Il genio delle acque: dalla domus in riva al mare a Tamo
Nuovo allestimento con i mosaici rinvenuti negli scavi in Piazza Anita Garibaldi
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Dal 16 maggio 2014 esposti a Tamo i pavimenti musivi della dimora di epoca imperiale scoperta durante gli scavi in Piazza Anita Garibaldi a Ravenna

Allestimento dei mosaici di Piazza Anita GaribaldiTAMO. TUTTA L'AVVENTURA DEL MOSAICO
Complesso di San Nicolò
via Rondinelli 2 a Ravenna

Orari di visita:
DA MARZO A OTTOBRE tutti i giorni ore 10-18.30
DA NOVEMBRE A FEBBRAIO dal martedì al venerdì ore 10-17, sabato, domenica e festivi ore 10-18
GIUGNO-LUGLIO-AGOSTO tutti i giorni ore 10-14 con apertura ed eventi serali nel mese di Luglio

Si chiama Il genio delle acque il nuovo allestimento museale di RavennAntica che dal 16 maggio arricchisce la raccolta di mosaici antichi e moderni del centro TAMO nel Complesso di San Nicolò a Ravenna. Il titolo prende spunto dal più importante reperto esposto, la raffigurazione di un uomo con barba, simbolo di una divinità fluviale.
Il ritrovamento della divinità barbata e di altri mosaici, risalenti al I e II secolo d.C., avvenne casualmente, come accade per la maggior parte delle scoperte archeologiche. Come sempre in questi casi, Hera interruppe i lavori per consentire l'intervento degli archeologi della Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna e il corretto recupero dei reperti. Nel caso specifico di questi mosaici, Hera ha anche sostenuto tutte le spese dello scavo archeologico, del successivo distacco dei mosaici e del loro restauro, confermando la già attestata collaborazione con la Fondazione RavennAntica e la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna.
I reperti rinvenuti appartengono tutti a un settore di una residenza di epoca imperiale romana, con pavimenti a mosaico in bianco e nero, a motivi geometrici, appartenenti a 4 ambienti che si aprivano intorno a un’area cortilizia, pavimentata in mosaico bianco, al centro della quale si trovata anche un pozzo per attingere l’acqua di falda. L’uomo con la barba, la divinità barbata o genio delle acque -come è stato ribattezzato- è l’unico mosaico con motivi figurativi venuto in luce.
La domus di Piazza Anita Garibaldi sorgeva molto vicina alla linea di costa, ad alcune centinaia di metri dal mare, e rappresenta un’interessante conferma dello sviluppo urbano di Ravenna in epoca imperiale. Nel lungo periodo di pace e prosperità inaugurato da Augusto, la città comincia ad espandersi oltre il perimetro delle vecchie mura repubblicane, così nel corso del I e del II secondo secolo dopo Cristo molte domus e villae sorgono verso la campagna circostante e, ora lo sappiamo, anche verso il mare. I dati emersi dalle indagini archeologiche permettono quindi di aggiungere nuove informazioni alle conoscenze storiche sulla città e di avere una nuova percezione dell’aspetto urbano antico di Ravenna.

Pavimento a mosaico ambiente A  Pavimento a mosaico ambiente B
Pavimenti musivi dell'ambiente A (a sinistra) e B (a destra) in fase di scavo

Il ritrovamento arricchisce la conoscenza dello sviluppo di Ravenna in quei secoli cruciali e prima della più famosa fase bizantina. La raffigurazione della divinità fluviale, d’altra parte, conferma il forte legame simbolico di Ravenna con l’acqua, il mare, i fiumi, le aree lagunari e lacustri. Come sappiamo il mare lambiva la città ad est, le valli la circondavano sugli altri lati e dentro la città scorrevano alcuni corsi d’acqua. Niente di più logico quindi che la simbologia acquatica avesse un peso rilevante nelle decorazioni in ambito pubblico e privato, come nella domus scoperta a pochi passi dal mare.
Dal 16 maggio, dopo quasi due millenni e dopo essere passati dalle sapienti mani dei restauratori, i preziosi mosaici di Piazza Anita Garibaldi tornano a vivere in un originale allestimento a TAMO, dove accanto al genio delle acque trovano posto altri importanti lacerti, parte dell’area cortilizia con il pozzo e una suggestiva porzione della struttura muraria di epoca tardo-antica.

Gli scavi per la realizzazione della stazione ecologica di Piazza Anita Garibaldi a Ravenna risalgono all'estete 2011: tutte le fasi di recupero e restauro sono state finanziate da Hera

Responsabile scientifico degli scavi archeologici Chiara Guarnieri, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna

Responsabile Laboratorio di Restauro di RavennAntica Paola Perpignani, direzione scientifica dei restauri SBAER

Particolare del mosaico denominato Il genio delle acque

clicca qui per andare alla pagina degli scavi 2011 in Piazza Anita Garibaldi a Ravenna

per info: Tamo 0544.213371
www.tamoravenna.it  - www.ravennantica.it