Riti e prassi delle sepolture a Parma dal XVI al XIX secolo: dagli studi anatomici dell’Ospedale della Misericordia alla ricostruzione storica dei cimiteri cittadini
IL
TEMPO DELLA PIETAS E IL TEMPO DELLA SCIENZA
Mostra storico-documentaria curata da Valentina Bocchi ed Elisabetta
Venturi Alvino
PARMA, Archivio di Stato
Strada Massimo d’Azeglio n. 45
La mostra è aperta dal 23 novembre 2015 al 25
marzo 2016
Orari: lunedì, giovedì, venerdì ore 9.00-13.30, martedì e mercoledì ore
9.00-17.00
Ingresso libero
La mostra presenta i risultati degli studi avviati in seguito alle scoperte
archeologiche effettuate in due diversi scavi condotti a Parma tra la fine degli
anni Novanta e il 2000, sotto la direzione scientifica dell’archeologa Manuela
Catarsi della Soprintendenza Archeologia dell’Emilia-Romagna.
Gli scavi eseguiti in un’area posta fuori Porta Santa Croce avevano portato in
luce numerosi scheletri umani spesso riuniti in fosse comuni. Visto che una
parte di queste fosse comuni insistevano sui resti del cosiddetto "quartiere di
S. Ilario" d'epoca medievale, distrutto dalle fortificazioni fatte costruire
alla metà del Cinquecento da Pier Luigi Farnese, in un primo tempo si era
ipotizzato potesse trattarsi di fosse di appestati (peste del 1630).
Gli studi sul materiale scheletrico però, condotti dall’equipe di Sergio De
Iasio, per l’Università di Parma, e di Maria Giovanna Belcastro, per
l’Università di Bologna, hanno evidenziato come alcune ossa fossero state
sezionate in maniera "chirurgica".
In seguito a queste analisi antropologiche, che hanno stabilito tra l’altro
anche la datazione dei reperti, Elisabetta Venturi e Valentina Bocchi hanno
effettuato ricerche d’archivio che hanno rivelato come i terreni
sede dei rinvenimenti fossero stati acquisiti dall'Ospedale Vecchio di Parma per
essere adibiti a cimitero nella seconda metà del Settecento; hanno anche
capito che le
ossa sezionate erano di cadaveri utilizzati per gli studi anatomici tra
fine '700 e inizi '800.
Studiando le fonti documentarie conservate all’Archivio di Stato di Parma, si è
sviluppata una ricerca ad ampio spettro che è riuscita a ripercorrere il
complesso tema delle sepolture effettuate nella città di Parma dalla fine del
Cinquecento alla costruzione del cimitero cittadino della Villetta.
Come indicato dal titolo, la mostra storico-documentaria Il tempo della
pietas e il tempo della scienza si articola in due sezioni.
La pietas affronta i modi e i tempi del rito di passaggio dalla vita alla
morte, spaziando dalla normativa alla prassi, dalle diverse modalità con cui fu
affrontato il rito di passaggio dalla vita alla morte dal XVI al XIX secolo,
dagli apparati effimeri dei funerali principeschi alle sepolture nelle chiese,
fino ad approdare alla costruzione del cimitero cittadino della Villetta.
La scienza illustra le alterne vicende e la ricostruzione dell’esatta ubicazione
dei vari cimiteri che l’Ospedale della Misericordia (Ospedale Vecchio) ha
predisposto per far fronte al problema delle sepolture. Questa seconda sezione
propone una serie di approfondimenti sulle conoscenze e le tecniche scientifiche
disponibili all’epoca, mettendo in luce le varie cause di mortalità e di
malattia riscontrate nei secoli indagati e il livello degli studi anatomici
conseguiti all’interno dello stesso Ospedale.
Curata da Valentina Bocchi ed Elisabetta Venturi Alvino, la mostra è organizzata dall'Archivio di Stato di Parma con il patrocinio di Comune di Parma, Assessorato alla Cultura, Ade Servizi S.r.l. e la collaborazione di Soprintendenza Archeologica dell'Emilia Romagna (Manuela Catarsi), Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Biblioteca Palatina di Parma, I.T.G. "Rondani" di Parma (ing. Ferruccio Pagani) e studio AS di Parma.
L’esposizione è collegata alle iniziative promosse dall'Ospedale di Parma e
dall'Università in occasione del centenario della posa della prima pietra
dell'ospedale maggiore di Parma -avvenuta nel 1915- e che ha sostituito
l'Ospedale Vecchio o "della Misericordia" o di Rodolfo Tanzi.
A queste iniziative ha partecipato direttamente anche la Soprintendenza
Archeologia dell’Emilia-Romagna.
Promosso da: |
Archivio di Stato di Parma con il patrocinio di Comune di Parma, Assessorato alla Cultura, Ade Servizi S.r.l. e la collaborazione di Soprintendenza Archeologica dell'Emilia Romagna (Manuela Catarsi), Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Biblioteca Palatina di Parma, I.T.G. "Rondani" di Parma (ing. Ferruccio Pagani) e studio AS di Parma |
Città: | Parma |
Luogo: | Archivio di Stato |
Indirizzo: | Strada Massimo d’Azeglio 45 |
Provincia: | Parma |
Regione: | Emilia-Romagna |
Telefono: | 0521 233185 |
Info: | as-pr@beniculturali.it
www.archiviodistatoparma.beniculturali.it |
Archeologa: | Manuela Catarsi |
editing Carla Conti