ARCHEOLOGIA E BUSKERS A FERRARA
Apertura prolungata del Museo Archeologico Nazionale per  un week-end di visite guidate gratuite
aperture prolungate e visite guidate gratuite
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Locandina realizzata da Vanna Politi, computer grafica SBAERIn coincidenza con il Ferrara Buskers Festival, il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, in collaborazione con il Gruppo Archeologico Ferrarese, prolunga l'orario di apertura nel weeh-end e organizza alcune visite guidate gratuite.
Il Ferrara Buskers Festival è la rassegna internazionale del musicista di strada che quest'anno si tiene dal 22 al 31 agosto: 10 giorni di musica e divertimento a dimensione di famiglia, con decine di eventi e manifestazioni lungo le strade e piazze della meravigliosa città estense.
Il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara non ha voluto mancare ad un appuntamento che richiama migliaia di visitatori da tutto il mondo e grazie alla preziosa collaborazione del Gruppo Archeologico Ferrarese ha organizzato per il week-end del 30 e 31 agosto quattro visite guidate (con inizio alle ore 10 e alle 16) alle raccolte spineti e al meraviglioso contenitore che le ospita.
Inoltre, per l'intero fine settimana, il Museo sarà aperto continuativamente dalle 9 alle 18 (da martedì 26 a venerdì 29 orario normale 9-14).

Museo Archeologico Nazionale
Via XX Settembre 122 a Ferrara
sabato 30 e domenica 31 agosto 2008
aperto dalle 9 alle 18 con visite guidate gratuite alle ore 10 e alle 16
info (+39) 0532 66299

Il Museo ha sede nel cinquecentesco palazzo che la tradizione attribuisce a Ludovico Sforza, detto il Moro, ma che in realtà appartenne ad Antonio Costabili, suo segretario e personalità di spicco della corte del Duca Ercole I d’Este. Opera significativa di Biagio Rossetti, il palazzo ha alcune sale affrescate nel sec. XVI, tra cui la cosiddetta “Sala del Tesoro”, realizzata in stile mantegnesco da Benvenuto Tisi e restaurata nel 2007.
Inaugurato nel 1935, il museo espone i reperti della città greco-etrusca di Spina, la cui importanza come emporio commerciale e punto d’incontro delle due culture è testimoniata dai molti oggetti di varia provenienza, alcuni dei quali di altissima fattura. Si tratta di bronzi, vetri, monili in oro e ambra ma soprattutto di vasi attici a figure rosse anche di grandi dimensioni (crateri, kylikes, anfore) provenienti dalle oltre quattromila tombe scavate nella necropoli di Valle Trebba e Valle Pega, nell’entroterra di Comacchio, a partire dal 1922.
La vicenda di Spina si svolge nell’arco di tre secoli. Fondata verso la fine del VI sec. a.C. presso la foce del Po, raggiunge l’apice del proprio sviluppo economico tra la seconda metà del V e la prima metà del IV sec. a.C. per poi decadere irrimediabilmente nel III sec. a.C., in seguito alle scorrerie delle tribù celtiche che scardinarono l’assetto dell’Etruria padana.