Veleia
Festival del teatro antico 2010
L'importante kermesse teatrale nella splendida cornice di Veleia propone anche
quest'anno, come tradizione, firme illustri: Iaia Forte, Lella Costa, Tommaso
Ragno e Giorgio Albertazzi
tutte le informazioni su
www.veleiateatro.com
Portare il teatro nei luoghi della Storia, utilizzando la suggestione della scenografia naturale nell'assoluto rispetto dei siti archeologici e dei loro
monumenti. Con questo spirito assistiamo anche quest'estate al matrimonio tra
archeologia e teatro. Quattro rappresentazioni classiche e non, quattro occasioni da non
perdere nella cornice del foro del municipium
romano di Veleia, lo stesso luogo dove si svolgevano anche duemila anni fa. Nel riproporre
l'antica consuetudine nella piazza che Lucio Lucilio Prisco, uno dei due massimi
magistrati locali, pavimentò con lastre d'arenaria ai tempi d'Augusto, tra
monumenti onorari e resti di vetuste architetture, noi vogliamo che la città non
sia solo un suggestivo fondale, ma si animi e riviva per quel miracolo che ogni
genere drammatico ha da sempre il potere dì compiere.
Continuando una tradizione ormai consolidata, torna a Veleia il teatro che consente di rivivere l'antica consuetudine degli spettacoli
pubblici. Cittadini e attori sono immersi in uno scenario fuori dal tempo dove
la bellezza della natura si sposa con il fascino dell'antica città romana. Tutti
gli spettacoli si svolgono nel foro di Veleia, in località Rustigazzo di
Lugagnano Val d'Arda (PC), con inizio alle ore 21.30
Venerdì 25 giugno 2010, ore 21.30
Lella Costa in
"Ragazze nelle lande scoperchiate del fuori"
Una strepitosa Lella Costa apre il festival con il suo ultimo, irresistibile monologo comico, raccontandoci in modo originalissimo il mito di Orfeo ed Euridice a partire dalle riscritture di autori come Rilke, Cvetaeva e soprattutto Calvino che ci consegna una Euridice "altra" ostinata a voler abbandonare la sicurezza di una casa per avventurarsi ne "le lande desolate del fuori". «Vorrei provare a raccontare questo partire e mettersi in gioco, "l'arme e gli amori", l'autoironia, il magonismo terminale, la sorellanza di Euridice e le altre, sicuramente non tutte ma molte - le "ragazze senza pari" che abitano, e animano, la nostra vita e la nostra memoria. E che, compatibilmente con il mondo, riescono ad essere straordinariamente creative, e irresistibilmente simpatiche».
Venerdì 2 luglio 2010, ore 21.30
Iaia Forte e Tommaso Ragno in
"Enea e Didone"
L'antico foro di Veleia ospita una serata magica all'insegna dell'amore al tempo dei latini. Tra i baci e gli stupri, le relazioni dovute e quelle proibite, il sesso a pagamento e i riti matrimoniali e di fecondità, Eva Cantarella accompagnerà gli spettatori alla scoperta dell'amore e della sessualità a Roma, introducendo una delle più intense storie d'amore dell'età romana: quella tra Enea e Didone. L'innamoramento fatale tra l'eroe troiano e la bellissima e infelice regina di Cartagine sarà riportato in vita, tra parole e musica, da Iaia Forte e Tommaso Ragno, meravigliosi interpreti di una lingua poetica ed evocativa che appartiene ancora profondamente a quel paese che "i Greci chiamano Esperia, che gli eroi Enotri abitarono e che i suoi discendenti hanno chiamata Italia", terra della bellezza e del mito (Introduce la serata Eva Cantarella con la presentazione del libro "Dammi mille baci. Veri uomini e vere donne nell'antica Roma").
Venerdì
9 luglio 2010, ore 21.30
Giorgio Albertazzi in
"Non ancora e non più"
Ispirato a "La morte di Virgilio" di Broch"
I versi di uno dei testi più belli della tradizione occidentale, uno dei simboli della nostra cultura: l'Eneide di Virgilio. Cantati da Giorgio Albertazzi - voce che dà i panni ai più grandi poeti. Dopo l'Imperatore Adriano, Albertazzi torna nella suggestiva Veleia dedicando il suo reading ad Enea e lo fa nella disperazione stessa dell'autore, Virgilio, che, in punto di morte, si rifiuta di lasciare al mondo il suo più grande capolavoro. La straordinaria intuizione di Broch è quella di cogliere Virgilio in un estremo dialogo con il potere: l'Imperatore Augusto, che insiste perché il poeta consegni l'opera, costringendo entrambi ad un'intensa riflessione su come ogni passaggio d'epoca sia contemporaneamente inizio e fine. E, forse, anche questi nostri anni lo sono, sospesi fra un non più e un non ancora.
Venerdì 16 luglio 2010, ore 21.30
Compagna teatro dell'Argine in
"I cavalieri - Aristofane cabaret"
Mario Perrotta, indimenticato affabulatore nei pluripremiati Italiani Cincali
e La Turnata, propone in anteprima nazionale a Veleia il suo ultimo lavoro
tratto da Aristofane, portando in scena l'aspetto onirico e l'osceno, il
surreale e il triviale del primo grande autore comico dell'antichità.
L'occidente dei nostri giorni somiglia molto alla Grecia dipinta da Aristofane
nelle commedie arrivate sino a noi.
Un malessere diffuso che dilaga a tutti i livelli sociali e si scaglia contro
chiunque: magistrati, politici, guerrafondai, filosofi, avvocati, gente del
popolo con la testa china al potere, e si trasforma -nelle splendide utopie
dell'autore- in un desiderio di evasione, di fuga verticale verso un mondo
altro, dove la pace e la concordia regnino sovrane.
Dopo-teatro enogastronomico
Al termine di ogni spettacolo, buffet con degustazione di vini della Val
Chiavenna e salumi gentilmente offerti dal Salumificio La Rocca di Castell’Arquato
I servizi di prenotazione e
prevendita sono attivi dal 10 giugno 2010
Prevendita biglietti
Presso lo sportello di Cariparma
via Poggiali 18 - Piacenza -
da lunedì a venerdì
dalle 8.25 alle 13.30 e dalle 14.45 alle 16.00
Info e Prenotazioni
Associazione Cavaliere Azzurro -
Tel. 0523 76.92.92 331. 95 59 753 -
info@veleiateatro.com -
www.veleiateatro.com
Ufficio urp Comune di Lugagnano
0523 891232/ 891208
Costo biglietti
1° fila 20 euro; 2° fila 15 euro; tutte le altre file 8 euro
Riduzione 20% per under 18 e over 65
A Veleia gli spettacoli si rappresentavano nel foro. Uno spaccato della vita pubblica veleiate è offerto dalla stele del Venator: in marmo lunense, con iscrizione dedicatoria sul retro e figura di gladiatore che affronta le fiere sul davanti, il monumento ricorda gli spettacoli gladiatori che si tenevano a Veleia in età imperiale. In mancanza di un edificio idoneo (il cosiddetto “anfiteatro” è frutto di una ricostruzione interpretativa moderna) i giochi si tenevano forse nel foro stesso, luogo in cui la stele fu rinvenuta nel 1760.
L(ucio)
Sulpicio L(ucii) filio Gal(eria) Nepoti Flam(ini) divi Hadriani Augustae Iudic(i) ex (quinque) dec(uriis) (duo)vir(o) Aug(ustae) (duo)viro Plac(entiae) Euthales lib(ertus) Patrono r(ei) p(ublicae) D(ecurionum) d(ecreto) A Lucio Sulpicio |
Oggetto
della dedica, rivolta a un eminente personaggio locale, Lucio Sulpicio
Nepote, da un suo liberto gladiatore, Euthales, è il monumento stesso su
cui la figura del venator, rappresentato sul podio armato di asta da
caccia (venabulum) e frusta (flagellum), allude agli spettacoli di
caccia alle fiere (venationes), cui partecipò e che, col permesso del
senato locale, organizzò lo stesso Euthales. |
Un esempio della decorazione musiva che ornava i pavimenti degli edifici, non solo pubblici, ma anche privati, è il mosaico policromo con maschera teatrale, proveniente dall’estremo quartiere abitativo occidentale. Del pavimento musivo in opus signinum (cocciopesto), di età augustea, rimane soltanto l’emblema (la parte centrale) che presenta, all’interno di una cornice geometrica articolata su più fasce, una maschera femminile, motivo con valenze apotropaiche comune tra i mosaici di età romana.
Promosso da: |
Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Piacenza, Comune di Lugagnano Val D'Arda |
Città: | Lugagnano Val D'Arda |
Luogo: | Foro della città romana di Veleia |
Indirizzo: | località Rustigazzo |
Provincia: | Piacenza |
Regione: | Emilia-Romagna |
Editing di Carla Conti