LA MEMORIA MINACCIATA
Storie di archeologia dalle zone di guerra
ciclo di incontri
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Museo del Territorio e Istituzione Riccione per la Cultura, con il patrocinio del FAI, Università di Bologna e Unindustria Giovani Rimini e la collaborazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna

 La Memoria Minacciata
Storie di archeologia dalle zone di guerra

Tutti gli incontri, salvo quello del 13 febbraio che si tiene al Palazzo del Turismo in Piazzale Ceccarini n. 11, si svolgono nel Museo del Territorio di Riccione, presso il Centro della Pesa, in via Lazio n. 10 a Riccione (RN)

Info: 0541 693534 museo@comune.riccione.rn.it

Locandina di "La memoria minacciata"Sono tante le aree archeologiche di notevole interesse scientifico e turistico tuttora minacciate da eserciti in guerra: basti pensare all’Iraq o alla Siria dove, oltre alle devastazioni conseguenti agli scontri armati, si sta alimentando un mercato di reperti archeologici che non ha risparmiato nemmeno uno dei siti più conosciuti al mondo come Palmira.
Il ciclo di conferenze organizzate dal Museo del Territorio dell’Istituzione Riccione per la Cultura, in collaborazione con Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna e con il patrocinio del FAI, Università di Bologna e Unindustria Giovani Rimini, è rivolto alla scoperta di esperienze archeologiche in zone di guerra.
La rassegna si apre il 6 febbraio con Nicolò Marchetti, studioso del Vicino Oriente Antico, direttore di scavi nel sito turco di Karkemish al confine con l’area siriana controllata dall’Isis ed esperto conoscitore dei danni arrecati al patrimonio storico-archeologico dal conflitto siriano, per proseguire il 13 febbraio con Alberto Angela.
Il 20 febbraio sarà la volta di Enrico Cirelli, vincitore del premio Ottone d’Assia. Delle sue innumerevoli esperienze di scavo in Nord Africa, Medio e Vicino Oriente Cirelli esaminerà la sua personale attività di ricerca in Libia a Leptis Magna con riferimento alla storia delle missioni archeologiche italiane durante le imprese coloniali in Africa.
Si prosegue il 27 febbraio con Giuseppe Lepore e la storia delle spedizioni archeologiche in Albania, un rapporto complesso di natura economica e politica in cui l’archeologia ha sempre giocato un ruolo articolato. Conclude la rassegna il 6 marzo Enrico Giorgi, esperto di topografia antica, che affronterà il tema delle trasformazioni causate al paesaggio dai conflitti del passato nelle regioni che si affacciano sulla sponda orientale dell’Adriatico.
Gli studenti delle scuole elementari avranno poi modo di assistere il 13 febbraio a una lezione speciale: il noto divulgatore scientifico Alberto Angela farà loro rivivere gli ultimi giorni di Pompei prima dell’eruzione del Vesuvio.

Per informazioni:
Musei comunali Tel. 0541 693534 – 600113 -  museo@riccioneperlacultura.it
Istituzione Riccione per la cultura Tel. 0541608321 - 608238 – 608369  -  cultura@comune.riccione.rn.it

www.comune.riccione.rn.it/museicomunali
www.riccioneperlacultura.it

Venerdì 6 febbraio ore 21.00
Centro della Pesa
Nicolò Marchetti
Catastrofe! Il saccheggio del patrimonio archeologico del Vicino Oriente durante le crisi politiche degli ultimi quarant’anni

Venerdì 13 febbraio ore 21.00
Palazzo del Turismo
Alberto Angela
Guerra al degrado. Un caso italiano: presentazione del libro “I tre giorni di Pompei”

Alberto Angela è il protagonista della seconda conferenza che si tiene eccezionalmente al Palazzo del Turismo in Piazzale Ceccarini n. 11.
Il celebre divulgatore scientifico, nonché paleontologo, naturalista e scrittore che nel 2002 fu rapito, picchiato e rapinato mentre era con la sua troupe nel deserto del Niger, racconterà come in presa diretta gli ultimi tre giorni di Pompei, quelli che ne segnarono il destino.
Il 24 ottobre del 79 d.C. a Pompei, dal vicino Vesuvio, si sprigiona una quantità di energia pari a cinquantamila bombe atomiche e, in meno di 20 ore, sotto un diluvio ustionante di ceneri e gas, la città è soffocata da sei metri di pomici mentre la vicina Ercolano viene sepolta sotto 20 metri di fanghi compatti. Dopo molti anni passati a studiare la zona vesuviana, con il supporto di archeologi e vulcanologi, Alberto Angela ricostruisce le ultime ore degli uomini e delle donne che abitarono quei luoghi e, per farci rivivere le atmosfere di quei momenti, individua alcuni personaggi storicamente esistiti – la ricca matrona Rectina, un cinico banchiere, un politico ambizioso… – e li segue passo dopo passo, in un percorso che si può fare ancora oggi, per strade, campagne, case o locali pubblici. Un viaggio emozionante nel mondo antico, il reportage di una tragedia, tra le più grandi dell’antichità.
Prima della conferenza, alle ore 20, Angela incontrerà i ragazzi delle V elementari di Riccione ed i loro insegnanti.

Venerdì 20 febbraio ore 21.00
Centro della Pesa
Enrico Cirelli
Tripoli bel suol d’amore. Le imprese coloniali italiane in Libia nell’epica del ritorno

Venerdì 27 febbraio ore 21.00
Centro della Pesa
Giuseppe Lepore
Le missioni archeologiche italiane in Albania

Venerdì 6 marzo ore 21.00
Centro della Pesa
Enrico Giorgi
Archeologia, Guerra e Pace: Uno sguardo adriatico

Durante gli appuntamenti al Centro della Pesa è disponibile Archeobimbi, laboratori di archeologia per bambini dai 6 ai 12 anni (su prenotazione)

Speciale scuole Venerdì 13 febbraio ore 20.00
Alberto Angela incontra le classi V della scuola primaria di Riccione (su prenotazione)


Nicolò Marchetti
Insegna Archeologia e storia dell'arte del Vicino Oriente antico presso l'Alma Mater Studiorum - Università di Bologna. Insegna Archeologia orientale presso la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell'Università di Bologna.
Dal 2003 al 2008 ha diretto la Missione Archeologica Italo-Turca a Tilmen Höyük in Turchia del Dipartimento di Archeologia dell'Università di Bologna e ha coordinato il progetto integrato di parco archeologico e ambientale sul sito, inaugurato ufficialmente il 24 ottobre 2007.
Dal 2009 al 2010 ha diretto la Missione Archeologica Italo-Turca a Tasli Geçit Höyük in Turchia del Dipartimento di Archeologia dell'Università di Bologna e ha coordinato il progetto di parco archeologico sul sito, inaugurato ufficialmente il 12 ottobre 2010.
Dal 2011 dirige la Missione Archeologica Italo-Turca a Karkemish in Turchia delle Università di Bologna, Gaziantep e Istanbul e coordina il progetto di parco archeologico sul sito.
È stato membro del Comitato Scientifico della Mostra «Ebla. Alle origini della civiltà urbana», tenutasi a Roma e Trieste dal marzo 1995 al gennaio 1996.
Dal 1990 al 1997 è stato membro della Missione Archeologica Italiana in Siria partecipando alle annuali campagne di scavo dell'Università Sapienza di Roma a Tell Mardikh, antica Ebla, sotto la direzione del Prof. Paolo Matthiae, con la responsabilità del cantiere di scavo P Sud.
Dal 1997 al 2000 è stato codirettore, insieme a L. Nigro e H. Taha, con il coordinamento del Prof. Paolo Matthiae, degli scavi dell'Università di Roma «La Sapienza» e del Dipartimento delle Antichità di Palestina a Tell es-Sultan, antica Gerico.

Alberto Angela
Figlio del noto divulgatore scientifico Piero Angela nasce a Parigi nel 1962. Dopo essersi diplomato in Francia, si iscrive al corso di Scienze Naturali all'Università La Sapienza di Roma dove si laurea con 110 e lode. Frequenta diversi corsi di specializzazione negli USA (Harvard, Columbia University, UCLA) approfondendo le discipline della paleontologia e della paleoantropologia.
Per oltre 10 anni, ha svolto attività di scavo e di ricerca sul campo partecipando a spedizioni internazionali alla ricerca dei resti fossili di antenati dell’uomo (paleoantropologia) nella Repubblica Democratica del Congo (Ishango) nel 1983 e nel 1984; in Tanzania nei celebri siti di Olduvai e Laetoli nel 1986, 1987 e 1988; nel Sultanato dell’Oman nel 1989, in Etiopia (valle dell’Awash) e in Mongolia, alla ricerca anche di resti di dinosauri e di mammiferi primitivi, nel 1991.
Nel 1986 ha partecipato alla spedizione e allo scavo nella Gola di Olduvai, che hanno portato alla scoperta dei resti fossili di un ominide vissuto 1,8 milioni di anni fa. Nel 1991, in Etiopia, durante una spedizione internazionale alla ricerca di fossili di uomini preistorici, la colonna di fuoristrada di ricercatori nella quale si trovava, alla guida di un mezzo, è caduta in un’imboscata tesa da tribù bellicose con sparatoria dalla quale è uscito illeso.
Alla propria attività di studioso ha fatto seguito la professione per la quale è più noto, quella di divulgatore scientifico, in particolare attraverso la televisione. Ha realizzato in questo settore riprese e servizi in tutti i continenti, su siti archeologici e paleontologici.
Il suo esordio nel mondo della tv italiana è legato all’emittente Telemontecarlo che ripropone un suo format, Albatros, scritto per la televisione svizzera. Ha poi ideato e scritto assieme al padre Il pianeta dei dinosauri, trasmesso da Rai 1 nel 1993, per il quale ha realizzato tutti gli interventi sui siti paleontologici più importanti di vari continenti. È stato uno degli autori dei programmi: Superquark, Quark Speciale, e Viaggio nel cosmo per Rai 1.
Autore e conduttore del programma Passaggio a Nord Ovest, su Rai 1, ora conduce il programma
Ulisse - Il piacere della scoperta, in onda dal 2000 su Rai 3, la cui prima edizione ha vinto il Premio Flaiano per la televisione.
Nel 2002, mentre si trovava nel deserto del Sahara ai confini tra l’Algeria e il Niger, per realizzare una puntata di Ulisse, è stato vittima di un sequestro, assieme alla troupe, da parte di ribelli.
Autore dei seguenti libri: Viaggio nella Cappella Sistina, Musei (e mostre) a misura d'uomo. Come comunicare attraverso gli oggetti, La straordinaria storia dell'uomo, La straordinaria storia della vita sulla Terra, Il Pianeta dei Dinosauri, Dentro al Mediterraneo, La straordinaria storia di una vita che nasce. Nove mesi nel ventre materno, Viaggio nel Cosmo, Mostri marini.
Negli ultimi anni la sua attività di scrittore si è focalizzata sull’età romana (Una giornata nell’Antica Roma. Vita quotidiana, segreti e curiosità, Impero, Amore e sesso nell’antica Roma) come nel caso de I tre giorni di Pompei uscito il 26/11/2014 e definito dallo stesso autore come: “Il libro che ho sempre voluto scrivere”. L’amore di Angela per il sito archeologico di Pompei l’ha spinto a destinare parte dei proventi della vendita del libro al restauro dell’affresco ‘Adone ferito’ che dà il nome ad una delle case di Pompei.

Enrico Cirelli
Laureato in Archeologia Medievale presso la Facoltà di Lettere dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza".
Dottore di ricerca in Archeologia Medievale (XVII ciclo), presso l'Università di Siena, con una tesi dal titolo: Archeologia urbana a Ravenna. Progetto per la realizzazione di un GIS relativo alle evidenze archeologiche di età antica e medievale, con il prof. R. Francovich, tut. il prof. A. Augenti.
Vincitore del Premio Ottone D'Assia 2006, per la migliore opera giovanile in Archeologia Medievale, con una monografia dal titolo: “Ravenna:archeologia di una città”, edito da All'insegna del Giglio:Firenze (2008).
Ha preso parte al progetto di ricerca: "Castelli medievali e neomedievali in Emilia Romagna" del Dipartimento di Paleografia e Medievistica dell'Università degli Studi di Bologna, per l'elaborazione dei dati relativi alle testimonianze archeologiche dell'area ravennate (dal 2001).
Ha preso parte, con un incarico della University of Pennsylvania, (School of Arts and Sciences, Philadelphia), allo studio e alla pubblicazione dei materiali ceramici di età medievale e moderna provenienti da Jerba, nell'ambito del Jerba Survey Project (dal 1997).
Altri progetti di ricerca internazionali e nazionali:
- 2012-2015 - Programma di ricerca internazionale: Parcours et échanges en Méditerranée, in collaborazione con École Française de Rome, Casa de Velázquez, LAMOP – UMR 8589 e Università di Venezia. Nel corso del primo Convegno che si è tenuto a Roma, tra il 25 e il 26 ottobre 2013, dal titolo “Le marché des matières premières. Les lieux des échanges er du stockage”, ha presentato una relazione dal titolo Il mercato di macine in calcare e gesso nell'Appennino tosco-romagnolo nel Medioevo.
- 2013-2014 – Coordinatore del Progetto ‘Economia e Territorio nell'Adriatico centrale tra tarda Antichità e alto Medioevo (IV-VIII sec), in collaborazione con Enrico Giorgi e Giuseppe Lepore (Università di Bologna), Centro di Studi per l'Adriatico, Fondazione Flaminia.
- 2012-2013 – Ha coordinato il progetto ‘Le forme della crisi Produzioni ceramiche e commerci nell'Italia centrale tra romani e longobardi (III-metà VIII sec.), in collaborazione con British School at Rome e Università di Perugia, con patrocinio CISAM e SAMI.
- Dal 2009 partecipa al progetto “Port Networks In The Roman Mediterranean (Pnrm)”, coordinato dal prof. S. Keay, University of Southampton.-Dal 2005 si occupa della redazione del Corpus delle chiese altomedievali delle città di Ravenna e Classe, per incarico del prof. G.P. Brogiolo.
- Nel 2008-2009 ha diretto il progetto di ricerche ‘Archeologia in Valconca', nel sito della Piana di San Pietro in Cotto (Gemmano-RN).
- Dal 2007 a oggi dirige le ricerche archeologiche nel castello di Rontana (Brisighella-Ra), ancora in corso di svolgimento, con un progetto di scavo, studio degli alzati e ricognizione di superficie, insieme al prof. Andrea Augenti.Nel 2006 ha collaborato alla direzione e alla realizzazione del “Progetto Classe: archeologia di una città abbandonata”, sovvenzionato dalla Commissione Europea (Cultura 2000), incentrato sullo scavo e lo studio della Basilica di S. Severo a Classe (Ravenna).
- Nel 2006 ha svolto il ruolo di consulenza archeologica per il progetto INTERREG IIIA Transfrontaliero Adriatico: “B.A.R.C.A. nell'AdriasKolpos, Beni Antichi, Restauro e Conservazione nei siti Adriatici e valorizzazione della sua antica identità”, e per progetti su Turismo Culturale coordinati dalla Provincia di Ravenna e dalla Fondazione Parco archeologico di Classe.
Partecipazione a scavi e attività archeologiche all'estero
- Scavo dello Château de Saint Aubin du Cûrmier, sotto la direzione del Prof. Jerome Cucarull, titolare della cattedra di Storia Medievale presso l'Università di Rennes, nel mese di Agosto del 1993.
- Missione Archeologica dell'Università di Cassino in Sudan, nel cimitero di El-Arab, alle pendici meridionali del Jebel Barkal, diretta dalla Prof.ssa Irene Liverani Vincentelli, titolare della cattedra di Egittologia nella stessa Università (Dicembre 1995 e Gennaio 1996).
- Survey del territorio di Silin, in Tripolitania, nell'ambito della Missione archeologica italiana in Libia (1995-1996).
Survey nel corso del Uadi Taraghlat nel territorio di Leptis Magna, occupandosi delle strutture insediative e delle dinamiche del popolamento in età islamica, nell'ambito della Missione archeologica italiana in Libia, coordinata dalla Prof.ssa Luisa Musso (1997-2000).

Giuseppe Lepore
Dottorato di Ricerca in ARCHEOLOGIA (ARCHEOLOGIA TARDOANTICA E MEDIOEVALE) presso l'Università degli Studi di Bologna.
Ricercatore in Archeologia e Storia dell'Arte greca e romana (L. ANT/07) (dal 2002) presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell'Università di Bologna (sede di Ravenna) Dal 2011 è Socio Corrispondente dell'Accademia Marchigiana di Scienze, Lettere e Arte (Istituto Culturale Europeo) di Ancona.
I principali campi di ricerca sono i seguenti: studio dei risultati degli scavi di Suasa, con particolare riferimento alle problematiche connesse con gli intonaci dipinti (aspetti della tecnologia antica, metodologia di recupero e ricomposizione grafica, restauro e problemi espositivi, iscrizioni graffite etc.); nell'ambito di questa attività di ricerca riceve nel dicembre 1999 un finanziamento da parte dell'Università degli Studi di Bologna all'interno della promozione di attività di ricerca innovative (“Progetto Giovani Ricercatori”, fondi ministeriali e.f. 1998). Il progetto di ricerca è incentrato sui metodi di recupero e sullo studio degli intonaci dipinti; studio del territorio della valle del Cesano (tra le province di Pesaro e Ancona), entro cui è compresa la città romana di Suasa.
Tale ricerca intende completare l'analisi delle fasi tardo romane e alto medievali di quest'area, già ampiamente indagata, per l'età romana, dal Dipartimento di Archeologia dell'Università di Bologna. Questo studio, poi, è confluito in una indagine archeologica, condotta dallo scrivente, nel sito della chiesa della Madonna del Piano (anticamente S. Maria in Portuno) a Corinaldo (AN); al momento sono state effettuate 8 campagne di scavo (2001-2008)
studio delle fasi romane e tardo antiche nel sito del cd. “Palazzo di Teodorico” presso Galeata (FC);
progetto di studio delle necropoli e dell'assetto urbanistico dell'acropoli della città greco-romana di Phoinike(Albania);
studio e pubblicazione della decorazione pittorica dell'Augusteum di Narona (Croazia) e delle pitture del sito tardo antico di Bare (Croazia), nell'ambito di un progetto internazionale di lavoro, in collaborazione col Museo di Spalato. Sempre in Croazia, a partire dal 2005, è stato avviato il “Burnum Project” in collaborazione con l'Università di Zara e col Museo Archeologico di Drns, con l'intento di applicare ad un sito romano (castrum romano di Burnum) indagini archeologiche non intrusive.
partecipazione (dall'ottobre 2001) alla Missione congiunta tra le Università di Bologna e di Lecce al progetto di ricerca, studio e rilievo del sito ellenistico romano di Soknopaiounesos(Fayyum, Egitto).
coordinamento del progetto pluriennale "Archeologia Urbana di Senigallia": il progetto, firmato nel 2010, ha una durata di 9 anni rinnovabili e prevede una Convenzione tra il Comune di Senigallia, la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche e il Dipartimento di Archeologia dell'Università di Bologna. Tutte le attività di ricerca si basano, oltre che sulle tradizionali modalità di ricerca archeologica (indagini d'archivio, ricognizioni nelle cantine, aggiornamento della Carta Archeologica e della carta del Potenziale), anche sull'applicazione sistematica delle indagini geofisiche non intrusive, grazie all'apporto del Laboratorio di Geofisica del Dipartimento di Archeologia dell'Università di Bologna.

Enrico Giorgi
Docente di Metodologia della ricerca archeologica nel Corso di Laurea Magistrale della Scuola di Lettere e Beni Culturali dell’Università di Bologna [a.a. 2014-2015]
▪Responsabile e delle attività di ricerca e didattica del Laboratorio di Topografia del DiSCi, Università di Bologna, che comprende i settori della geognostica, remote sensing, PGS, Total Station, Fotogrammetria, Laser Scanner [2005-oggi]
▪Respons. del Nucleo Topografia/ Archeologia Preventiva (NAP) del DiSCi che offre anche prestazioni professionali [2010-oggi]
▪Docente del Laboratorio di Topografia (Rilievo) della Scuola di Lettere e Beni Culturali dell’Università di Bologna [2005-oggi]
▪Docente di Topografia nel Programma Erasmus IP Summer School Preventive Archaeology. Evaluating sites and landscapes [edizioni 2013-2014].
▪Coordinatore e Docente della International Summer School di diagnostica per l’archeologia In profondità senza scavare del Dipartimento di Archeologia (ora DiSCi) dell’Università di Bologna [2007-2009)]
Direzione di progetti di ricerca del DiSCi
▪Coordinatore del Progetto di Archeologia del Paesaggio nella Val d’Agri in Basilicata [2013-oggi]
▪Coordinatore del Progetto Archeologia Urbana ad Asculum (AP) (geognostica, GPS, laser scanning, total station, fotogrammetria) in accordo con la Soprintendenza per i Beni Archeologici per le Marche - MiBAC) [2012-oggi]
▪Direttore della Missione Archeologica dell’Università di Bologna (cofin. MAE in accordo con L’Università di Roma Sapienza) a Bakchias (Egitto) [2010-oggi].
▪Condirettore dello Scavo Archeologico del municipium di Suasa (AN) in concessione dal 1987 da parte del MiBAC [2008-oggi]
▪Coordinatore del Progetto di Archeologia del Paesaggio sulle del Valli del Cesano e del Misa nelle Marche [2008-oggi]
▪Coordinatore del Burnum Project (geognostica, remote sensing, geomatica, diagnostica per il restauro) e Condirettore della Missione Archeologica dell’Università di Bologna (cofin. MAE dal 2012) nel castrumdi Burnum (Croazia), in accordo con l’Università di Zara, il Museo di Drnis e il Parco della Krka e in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, l’Università di Modena e Reggio Emilia e molti altri partener di ricerca internazionali [2005-oggi]
▪Direttore del Progetto Acquaviva nella Storia di analisi del complesso della Fortezza e del Borgo medievale di Acquaviva Picena (AP) e di indagine stratigrafica in convenzione con il MiBAC (AN) [2004-oggi]
Laureando (1988-1997), specialista (1997-2000) e dottore di ricerca (2000-2003) in archeologia del DiSCi
Altri progetti di ricerca del DiSCi (già Dipartimento di Archeologia) con ruolo di coordinamento di settore
▪Responsabile di settore e Coordinatore della documentazione topografica nella Missione Archeologica di Phoinike (Albania) [2000-oggi]
▪Archeologo e responsabile della documentazione topografica nella Missione a Bakchias (Egitto, dir. S. Pernigotti) [1997, 2000-2002, 2007-2010]
▪Responsabile del rilievo topografico del sito di Taja Pucru nella valle del Chacapata (Nord Perù, dir. L. Laurencic Minelli) [2004]
▪Responsabile del rilievo topografico (Total Station) e della schedatura della città ellenistica di Bakchias e della schedatura di settori della città di Soknopaiuou Nesos (Fayyum, Egitto, dir. S. Pernigotti) [2000-2002]
▪Archeologo (dal 1989), responsabile di settore e coordinatore della documentazione topografica (dal 1994) e poi collaboratore alla direzione (dal 2002) e nello Scavo del municipium romano di Suasa (AN, dir. P.L. Dall’Aglio, S. De Maria) [1989-2008]
▪Coordinatore della campagna di analisi e rilevamento dei resti della Fortezza di Falconara Marittima (AN) in convenzione con il MiBAC (AN) [2006]
▪Coordinatore della campagna topografica (inquadramento, del rilievo plano-altimetrico, fotopiani, schedatura delle US/USM/USR della Casa dello Scheletro a Ercolano (dir. D. Scagliarini Corlaita, A. Coralini) [2005-2006]
▪Autore dell’inquadramento topografico, del rilevo plano-altimetrico (Total Station), delle sezioni longitudinali e trasversali della Casa del Centenario a Pompei (dir. D. Scagliarini Corlaita) [1999-2001]
▪Responsabile di settore nelle Ricognizioni di Superficie della valle del Sinni (dir. L. Quilici), con Incarico di Ricerca nel Progetto Finalizzato Basilicata-Valle del Sinni promosso dal CNR [1998-1999]
▪Responsabile della documentazione topografica dello scavo della villa tardoantica e della Basilica di S. Cristoforo ad Aquilam (Colombarone, PU, dir. P.L. Dall’Aglio) [1994-1999]
▪Partecipa agli scavi di San Paolo alla Regola a Roma (di. L. Quilici) [1992]
▪Responsabile della documentazione topografica e di un settore di scavo della villa di Teoderico a Galeata (FC, dir. S. De Maria) [1989-1999]
▪Partecipa come studente allo scavo della città etrusca di Marzabotto (BO) [1989-1990].