Si è appena conclusa la quinta campagna di scavi nelle necropoli
villanoviano-etrusche di Verucchio.
Gli scavi furono intrapresi nel 2005 quando il Comune di Verucchio, con il
sostegno della Provincia di Rimini, ha dato il via a una iniziativa scientifica
che ha attirato l’attenzione degli studiosi che in tutta Europa si occupano di
prostostoria e di Etruscologia. Grazie alla sponsorizzazione tecnologica di
Raytalk Wireless International, per la prima volta al mondo centinaia di
migliaia di visitatori virtuali hanno potuto seguire gli scavi in diretta su
internet.
Reperto in vimini, di assoluta rarità a causa della deperibilità del materiale,
rinvenuto negli scavi del 2006 (Tomba 35)
Verucchio era nota da molto tempo come uno principali e più particolari siti
dell’età del ferro in Italia. Forse il più importante perché rappresentava il
centro che per vari secoli, tra il IX e il VII, aveva esercitato il controllo
sull’Adriatico centrale e sulle rotte che conducevano verso l’Europa del Nord.
Ne è prova, fra le altre cose, il controllo dell’ambra che a Verucchio era
lavorata con tecniche raffinatissime e diffusa in tutta Italia. La particolarità
verucchiese risiede nelle condizioni di seppellimento, che hanno permesso la
conservazione, cosa rarissima, di oggetti preziosi in materiale deperibile,
consentendoci di conoscere i prodotti di lavori artigianali o domestici di vario
tipo: tessuti, legno, intrecci in vimini, cuoio.
Gli scavi attuali hanno individuato complessivamente 85 tombe, alcune da
identificare con quelle parzialmente indagate in precedenza, altre intaccate dai
movimenti franosi che già dai tempi antichi, come oggi, coinvolgono la collina.
Gli ultimi scavi nella necropoli Lippi hanno messo in evidenza un concentramento
in quest’area di un gruppo di sepolture molto numeroso composto da tombe, sia di
adulti che di bambini, tutti appartenenti al gruppo aristocratico che aveva
l’esclusiva nell’uso di questa necropoli, ma che certamente rivestiva negli
equilibri interni ruoli particolari. Ne è prova tra le altre cose il numero di
tombe di guerrieri, in particolare dotati di elmo, e la presenza in parecchie
deposizioni di troni in legno perfettamente leggibili, ad occhi esperti, nel
terreno.
Lo
scavo è stato condotto con una metodologia molto accurata, sotto la direzione
scientifica di Patrizia Von Eles, archeologa di questa Soprintendenza, e dei
suoi collaboratori, utilizzando un sistema di documentazione che permetterà in
futuro di recuperare tutte quelle informazione che lo scavo inevitabilmente
distrugge. Per questi motivi, oltre che per le caratteristiche intrinseche del
contesto archeologico, esso ha rappresentato un polo di attrazione per molte
università italiane e straniere che in questi anni hanno inviato studenti e
giovani laureati. Molte decine di loro hanno lavorato con il gruppo di
archeologi e restauratori professionisti che collaborano al progetto scientifico
e alcuni sono entrati a far parte dell’équipe permanente. Studiosi italiani e
stranieri hanno offerto il loro contributo con seminari specialistici.
E’ stato anche affrontato ed è ormai quasi completato lo studio antropologico
dei reperti ossei, ed è stato realizzato un database che contiene a oggi molte
migliaia di reperti e un archivio digitale che raccoglie oltre 40.000 foto.
Nel corso di quest’ultima campagna 2009, sono state in particolare indagate
completamente 8 sepolture e parzialmente altre due; sono stati recuperati oltre
1000 reperti documentati in migliaia di foto e in oltre 200 planimetrie di
dettaglio.
In parallelo è stata condotta l’attività di laboratorio per i primi interventi
sui materiali recuperati, interventi essenziali per programmare quelli che
dovranno essere gli impegni essenziali dei prossimi anni: il restauro e lo
studio, condizioni essenziali di una seria attività di divulgazione, insieme
alle attività di conservazione, ricerca e divulgazione, possibili grazie
all’apporto del Museo civico archeologico verucchiese. Comune di Verucchio e
Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna intendono continuare
a promuovere gli studi che hanno portato Verucchio e il suo Museo ad essere
considerati uno dei gioielli del patrimonio italiano. Il prossimo, ambizioso
obiettivo dell’amministrazione comunale è la progettazione del Parco
Archeologico, che sorgerà nell’area degli scavi e che, nelle intenzioni
dell’Assessore alla Cultura Lisetta Bernardi, dovrà divenire “punto di
eccellenza dell’offerta turistica e culturale della Provincia di Rimini, e non
solo”.
Clicca qui per andare alla pagina dedicata alla chiusura della campagna di scavo 2008
Promosso da: | Comune e Museo Civico Archeologico di Verucchio, Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna e Provincia di Rimini |
Sponsor tecnico: | RayTalk Wireless International |
Città: | Verucchio |
Provincia: | Rimini |
Regione: | Emilia-Romagna |
Informazioni: | Elena Rodriguez, Ufficio Cultura del Comune di Verucchio, e-mail Elena Rodriguez |
Telefono: | 0541.673905 |
Fax: | 0541.673266 |
Pro Loco Verucchio: | e-mail iat.verucchio@iper.net |
Direttore di scavo: | Patrizia von Eles, archeologa |