Comune di Grizzana Morandi in collaborazione con Arcidiocesi di Bologna, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Polo museale dell'Emilia-Romagna e Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
Tornano a casa alcuni dipinti conservati presso il Tesoro della Cattedrale di Bologna ma la mostra resta allestita fino al 5 novembre 2017 per consentire anche alle scuole di visitarla
GRIZZANA, GIORGIO
MORANDI, FRANCESCO ARCANGELI: CINQUANT’ANNI DOPO
Arte in Appennino da Lorenzo Monaco a Luigi Ontani
mostra a cura di Angelo Mazza e Anna Stanzani
Fienili del Campiaro
Strada Provinciale 24
località Campiaro
Grizzana Morandi (BO)
22 luglio – 5 novembre 2017 (prorogata)
orari di apertura
sabato e domenica dalle ore 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30
per info e visite guidate 051 6730311
Uno sguardo circolare che dal territorio grizzanese si estende al
paesaggio dell'Appennino bolognese e alle sue mutazioni, per soffermarsi in
particolare sui suoi beni storico-artistici e architettonici, arrivando fino
a Morandi e Ontani.
E al tempo stesso, un omaggio a tre grandi uomini legati in vario modo a
Grizzana: Giorgio Morandi -naturalmente- colui che ha dato fama mondiale
al piccolo paese; Francesco Arcangeli, il grande critico che studiò il
patrimonio locale; e infine Andrea Emiliani, le cui Campagne di
rilevamento dei beni dell’Appennino alla fine degli anni sessanta sono una
pietra miliare per la storia della tutela e per uno sviluppo sostenibile del
territorio.
E' questo il cuore della mostra curata da Angelo Mazza e Anna Stanzani "Grizzana,
Giorgio Morandi, Francesco Arcangeli: cinquant’anni dopo. Arte in Appennino da
Lorenzo Monaco a Luigi Ontani" allestita nei Fienili del Campiaro di
Grizzana Morandi fino al 17 settembre 2017.
La mostra espone una decina di incisioni di Giorgio Morandi, una trentina
dipinti antichi di notevole interesse, da Lorenzo Monaco a Giuseppe Maria
Crespi, e alcune opere di Luigi Ontani, facendo anche dialogare tra loro belle
fotografie storiche e recentissime dell’Appennino.
L'esposizione vuole rappresentare un ulteriore elemento attrattivo di un
territorio che già può vantare eccellenze assolute, dalla Rocchetta Mattei alla
chiesa di Alvar Aalto, dalla casa di Giorgio Morandi al patrimonio artistico di
grande interesse, senza dimenticare le antiche strade riscoperte recentemente
dal turismo e la bellezza di borghi antichi, ancora ben conservati, incastonati
nel suggestivo paesaggio tra il Reno e il Setta.
La mostra è stata presentata giovedì 20 luglio all'Archiginnasio a Bologna
per poi essere inaugurata a Grizzana il 22 luglio.
Giorgio Morandi: I fienili del Campiaro
Cinquant'anni dopo (di Angelo Mazza)
È trascorso mezzo secolo da quando, nel 1966, Francesco Arcangeli curò a
Grizzana la piccola esposizione “Omaggio a Giorgio Morandi”, a due anni dalla
scomparsa del suo amico grande pittore.
Quell'esposizione riuscì a dare forma a un modello esemplare che avrebbe
silenziosamente prodotto i suoi frutti. Legava il nome di Giorgio Morandi al
luogo da lui scelto per l’abituale vacanza, quasi un ritiro dal mondo, già nel
1913 e nello stesso tempo indagava sull’arredo figurativo della piccola
parrocchiale e del territorio circostante, esponendo dipinti del tutto
sconosciuti e appena recuperati da interventi di restauro promossi dalla
Soprintendenza (allora denominata alle Gallerie) con finanziamento della
Provincia.
Arcangeli rivelava l’inattesa presenza di una preziosa tavola di Lorenzo Monaco
nella chiesina di Tavernola, di un dipinto giovanile di Giuseppe Maria Crespi
nell’oratorio privato di Sant’Andrea Avellino a Veggio e restava incantato
davanti agli affreschi che rivestono l’oratorio di Santa Caterina d’Alessandria
a Montovolo, eseguiti poco dopo la metà del Quattrocento.
Lorenzo Monaco: Madonna con Bambino (Tavernola di Grizzana Morandi)
Il restauro di quei dipinti (le cui gravi ferite erano lo specchio delle
tragedie consumate in quel territorio, martoriato dal secondo conflitto
mondiale) e lo studio che l’aveva accompagnato anticiparono le campagne di
rilevamento dei beni artistici dell’Appennino avviate subito dopo da Andrea
Emiliani con il sostegno dell’allora Soprintendente Cesare Gnudi.
Si formò in quell’occasione una nuova classe di storici dell’arte: quelle
ricerche sul campo portarono alla catalogazione del territorio secondo un
rinnovato concetto di bene culturale aperto a valenze antropologiche nella
riqualificazione delle arti applicate e dell’artigianato. Di determinante
efficacia documentale, ai fini della conoscenza e della conservazione,
risultarono le campagne fotografiche che per la prima volta fermarono le
immagini degli oggetti di interesse artistico, frenandone le illeciti
sottrazioni, e dello stesso territorio nei suoi aspetti storico-naturalistici,
dagli antichi borghi agli edifici rurali, alle coltivazioni, grazie all’occhio
sensibile di Paolo Monti che rivisitava i luoghi di Luigi Fantini segnati nel
frattempo dai fenomeni di spopolamento e di abbandono per l’accelerazione
impressa ai processi di industrializzazione del paese.
Si apriva un campo di ricerche sulla tutela territoriale che nei decenni a
venire avrebbe impegnato l’Istituto per i beni artistici culturali e naturali
della Regione Emilia Romagna fondato nel 1974.
Come quella di 50 anni fa, la mostra che si apre il 22 luglio è promossa dal
Comune di Grizzana Morandi. In un contesto profondamente mutato, estende lo
sguardo oltre i confini esplorati nel 1966, con un’indagine per campioni sulla
valle del Reno in sintonia con la costituzione dell’Unione dei Comuni
dell’Appennino bolognese e prosegue oltre lo stesso Morandi con l’esposizione
delle opere di Luigi Ontani, genius loci, opere di proprietà della
Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.
L’immagine di Grizzana si è fusa con la memoria di Giorgio Morandi soprattutto
grazie alle celebrazioni del 1984 -a 20 anni dalla sua morte- che registrarono
la visita straordinaria del Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, e si
conclusero l’anno successivo con la nuova denominazione di “Grizzana Morandi”
approvata con referendum dalla popolazione.
La Casa Morandi, di proprietà del Comune, è divenuta parte integrante delle case
d’artista rese visitabili, proiezione tridimensionale del disadorno minimalismo
della sua pittura dalle impercettibili ma sensibili modulazioni e silenziose a
difesa di una riservatezza estrema.
I “fienili del Campiaro”, proprio di fronte alla casa di Morandi e oggetto
ricorrente delle sue pitture e delle sue incisioni con l’abbagliane luce della
strada bianca, sono stati acquisiti dal Comune, risanati e riconvertiti a sede
di manifestazioni culturali.
Sempre al 1966, in concomitanza con la mostra di Francesco Arcangeli, risalgono
la visita di Alvar Aalto a Riola Ponte, frazione di Grizzana Morandi, e l’avvio
del progetto per la chiesa di Santa Maria Assunta voluta dal cardinale Giacomo
Lercaro, poi realizzata tra il 1976 e il 1978 e conclusa con la costruzione del
campanile nel 1994.
La catalogazione dei beni artistici promossa e sostenuta dalla Soprintendenza di
Bologna è stata nel frattempo completata grazie alla campagna di inventariazione
informatizzata dei beni storici e artistici delle diocesi italiane avviata nel
1996 e coordinata dall’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici
della Conferenza Episcopale Italiana.
Il nuovo contesto ha registrato nel 1991 l’ingresso delle Fondazioni di origine
bancaria nel sistema della tutela dei beni culturali, con un’incisività nella
gestione del territorio che, non esaurendosi nella mera erogazione di risorse
finanziarie, agisce sul piano della programmazione: di rilevanza nazionale
l’acquisto nel 2005 -e il successivo restauro- della fatiscente Rocchetta Mattei
di Riola di Vergato, scenario di imprevedibili esotismi, da parte della
Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna che nel 2015 ne ha affidato la gestione
al Comune di Grizzana.
Sul modello esemplare della circoscritta esposizione di Francesco Arcangeli, la
mostra illustra i luoghi e le opere con le nuove immagini di Carlo Vannini,
fotografo d’eccezione, e ripropone la riflessione sui destini della tutela
avendo proceduto alla manutenzione e al restauro dei dipinti esposti, in
controtendenza rispetto alla moda attuale che, poco sensibile ai temi della
conservazione, rincorre la mera visibilità mediatica.
Riola di Vergato (BO): la Rocchetta Mattei
Comitato scientifico: Graziella Leoni (presidente), Learco Andalò, Cesare Calisti, mons. Gabriele Cavina, don Mirko Corsini, Andrea Emiliani, Luigi Malnati, Angelo Mazza, Mario Scalini, Leone Sibani, Anna Stanzani
Comitato organizzatore: Comune di Grizzana Morandi, Comune di Camugnano, Comune di Vergato, Unione Comuni dell’Appennino bolognese
Mostra e catalogo a cura di Angelo Mazza e Anna Stanzani con scritti di Learco Andalò, Anna Maria Bertoli Barsotti, Benedetta Basevi, Paola Bressan, Mirella Cavalli, Rosa D’Amico, Andrea Emiliani, Corinna Giudici, Angelo Mazza, Anna Letizia Monti, Mirko Nottoli, Piero Orlandi, Daniela Schiavina, Anna Stanzani
Presentazione della mostra giovedì 20 luglio, ore
17,30
all'Archiginnasio di Bologna
Intervengono:
Sabina Magrini, Segretario Regionale del MiBACT per l'Emilia-Romagna
Graziella Leoni, sindaco di Grizzana
Leone Sibani, presidente della Fondazione Carisbo
un rappresentante dell'Arcidiocesi
Marco Antonio Bazzocchi, del dipartimento di Italianistica
dell'Università degli Studi di Bologna
Inaugurazione della mostra sabato 22 luglio,
18.30 ai
Fienili del Campiaro di Grizzana Morandi (BO)
alle ore 17.00 presso la Sala consigliare del Municipio verrà conferita la
cittadinanza onoraria ad Andrea Emiliani
pagina a cura di Carla Conti