monte Tamburino e dall'insediamento di Monte Bibele.

Direttore: Dott. Daniele Vitali
Via Idice n. 235 - Tel. (051) 929990
Orario: 9-13, sabato e domenica anche 15-1 8.
Chiuso lunedì - Ingresso gratuito

SAN LAZZARO

MUSEO ARCHEOLOGICO "L. DONINI"

Aperto nel 1985, il Museo raccoglie testimonianze dal territorio dal Paleolitico all'Età del Ferro. Particolare interesse riveste la sezione dedicata ai reperti del Paleolitico Inferiore e alle faune del Pieistocene Superiore provenienti dagli inghiottirai dell'area carsica. La sezione didattica, dedicata in particolare alle scolaresche, consente di prendere contatto con i principali elementi dello strumentario preistorico. Un altro settore ha carattere prevalentemente naturalistico ed è dedicato alla illustrazione dei principali fenomeni legati al carsismo e ai più importanti aspetti paleontologici e mineralogici relativi all'area dei Gessi bolognesi.

Conservatore: Dott. Gabriele Nenzioni
Via Fratelli Canova n. 49 - Tel. (051)-465132
Orario: tutti i giorni 9-13. Su prenotazione il pomeriggio 15-18, solo comitive - Chiuso lunedì.


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