In occasione della commemorazione del 69° Anniversario dell'eccidio di Marzabotto, una delegazione di studenti tedeschi visita in compagnia dei coetanei italiani l'antica città etrusca di Kainua, accolti e guidati dal direttore del museo, Paola Desantis
domenica 6 ottobre 2013, alle ore 15.30
Noi Storia e Futuro: i giovani Etruschi di Marzabotto nell'antica Kainua
Museo Nazionale Etrusco "Pompeo Aria"
Via Porrettana Sud 13 a Marzabotto (BO)
info 051932353
"La
storia vicina si fonde con quella più antica e la memoria accresce la
consapevolezza. Sono i giovani a indicarci la strada: non perdiamola di vista".
Così Paola Desantis, direttore del Museo Nazionale Etrusco "Pompeo Aria" di
Marzabotto, riassume il senso di una giornata "speciale" che vedrà una
delegazione tedesca in visita al museo, anch'esso vittima di guerra (fu
distrutto nel 1944). Clicca qui per leggere il
messaggio di benvenuto che sarà letto in tedesco
La commemorazione dei tragici eventi della guerra aprirà quest'anno una finestra
sulle vicende più antiche e memorabili che hanno caratterizzato la storia di
questo territorio, reso straordinario dalle testimonianze di epoca etrusca
Protagonisti saranno gli allievi dell'Istituto Comprensivo di Marzabotto che,
memori della loro storia più antica, accoglieranno nell'antica città e nel suo
Museo i loro coetanei dell'Hauptschule di Starnberg, accompagnati dai rispettivi
insegnanti, dirigenti scolastici e sindaci.
Affiancati dal direttore del Museo, Paola Desantis, i giovani etruschi di
Marzabotto guideranno gli amici tedeschi alla conoscenza del Museo etrusco e
della città, illustrando sia le testimonianze archeologiche che i tragici eventi
della storia più recente, che non hanno risparmiato dalla distruzione neppure il
museo.
Quest’anno, per la prima volta, la commemorazione dell’eccidio di Marzabotto
farà tappa nel luogo di più antica e prestigiosa memoria dell’Appennino e non
solo Emiliano, a testimoniare l’evoluta e raffinata cultura che caratterizzò
questo territorio fin dalla più lontana antichità. Saranno i giovani Etruschi di
Marzabotto ad accogliere i coetanei tedeschi in un abbraccio che spazia oltre i
confini della storia attuale. E i nuovi Etruschi, "di tutti i popoli il più
religioso", ricomporranno lungo le vie dell’antica città le fila di un’amicizia
fra i popoli che ci auguriamo non vorrà mai più interrompersi.
Sarà il migliore esordio del progetto "il Museo e la guerra: ..... raccontami la
storia" che vedrà nel corso dell'anno scolastico i giovani Etruschi di
Marzabotto impegnati nel recuperare le memorie del museo prima della distruzione
e che si prevede di concludere con una mostra nell’autunno del 2014, a 70 anni
dal tragico evento
Messaggio di benvenuto alla delegazione
tedesca del direttore, Paola Desantis
Benvenuti cari ragazzi , insegnanti, dirigenti scolastici, sindaci.
Consentitemi di accogliere gli amici tedeschi utilizzando, per quanto mi è
possibile, la loro bellissima lingua, per dimostrare nel modo più evidente
quanto il Museo è lieto di questa visita.
Siamo veramente felici di accogliervi in questo museo che contiene le più
antiche testimonianze della nostra storia. Qui vissero, 25 secoli fa gli
Etruschi, popolo di grande civiltà, che per primo dette vita in questa parte
dell’Italia alla nascita delle città come centri organizzati, sia dal punto di
vista urbanistico che sociale.
La città di Marzabotto è un caso unico nel mondo etrusco perché è la sola
interamente conservata nel suo sviluppo urbano caratterizzato da isolati
regolari scanditi da ampie strade, che conducono alle necropoli e all’acropoli
sacra..
I giovani Etruschi di Marzabotto ormai da oltre un decennio hanno imparato a
frequentare le strade della loro antica città e ad impossessarsi delle
testimonianze più antiche della loro storia.
La consapevolezza del loro eccezionale passato è cresciuta negli anni ed è
importante che sia maturato in loro, in modo naturale, l’esigenza di condividere
con voi, amici e coetanei, questo importante aspetto della loro antica identità.
Quest’anno dunque, per la prima volta, la commemorazione dell’evento certo più
tragico della storia recente di Marzabotto fa tappa nel luogo di più antica e
prestigiosa memoria dell’Appennino, a testimoniare l’evoluta e raffinata cultura
che caratterizzò questo territorio fin dalla più lontana antichità. Saranno i
giovani Etruschi di Marzabotto ad accogliervi in un abbraccio, che spazia oltre
i confini della storia attuale. E i nuovi Etruschi, "di tutti i popoli il più
religioso", come li descrivevano gli antichi, ricomporranno lungo le vie
dell’antica città le fila di un’amicizia fra i popoli che ci auguriamo non vorrà
mai più interrompersi.
Oggi qui vi presenteremo le testimonianze dell’antica città etrusca, ma anche le
offese che a questo inestimabile patrimonio hanno arrecato i tragici eventi di
una storia più recente, che non ha risparmiato dalla distruzione neppure il
museo stesso incendiato dalle mine il 17 novembre di quel terribile 1944, a poco
più di un mese di distanza dall’eccidio.
Il quel museo, divenuto da pochi anni di proprietà statale, erano conservati i
corredi di circa 300 sepolture, composti da vasi greci e bronzi pregevoli di
produzione etrusca. Gran parte di quei reperti archeologici andò dispersa e o
distrutta, come testimoniano i pochi oggetti esposti in questa sala, unici
rimasti da quella distruzione: fusi i bronzi, spezzati i vasi, inceneriti i
resti scheletrici degli antenati etruschi.
Nulla sappiamo di cosa accadde veramente al museo, in quei giorni di
sconvolgente disgrazia per tutta la popolazione. Proprio su questo tentativo di
recuperare la memoria di quei giorni è nata l’idea di affidare ai giovani
etruschi di Marzabotto questo incarico di indagine capillare nelle loro famiglie
alla ricerca di un ricordo, una foto, un nome. L’occasione di questo incontro
appare dunque il migliore esordio per questo progetto "Il Museo e la guerra: ...
raccontami la storia" che vedrà nel corso dell'anno scolastico corrente i
giovani Etruschi di Marzabotto impegnati a recuperare le memorie del museo prima
della distruzione e che si prevede di concludere con una mostra nell’autunno del
2014, a 70 anni dal tragico evento.
MARZABOTTO
Museo Nazionale Etrusco “Pompeo Aria” ed area archeologica dell'antica
Kainua/Marzabotto
Ciò che fa di Marzabotto, l’antica Kainua, una testimonianza unica
nell’ambito della civiltà etrusca è la straordinaria conservazione - dovuta
all’abbandono dei luoghi a partire dall’invasione celtica del territorio -
dell’originale impianto della città, scandito dalle ampie strade che si
incrociano ortogonalmente, suddividendo in modo regolare lo spazio urbano
orientato secondo i canoni dell’etrusca disciplina. La visita guidata condotta
dal Direttore del museo Paola Desantis si snoda, sullo
sfondo dei calanchi, dai resti dell’abitato sul vasto pianoro, alle costruzioni
sacre dell’acropoli, alle aree funerarie subito al di fuori della città dei
vivi.
Nel museo all’interno dell’area archeologica - dedicato a Pompeo Aria,
organizzatore del primo nucleo della collezione - sono raccolte le
testimonianze, ricche di suggestione, della vita della città, che prosperò dalla
fi ne del VI alla metà del IV secolo a.C., con i ricchi corredi delle necropoli,
le ricostruzioni di tetti ed alzati delle case, le statuette votive in bronzo e
la testa di Kouros, insieme a testimonianze dal territorio circostante (i ricchi
corredi funerari etruschi da Sasso Marconi).
Via Porrettana Sud, 13
tel. 051 932353
Direttore:
paola.desantis@beniculturali.it
sba-ero.museonazionaletrusco@beniculturali.it
www.archeobologna.beniculturali.it/Marzabotto
www.nadir.unibo.it/Archeologia/Marzabotto/home.htm
Orari di apertura
Museo: aprile-ottobre da martedì a domenica 9-13 e 15-18,30; novembre-marzo da
martedì a domenica ore 9-13 e 14-17,30. Chiuso lunedì
Area archeologica sempre aperta: aprile-ottobre ore 8-19; novembre-marzo ore
8-17,30
Ingresso intero € 3 - ridotto € 1,50 - gratuito fino ai 18 anni e per i maggiori di
65, docenti e studenti di scuola superiore e di alcune facoltà universitarie