Gli scavi archeologici in Piazza Anita Garibaldi a Ravenna
Trovati lacerti di pavimenti musivi di una domus di I-II secolo
Home - Scavi/Valorizzazione - Ravenna, Piazza Anita Garibaldi (aggiornamento 9 maggio 2013)
 

Nel corso dei lavori di scavo per la realizzazione delle Isole Ecologiche Interrate, effettuati nel 2011 dal Gruppo Hera spa in Piazza Anita Garibaldi, è venuto in luce un settore di una residenza di epoca imperiale romana con pavimenti a mosaico bianco e nero che si aprivano intorno ad un’area cortilizia.

I mosaici presentano diverse tipologie decorative e fanno riferimento a schemi diffusi in Italia settentrionale, schemi che trovano confronti con pavimentazioni scoperte in passato a Ravenna e nella vicina villa romana di Russi e si inquadrano cronologicamente intorno al II secolo. L’area di scavo ha restituito anche elementi strutturali relativi alla Tarda Antichità, da cui risulta che questo settore continuò ad essere frequentato anche quando l’abitazione era già in stato di abbandono. I dati emersi dalle indagini archeologiche permettono quindi di aggiungere nuove informazioni alle conoscenze storiche sulla città e di avere una nuova percezione dell’aspetto urbano antico di Ravenna.
Durante le fasi di scavo, come da indicazioni della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, il Gruppo Hera spa ha provveduto allo strappo dei mosaici e al finanziamento del loro restauro. I preziosi pavimenti sono ora nelle sapienti mani degli operatori del Laboratorio di restauro della Fondazione RavennAntica, presso il Museo di Classe; i restauratori stanno procedendo con le delicate fasi di lavoro che permettono la collocazione dei mosaici su nuovi supporti per la loro definitiva restituzione al grande pubblico.
Per raccontare al grande pubblico la scoperta archeologica e le fasi del restauro dei mosaici si propone “Restauro in diretta”, che da sabato 11 a domenica 19 maggio - dalle ore 15.30 alle ore 18.30, prevede dimostrazioni e interventi relativi ai lavori effettuati sui mosaici a cura di Paola Perpignani, responsabile del Laboratorio di restauro di RavennAntica, coadiuvata dagli studenti del Liceo Artistico Nervi-Severini di Ravenna. Tale iniziativa è promossa da RavennAntica in collaborazione con il Comune di Ravenna, il Gruppo Hera spa e la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna.

A conclusione della ricca settimana, sabato 18 maggio, alle ore 10.30 nella cavea di Tamo si terrà l’iniziativa pubblica “Dal rinvenimento alla musealizzazione. Conversazione sulle attività in corso”, che prevede una serie di approfondimenti, dal momento della scoperta dei mosaici fino alla loro esposizione. Interverranno Elsa Signorino, presidente di RavennAntica, Tiziano Mazzoni, Direttore Hera Area Territoriale Ravenna, Chiara Guarnieri, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, Giovanna Montevecchi, Consulente Archeologo, Michele Macchiarola, CNC-ISTEC Istituto di Scienza e Tecnologia Materiali Ceramici Faenza, Paola Perpignani, Responsabile Laboratorio di Restauro di RavennAntica, Paolo Bolzani, Progettista e direzione lavori Isola Ecologica Interrata Hera.
Nella primavera del 2014 i mosaici troveranno stabile collocazione all'interno di TAMO, il museo curato dal prof. Carlo Bertelli, dedicato alla storia e all'evoluzione dell'arte musiva nel tempo e nello spazio che ospita, all'interno della trecentesca chiesa di San Nicolò, reperti unici ed installazioni legate all'utilizzo delle moderne tecnologie.
E’ in corso di preparazione anche la pubblicazione scientifica dello scavo delle Isole Ecologiche Interrate, che ripercorrerà i diversi rinvenimenti archeologici nel quadro della topografia ravennate.


29 giugno 2012
Il ritrovamento risale a circa un anno fa, nel bel mezzo dei lavori di realizzazione di un'Isola Ecologica Interrata in Piazza Anita Garibaldi, in pieno centro storico a Ravenna, a metà strada tra il Battistero degli Ariani e la Basilica di Sant'Apollinare Nuovo. 
"Un'indagine archeologica -come l'ha definita il Soprintendente per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna, Filippo Maria Gambari-  che ha permesso di accrescere le informazioni su questo importante settore del tessuto cittadino di Ravenna, in epoca romana e nella tarda Antichità."
Particolare di uno dei pavimenti della domus di I-II secolo rinvenuti in Piazza Anita Garibaldi a RavennaLo scavo ha riportato alla luce resti murari di un edificio tardo antico e lacerti di pavimenti musivi pertinenti ad una domus di I-II secolo d.C.  I settori di cinque ambienti della domus, pavimentati a mosaico bianco e nero, si aprivano probabilmente intorno ad un'area cortilizia. I mosaici presentano diverse tipologie decorative e fanno riferimento a schemi diffusi in Italia settentrionale, che trovano confronto sia con pavimentazioni scoperte in passato a Ravenna e nella vicina villa romana di Russi.
Il settore in cui é stato effettuato lo scavo ha restituito anche elementi strutturali relativi alla tarda Antichità, da cui risulta che l'area continuò ad essere frequentata anche quando l'abitazione era già in stato di abbandono.
I dati emersi dalle indagini archeologiche permettono di aggiungere nuove informazioni alle conoscenze storiche sulla città e di avere una nuova percezione dell'aspetto urbano antico di Ravenna.
Dietro precise indicazioni della Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna, Hera aveva provveduto allo strappo dei mosaici (ricoverati presso i laboratori di restauro del Museo di Classe), procedendo poi nella realizzazione dell'IEI che è stata regolarmente inaugurata nel marzo 2012.

Il 29 giugno 2012 è stato firmato l'accordo per il restauro, l'esposizione e la valorizzazione dei reperti, che saranno realizzati grazie all'intervento di RavennAntica e a un investimento di 93mila euro da parte del Gruppo Hera.  Il documento è stato siglato da Filippo Maria Gambari, Soprintendente per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna, Fabrizio Matteucci, Sindaco del Comune di Ravenna,  Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente di Hera S.p.A., ed Elsa Signorino, Presidente Fondazione RavennAntica.
I mosaici e la struttura muraria saranno restaurati ed esposti entro la fine del 2013, a cura della Fondazione RavennAntica, nel complesso di San Nicolò presso l'esposizione permanente TAMO di Ravenna oppure nel Museo di Classe.
Il Gruppo Hera, che ha sostenuto integralmente le spese dello scavo archeologico, del distacco dei mosaici e delle murature e del loro trasporto ai laboratori di restauro, sosterrà un investimento di 93.000 per le spese di restauro e di allocazione dei reperti. L'investimento si tradurrà in un contributo di 23.250 euro l'anno, corrisposto a RavennAntica per 4 anni (a partire dal 2012).
La Fondazione RavennAntica sosterrà l'impegno progettuale, economico e organizzativo per la musealizzazione e valorizzazione dei mosaici e dei reperti, mentre la Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna attuerà la sorveglianza sui beni prevista per legge, assicurando la propria consulenza tecnica e scientifica.
Il Gruppo Hera sosterrà anche la redazione e la stampa di una pubblicazione, realizzata dalla Soprintendenza, che illustrerà le varie fasi del ritrovamento, restauro e conservazione dei mosaici, nonché la loro collocazione storica e temporale.


La firma dell'accordo. Da destra: Chiara Guarnieri (archeologa SBAER), Guido Guerrieri (Assessore Comune di Ravenna), Filippo Maria Gambari (Soprintendente SBAER), Fabrizio Matteucci (Sindaco di Ravenna), Elsa Signorino (Presidente Fondazione RavennAntica) e Tomaso Tommasi di Vignano (Presidente di Hera S.p.A.)

L'Isola Ecologica Interrata di Piazza Anita Garibaldi è la seconda realizzata a Ravenna, dopo quella di Piazza Andrea Costa che ha restituito anch’essa evidenze archeologiche di qualche rilievo. Il progetto complessivo, che sarà realizzato valutando l'efficienza di queste prime due IEI, prevede altre tre isole ecologiche, in piazza Kennedy, Piazza Garibaldi e Largo Firenze. Se si inizierà a scavare anche in queste altre tre piazze non sono da escludersi ulteriori sorprese archeologiche, un'ipotesi che non spaventa Hera S.p.A. che ha espresso, tramite il proprio Presidente Tomaso Tommasi di Vignano, compiacimento per aver  "potuto fornire un contributo significativo al recupero e alla valorizzazione di reperti così importanti per la storia di Ravenna. Essere un'azienda di servizio pubblico radicata nel territorio trova concretezza anche in interventi di questo tipo, che testimoniano la volontà di migliorare la qualità della vita delle comunità non solo attraverso la gestione di servizi, ma anche grazie alla valorizzazione del patrimonio e dell'offerta culturale".

Grazie ai lavori per l'isola interrata in piazza Anita Garibaldi sono stati trovati splendidi reperti che con ogni probabilità non sarebbero mai venuti alla luce. L'esposizione dei mosaici, dopo il restauro, nel Museo di Classe o nella mostra permanente TAMO nel complesso di San Nicolò, li renderà fruibili ai cittadini e ai turisti impreziosendo l'offerta culturale e artistica della città di Ravenna.


9 maggio 2013
Restauro in Diretta: da sabato 11 a domenica 19 maggio, a Tamo, verranno illustrati i restauri dell’ultimo cruciale ritrovamento ravennate di epoca imperiale romana

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