Ravenna, 1 marzo 2009
Dovendo realizzare un'isola ecologica interrata in Piazza Andrea Costa,
in pieno centro storico di Ravenna, l'amministrazione comunale e Hera
Ravenna srl hanno commissionato una serie di indagini preventive, tese
ad individuare eventuali evidenze archeologiche.
Sono state interessate, per competenza, la Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna (funzionario responsabile dott.ssa
Maria Grazia Maioli) e la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per
il Paesaggio per le province di Ravenna, Ferrara, Forlì-Cesena e Rimini
(responsabile arch. Emilio Roberto Agostinelli).
Il progetto è coordinato dall' Arch. Paolo Bolzani, con la consulenza
archeologica della Dott.sa Giovanna Montevecchi. Lo scavo archeologico è
condotto sul campo dalla ditta La
Fenice Archeologia e Restauro srl Bologna
I lavori sono iniziati con l'asportazione del selciato attuale della
piazza. Il graduale abbassamento dello scavo ha intercettato, già nel
primo metro dal piano di calpestio attuale, diverse strutture murarie.
Queste murature sono probabilmente riferibili a quattro diversi
interventi costruttivi che vi illustriamo a partire dalle fasi più
antiche, fino alle più recenti.
Fase
1 (in rosso nella planimetria)
Appartengono a questa fase due muri paralleli, con andamento Nord-Sud e
larghezza di 40 cm, realizzati in mattoni frammentari con modulo di
14x26 cm. Sono collocati rispettivamente nella parte centrale dello
scavo e nell'angolo occidentale. E' stato individuato anche un lacerto
pavimentale realizzato in mattoni integri posti in orizzontale, che
lastricava l'ambiente compreso fra le due murature.
A puro titolo ipotetico tali strutture potrebbero essere identificabili
con le pertinenze della Vecchia Pescheria rifatta nel 1717.
Fase 2 (in arancione scuro
nella planimetria)
Le fondazioni murarie individuate nell'area orientale dello scavo
vennero edificate in appoggio al muro relativo alla Fase 1,
perpendicolare ad esso. Si può leggere questo intervento come
finalizzato al frazionamento dello spazio interno alle Pescherie.
Rimangono tracce di pavimenti in laterizi forse connessi agli spazi
venutisi a creare.
Fase 3 (in arancione chiaro
nella planimetria)
Alcuni pilastrini furono addossati alle murature della Fase 1, sul lato
Est. Queste strutture di modesta consistenza potevano costituire un
rinforzo esterno per un porticato. Contestualmente fu realizzato un
muro, con una fondazione larga circa 60 cm, fra le due murature della
Fase 1, anche in questo caso con lo scopo di restringere gli ambienti o
di rinforzare i precedenti muri.
Fase 4 (in giallo nella
planimetria)
La muratura rinvenuta al limite occidentale dello scavo, con andamento
Nord-Ovest Sud-Est e larghezza di 130 cm circa, è connessa ad una
possente struttura - probabilmente una cloaca - che ha una direziona
Ovest-Est. Entrambe le costruzioni insistono sotto l'attuale piano
pavimentale e il marciapiede della piazza. Queste edificazioni
potrebbero essere verosimilmente attinenti alla Nuova Pescheria
edificata nel 1894 da Vignuzzi ed in particolare il muro ad andamento
curvilineo è da identificarsi con l'esedra antistante l'edificio. La
cloaca è caratterizzata da un volto con tre file di corsi in laterizio
sovrapposti. Due condotti fognali laterali, realizzati in momenti
diversi, convogliavano le acque all'interno della struttura idraulica.
ATTIVITÀ' DEL CANTIERE
In attuazione all'autorizzazione delle Soprintendenze competenti, e con
loro supervisione, i reperti murari verranno censiti, catalogati e
quindi rimossi per il proseguo dei lavori in appalto.
Ravenna, 5 giugno 2009
clicca qui per leggere il pdf con
l'aggiornamento del giugno 2009 (Acrobat Reader)