Noi Storia e Futuro: i giovani Etruschi di Marzabotto nell'antica Kainua. In occasione della commemorazione del 70° Anniversario dell'eccidio di Marzabotto e della distruzione del museo, una delegazione di studenti tedeschi della città gemellata di Starnberg, accompagnati dal sindaco e dal preside, visita in compagnia dei coetanei italiani l'antica città etrusca di Kainua, accolti e guidati dal direttore del museo, dal sindaco e dal preside dell'Istituto Comprensivo di Marzabotto
Museo Nazionale Etrusco "Pompeo Aria"
Via Porrettana Sud 13 a Marzabotto (BO)
domenica 5 ottobre 2014
alle ore 15
Il museo e la guerra....raccontami la
storia
Paola Desantis, direttore del museo, illustra al vasto pubblico le vicende
e i danni causati dalla guerra alla città etrusca e al suo museo
alle ore 16
Noi, storia e futuro: i giovani Etruschi
di Marzabotto Kainua guidano i coetanei tedeschi alla scoperta dell'antica città
Una delegazione di studenti tedeschi della città gemellata di Starnberg visita in compagnia dei coetanei italiani l'antica città etrusca
di Kainua
"La
storia vicina si fonde con quella più antica e la memoria accresce la
consapevolezza. Sono i giovani a indicarci la strada: non perdiamola di vista".
Così Paola Desantis, direttore del Museo Nazionale Etrusco "Pompeo Aria" di
Marzabotto, riassume il senso di una giornata "speciale" che vedrà una
delegazione tedesca in visita al museo, anch'esso vittima di guerra (fu
distrutto nel 1944).
La commemorazione dei tragici eventi della guerra si apre anche sulle vicende
più antiche e memorabili che caratterizzarono la storia del territorio di
Marzabotto, reso straordinario dalle testimonianze di epoca etrusca.
Protagonisti gli allievi dell'Istituto Comprensivo di Marzabotto che, memori
della loro storia più antica, accoglieranno nell'antica città di Kainua e nel
suo Museo i loro coetanei dell'Hauptschule di Starnberg, accompagnati dai
rispettivi insegnanti, dirigenti scolastici e sindaci.
Affiancati dal direttore del Museo, i giovani etruschi di
Marzabotto guideranno gli amici tedeschi alla conoscenza del Museo etrusco e
della città, sia dal punto di vista delle testimonianze archeologiche che dei
tragici eventi di una storia più recente che non risparmiò dalla distruzione
neppure il museo.
Come già nel 2013, anche quest'anno la commemorazione dell’eccidio di Marzabotto
farà tappa nel luogo di più antica e prestigiosa memoria dell’Appennino e non
solo Emiliano, a testimoniare l’evoluta e raffinata cultura che caratterizzò
questo territorio fin dalla più lontana antichità. Saranno i giovani Etruschi di
Marzabotto ad accogliere i coetanei tedeschi in un abbraccio che spazia oltre i
confini della storia attuale. E i nuovi Etruschi, di tutti i popoli il più
religioso, ricomporranno lungo le vie dell’antica città le fila di un’amicizia
fra i popoli che mai più vorrà interrompersi.
Una nuova tappa del progetto "il Museo e la guerra: ... raccontami la storia"
che vede i giovani Etruschi di Marzabotto impegnati, fin dallo scorso anno a
recuperare le memorie del museo prima della distruzione
Clicca qui per leggere il messaggio di benvenuto sia in italiano che in tedesco
Museo Nazionale Etrusco "Pompeo Aria"
Via Porrettana Sud 13 a Marzabotto (BO)
info 051932353
ingresso gratuito
Messaggio di benvenuto alla delegazione
tedesca del direttore, Paola Desantis
Benvenuti cari ragazzi , insegnanti, dirigenti scolastici, sindaci.
Consentitemi di accogliere gli amici tedeschi utilizzando, per quanto mi è
possibile, la loro bellissima lingua, per dimostrare nel modo più evidente
quanto il Museo è lieto di questa visita.
Siamo veramente felici di accogliervi in questo museo che contiene le più
antiche testimonianze della nostra storia. Qui vissero, 25 secoli fa gli
Etruschi, popolo di grande civiltà, che per primo dette vita in questa parte
dell’Italia alla nascita delle città come centri organizzati, sia dal punto di
vista urbanistico che sociale.
La città di Marzabotto è un caso unico nel mondo etrusco perché è la sola
interamente conservata nel suo sviluppo urbano caratterizzato da isolati
regolari scanditi da ampie strade, che conducono alle necropoli e all’acropoli
sacra..
I giovani Etruschi di Marzabotto ormai da oltre un decennio hanno imparato a
frequentare le strade della loro antica città e ad impossessarsi delle
testimonianze più antiche della loro storia.
La consapevolezza del loro eccezionale passato è cresciuta negli anni ed è
importante che sia maturato in loro, in modo naturale, l’esigenza di condividere
con voi, amici e coetanei, questo importante aspetto della loro antica identità.
Quest’anno dunque, replicando l’iniziativa del 2013, la commemorazione
dell’evento certo più tragico della storia recente di Marzabotto fa tappa nel
luogo di più antica e prestigiosa memoria dell’Appennino, a testimoniare
l’evoluta e raffinata cultura che caratterizzò questo territorio fin dalla più
lontana antichità. Saranno i giovani Etruschi di Marzabotto ad accogliervi in un
abbraccio, che spazia oltre i confini della storia attuale. E i nuovi Etruschi,
"di tutti i popoli il più religioso", come li descrivevano gli antichi,
ricomporranno lungo le vie dell’antica città le fila di un’amicizia fra i popoli
che ci auguriamo non vorrà mai più interrompersi.
Oggi qui vi presenteremo le testimonianze dell’antica città etrusca, ma anche le
offese che a questo inestimabile patrimonio hanno arrecato i tragici eventi di
una storia più recente, che non ha risparmiato dalla distruzione neppure il
museo stesso incendiato dalle mine il 17 novembre di quel terribile 1944, a poco
più di un mese di distanza dall’eccidio.
Il quel museo, divenuto da pochi anni di proprietà statale, erano conservati i
corredi di circa 300 sepolture, composti da vasi greci e bronzi pregevoli di
produzione etrusca. Gran parte di quei reperti archeologici andò dispersa e o
distrutta, come testimoniano i pochi oggetti esposti in questa sala, unici
rimasti da quella distruzione: fusi i bronzi, spezzati i vasi, inceneriti i
resti scheletrici degli antenati etruschi.
Nulla sappiamo di cosa accadde veramente al museo, in quei giorni di
sconvolgente disgrazia per tutta la popolazione. Proprio su questo tentativo di
recuperare la memoria di quei giorni è nata l’idea di affidare ai giovani
etruschi di Marzabotto l’incarico di indagine capillare nelle loro famiglie alla
ricerca di un ricordo, una foto, un nome. L’occasione di questo incontro appare
dunque tappa importante del progetto "Il Museo e la guerra: ... raccontami la
storia" che vede già dallo scorso anno scolastico i giovani Etruschi di
Marzabotto impegnati a recuperare le memorie del museo prima della distruzione
per contribuire alla ricostruzione di un racconto drammaticamente interrotto.
Willkommen liebe Schüler, Lehrer, Schulleiter, Bürgermeister
Erlauben Sie mir, die deutschen Freunde in ihrer wunderschönen Sprache, wie
es mir möglich ist, begrüssen zu können, um am besten zu zeigen, wie sehr sich
unser Museum über Ihren Besuch freut.
Wir sind wirklich froh, Sie in diesem Museum, wo die ältesten Zeugnisse unserer
Geschichte enthalten sind, empfangen zu können
Vor 25 (fünf und zwanzig) Jahrhunderten lebten hier die Etrusker, ein
hochentwickeltes Volk, das als erstes in dieser Gegend Italiens zu der
Entstehung der Stadt als urbanistisches und gesellschaftliches Zentrum
beigetragen hat.
Die Stadt Marzabotto ist einmalig in der etruskischen Welt, denn sie ist die
einzige, die mit ihren regelmässig geplanten Vierteln und den breiten Strassen,
die zur Nekropolis und zur heiligen Akropolis führen, vollkommen erhalten ist.
Die jungen Etrusker Marzabottos haben schon seit über zehn Jahren gelernt, die
Strassen ihrer antiken Stadt wieder zu betreten und sich der ältesten Zeugnisse
ihrer Geschichte anzueignen.
Mit den Jahren ist das Bewusstsein ihrer ausserordentlichen Vergangenheit
grösser geworden und sie haben das Beduerfnis andere Freunde und Jugendliche wie
sie von diesem wichtigen Aspekt ihrer Identität teilhaben zu lassen.
Dieses Jahre findet also der Gedenktag der tragischen Ereignisse der modernen
Geschichte Marzabottos zum ersten Mal in diesem appenninischen Ort statt, das
von den Zeugnissen einer hochentwickelten und edlen Kultur geprägt ist. Die
jungen Etrusker Marzabottos werden Sie also symbolisch umarmen , in einer
Umarmung, die Grenzen der Geschichte überwindet.
Und die Urenkel des etruskischen Volks, des “ frommsten unter den Völkern” wie
die Antiken sagten , werden Sie durch die Strassen der antiken Stadt begleiten,
um eine Freundschaft zu schliessen, die hoffentlich nie mehr abgebrochen wird.
Heute werden wir Ihnen die Zeugnisse der alten etruskischen Stadt zeigen, aber
auch die Schaden, die leider die schrecklichen Ereignisse der Geschichte diesem
wertvollen Kunstschatz verursacht haben, der leider nicht von der Zestörung
geschützt wurde. Das Museum selbst wurde am 17 (siebzehn) November des “annus
horribilis” 1944 (neun zehn hundert vier und vierzig) durch Minen in Brand
gesetzt, ungefähr einen Monat nach dem Massaker der Bevölkerung.
In diesem, seit wenigen Jahren stäatlich gewordenen, Museum befanden sich damals
die Funde von zirca 300 Gräbern, mit wertvollen altgriechischen Vasen und
kostbaren Bronzen etruskischer Produktion. Die meisten wurden zerstört oder
verschwanden. Die wenigen Funde, die man heute in diesem Saal bewundern kann,
sind die einzigen übriggeblieben: die Bronzen wurden geschmolzen, die Vasen
zerbrochen, die Skelette der etruskischen Ahnen verbrannt:
Wir wissen nichts von dem, was wircklich damals , an den Tagen des ungeheuren
Unglüks mit dem Museum geschah. Gerade aus dem Wunsch, die Erinnerun an diese
Tage nicht auszulöschen, ist die Idee entstanden, den jungen Etruskern
Marzabottos den Auftrag zu geben in ihren Familien auf die Spuren nach einer
Erinnerung, einem Foto, einem Namen zu gehen.
Unsere Begegnung hier scheint uns also der beste Anfang von diesem Projeckt mit
dem Titel “ Das Museum und der Krieg : erzähl mir bitte eine Geschichte” zu sein.
In diesem Schuljahr sind nämlich die Schüler Marzabottos damit beschäftigt,
Erinnerungen an die Täge der Zerstörung zu rechercieren.
Jetzt folgt eine kurze Beschreibung der wichtigsten Funde in diesem Saal und in
die andere Saalen mit den Materialen gefunden in den neulichen Ausgrabungen.
Später , wenn möglich, die Besichtigung der archäologischen Zone.
MARZABOTTO
Museo Nazionale Etrusco “Pompeo Aria” ed area archeologica dell'antica
Kainua/Marzabotto
Ciò che fa di Marzabotto, l’antica Kainua, una testimonianza unica
nell’ambito della civiltà etrusca è la straordinaria conservazione - dovuta
all’abbandono dei luoghi a partire dall’invasione celtica del territorio -
dell’originale impianto della città, scandito dalle ampie strade che si
incrociano ortogonalmente, suddividendo in modo regolare lo spazio urbano
orientato secondo i canoni dell’etrusca disciplina. La visita guidata condotta
dal Direttore del museo Paola Desantis si snoda, sullo
sfondo dei calanchi, dai resti dell’abitato sul vasto pianoro, alle costruzioni
sacre dell’acropoli, alle aree funerarie subito al di fuori della città dei
vivi.
Nel museo all’interno dell’area archeologica - dedicato a Pompeo Aria,
organizzatore del primo nucleo della collezione - sono raccolte le
testimonianze, ricche di suggestione, della vita della città, che prosperò dalla
fi ne del VI alla metà del IV secolo a.C., con i ricchi corredi delle necropoli,
le ricostruzioni di tetti ed alzati delle case, le statuette votive in bronzo e
la testa di Kouros, insieme a testimonianze dal territorio circostante (i ricchi
corredi funerari etruschi da Sasso Marconi).
Via Porrettana Sud, 13
tel. 051 932353
Direttore:
paola.desantis@beniculturali.it
sba-ero.museonazionaletrusco@beniculturali.it
www.archeobologna.beniculturali.it/Marzabotto
www.nadir.unibo.it/Archeologia/Marzabotto/home.htm
Orari di apertura
Museo: aprile-ottobre da martedì a domenica 9-18,30; novembre-marzo da
martedì a domenica ore 9-17,30. Chiuso lunedì
Area archeologica sempre aperta: aprile-ottobre ore 8-19; novembre-marzo ore
8-17,30
Ingresso intero € 3 - ridotto € 1,50 - gratuito fino ai 18 anni e
la prima domenica di ogni mese