Visto il successo dell'iniziativa, la Direzione Generale per la Valorizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha deciso di prorogare l'appuntamento con "Una notte al Museo" anche sabato 25 gennaio 2014
sabato 25 gennaio 2014
Museo Archeologico
Nazionale di Ferrara aperto anche dalle 20 a mezzanotte
alle ore 20.30
Dopo i saluti del
Direttore del museo Caterina Cornelio e la
presentazione dello spettacolo, introduzione dell'archeologa Paola Desantis
alle tematiche dei commerci che ruotavano attorno alla città etrusca di Spina
a seguire, verso le 21.30
"Le interviste impossibili": incontro con Vel
Kaikna, ammiraglio etrusco
Testi di Giuseppe Mantovani
Interpreti: Marco Mengoli (ammiraglio Vel Kaikna) intervistato da Michele
Gambetti
Saranno presenti i rievocatori Gianni Passini e Luca Pontoni di Methlum Kainual
al termine,
indicativamente a partire dalle ore 22.30
visite guidate condotte dagli archeologi Caterina Cornelio, Paola Desantis e
Mario Cesarano
focalizzate sui temi della serata
Membro di un'importante famiglia di Felsina, Vel Kaikna era probabilmente
un ammiraglio o un navarca: lo indizia la sua stele funeraria, esposta nel
Museo Civico Archeologico di Bologna, su cui si staglia una nave da guerra
etrusca.
Grazie alla collaborazione con il Gruppo Archeologico Bolognese, di cui fanno
parte sia l'autore che attori, viene "messa in scena" l'intervista impossibile a
Vel Kaikna che la raffigurazione funebre collega a Spina e al suo porto.
Evocati dall'ammiraglio felsineo, lo assisteranno nell'intervista anche alcuni
abitanti dell'antica Kainua, venuti espressamente dalla città etrusca di
Marzabotto, per ricongiungersi allo spirito etrusco che in questa notte rivivrà
fra le vestigia della grande Spina.
Lo spettacolo è preceduto da un excursus dell'archeologa Paola Desantis sui
commerci che ruotavano attorno alla città etrusca di Spina mentre al termine dello spettacolo
(indicativamente verso le 22.30) Caterina Cornelio, Paola Desantis e Mario
Cesarano condurranno il pubblico in
una serie di visite guidate focalizzate sulle tematiche della serata.
La
stele funeraria di Vel Kaikna è eccezionale sia per le dimensioni (è alta m.
2,42) che per la raffigurazione che presenta sul lato principale. Vi è infatti
scolpita l'immagine di una grande nave etrusca da guerra che naviga in mare. A
poppa il timoniere regge il timone, seguono due guerrieri con corazza ed una
figura con mantello; dalla chiglia della nave sbucano sette remi, anche se sono
solo tre i rematori di cui si vedono le teste.
Probabilmente la scena si riferisce all'attività esercitata dal defunto, di cui
si conosce il nome grazie all'iscrizione incisa sull'altro lato della stele: (io
sono) la tomba di Vel Kaikna. E' stato ipotizzato che questo personaggio
bolognese rivestisse la carica di comandante di una flotta etrusca
sull'Adriatico, preposta alla difesa delle rotte commerciali da e per la Grecia
che facevano capo al porto di Spina.
L'altro lato della stele è diviso in quattro fasce da listelli, che comprendono,
in alto, il viaggio su carro del defunto nell'aldilà, e più sotto scene di
solenni giochi sportivi celebrati in onore del defunto stesso, alla presenza di
personaggi pubblici eminenti.
La stele, in arenaria, risale alla seconda metà del V secolo a.C. ed è stata
rinvenuta nella Necropoli dei Giardini Margherita a Bologna.
Ingresso € 5,00
La serata è realizzata in collaborazione con il Gruppo Archeologico Bolognese e i rievocatori di Methlum Kainual
I rievocatori di Methlum Kainual saranno presenti all'intervista impossibile con
l'ammiraglio etrusco Vel Kaikna e accompagneranno il pubblico per l'intera
serata
Per informazioni e aggiornamenti
telefonare al numero 0532 66299
Consultare
il sito
www.archeoferrara.beniculturali.it sezione”news”
Museo Archeologico Nazionale di Ferrara
Via XX Settembre 122
info 0532.66299
Da sabato 27 luglio 2013, e per l'ultimo
sabato di ogni mese fino al 25 gennaio 2014,
apertura straordinaria del Museo
Archeologico Nazionale di Ferrara anche dalle 20
alle 24
(sabato 27 luglio, 31 agosto, 28 settembre, 26 ottobre, 30
novembre e 28 dicembre 2013, sabato 25 gennaio 2014)
Il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara è uno dei 38 luoghi d'eccellenza
della cultura italiana selezionati dal Ministero dei beni e delle attività
culturali e del turismo per l'iniziativa "Una notte al Museo"
Da sabato 27 luglio 2013, e per ogni ultimo sabato del mese fino alla fine
dell’anno, dopo la normale apertura dalle 9.30 alle 17, il museo riapre anche
di sera, dalle 20 alle 24: un modo per rendere la fruizione della cultura la più
ampia possibile e per offrire ai turisti che visitano il nostro Paese
un’opportunità indimenticabile.
Coordinamento e organizzazione didattica
Valentino Nizzo, Archeologo del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara
Il Museo Archeologico
Nazionale di Ferrara
Il Museo è situato nel cinquecentesco palazzo tradizionalmente attribuito al
Duca di Milano Ludovico Sforza, detto il Moro, ma in realtà di proprietà di
Antonio Costabili, segretario di Ludovico e personalità di spicco della corte
del Duca Ercole I d’Este.
Eretto su progetto di Biagio Rossetti (1495-1504), il palazzo è rimasto
incompiuto. Dopo alterne vicende, nel 1920 fu acquisito dallo Stato che quindici
anni dopo vi inaugurò il Museo Archeologico Nazionale, uno dei più importanti al
mondo per la ceramica attica a figure rosse.
Il museo conserva ed espone le testimonianze archeologiche ritrovate nella
provincia di Ferrara, prime tra tutte quelle provenienti dagli scavi del
fiorente porto commerciale etrusco di Spina che, tra il VI e il III sec. a.C.,
rappresentò uno dei centri focali della regione.
Nelle sale del Museo sono esposti alcuni dei corredi ritrovati nelle oltre 4mila
tombe della necropoli della città (necropoli di valle Trebba e di Valle Pega),
reperti talora veramente impressionanti per bellezza e ricchezza che
accompagnavano il defunto nel viaggio verso l’oltretomba. Tra tali oggetti e
manufatti, l’elemento più rilevante è costituito dall’imponente raccolta di vasi
attici a figure rosse di V sec. a.C. e in generale dalla ceramica attica
figurata che, nelle ripetute associazioni funzionali che ruotano attorno al
cratere, evoca principalmente (e soprattutto nelle sepolture di rango) i rituali
del convito e del simposio.
Nel 2007 sono state aperte al pubblico otto nuove sale che hanno raddoppiato la
superficie espositiva; si sono anche conclusi i restauri dell’Aula Costabiliana,
o “Sala del Tesoro”, magistralmente affrescata in stile mantegnesco da Benvenuto
Tisi, detto il Garofalo, tra il 1503 e il 1506.
Sono seguite le aperture del nuovo spazio espositivo dedicato alle due piroghe
(imbarcazioni monossili, presumibilmente di età tardo romana (III-IV secolo
d.C.), rinvenute nel 1940 in Valle Isola, nel territorio ferrarese), della Sala
degli Ori, straordinaria collezione di gioielli d’oro, argento, ambra e pasta
vitrea di manifattura greca ed etrusca di V e IV sec. a.C. rinvenuti nelle tombe
di Spina esposta in un raffinato allestimento realizzato con la collaborazione
di Bulgari, e del restaurato giardino neorinascimentale, unico esempio compiuto,
entro le mura di Ferrara, di giardino formale storico sopravvissuto a Ferrara
Nel'ottobre 2011 è stato infine inaugurato il nuovo allestimento del museo che
lo ha dotato di apparati didattici all'avanguardia, sala tattile per utenti
svantaggiati e sala relax
Sabato 27 luglio 2013, apertura straordinaria dalle 20 alle 24 con visite guidate gratuite alle ore 21 e alle 22 condotte dall'archeologo Mario Cesarano e da Eleonora Poltronieri e Chiara Guadagnino, Volontarie in Servizio Civile nel museo
Per la serata di esordio (27 luglio), il Museo Archeologico Nazionale
di Ferrara propone al pubblico due visite guidate gratuite alle ore 21 e alle
22 condotte dall'archeologo Mario Cesarano e dalle Volontarie in
Servizio Civile Chiara Ballerini ed Eleonora Poltronieri. Le visite accompagneranno i visitatori
attraverso la storia di Spina, le sale dell’abitato e della necropoli, la sala
delle piroghe e quella degli ori e delle ambre, passando attraverso i miti, la
vita quotidiana e la religiosità degli abitanti dell’antica città etrusca, con
particolare attenzione ad alcuni aspetti notturni legati ai culti e
all'escatologia.
Eleonora Rossetti, Chiara Ballerini, Chiara Guadagnino ed Eleonora
Poltronieri sono le quattro Volontarie che prestano il Servizio Civile presso il
Museo Archeologico Nazionale di Ferrara. Il progetto di Servizio Civile si
chiama "Ri-partire dalla cultura e dal patrimonio artistico" ed è attivato
dall'Arci di Bologna in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni
Archeologici dell'Emilia Romagna (coordinamento dell'archeologo Valentino Nizzo)
Le visite guidate sono gratuite. Il costo del biglietto di ingresso è di euro
5, con le riduzioni previste per alcune fasce d’età e speciali categorie.
Nel resto della settimana si effettuano visite guidate alle ore 15 previa
prenotazione obbligatoria (tel. 0532 66299) con almeno 2 giorni di preavviso e
con un minimo di 10 adesioni.
Sabato 31 agosto 2013, apertura straordinaria dalle 20 alle 24 con "Voci e canti di donne all’alba della caduta di Troia" dalle 21 alle 23, performance musicale con letture da brani classici e moderni sulle figure di Cassandra, Andromaca, Ecuba e Pentesilea a cura del Gruppo Archeologico Ferrarese
Proprio come nel film “Una notte al museo”, i personaggi che popolano il Museo prendono vita. Questo curioso fenomeno sarà al centro della serata di sabato 31 al Museo Archeologico Nazionale di Ferrara. “Voci e canti di donne all’alba della caduta di Troia”: ecco l’evento curato dal Gruppo Archeologico Ferrarese in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna per l’apertura straordinaria dell’ultimo sabato del mese di agosto dalle ore 21 alle 00. L’iniziativa rientra a pieno titolo nella programmazione “Una notte al Museo” promossa dal Ministero per i Beni Culturali e partita il 27 luglio scorso. Una visione intimistica di quattro personaggi femminili che campeggiano sulle ceramiche attiche di Spina: Cassandra (la sacerdotessa), Pentesilea (la guerriera), Ecuba (la madre) e Andromaca (la sposa). Le quattro donne troiane diventano archetipi del femminile nelle musiche inedite di Eleonora Poltronieri, che darà voce ai personaggi, introdotti da Carla Lanfranchi (direttrice GAF), con il contributo di Francesco Intelisano alle percussioni e Anna Veronesi ai costumi. La serata avrà inoltre come cornice una serie di letture classiche e moderne che dipingono le quattro eroine sullo sfondo di una guerra che esse non hanno mai desiderato ma che dovranno fronteggiare con coraggio. Al termine della performance i visitatori verranno accompagnati attraverso le sale di Palazzo Costabili con una visita incentrata sull’epopea di Troia e i suoi protagonisti.
Sabato 28 settembre 2013, apertura gratuita dalle 20 a mezzanotte. Dalle 21 alle 23 "Tango a Palazzo" una serata di tango, salon, nuevo, escenario e degustazione di vini, con “Tango Volver” e PIV
Si aprono le danze al Museo
Archeologico Nazionale di Ferrara.
Sabato 28 settembre, dalle ore 21, la Sala delle Carte Geografiche diventerà
teatro di una performance dalle sfumature calienti, accompagnate da sapori
raffinati, in occasione del terzo appuntamento con “Una Notte al Museo”,
iniziativa nazionale promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali
e del Turismo che fino a dicembre coinvolge 38 musei statali l'ultimo sabato di
ogni mese.
Un passo a due fra tango e vino sarà il main theme della serata con le
esibizioni di Stefano Babboni, direttore della Scuola “Tango Volver” (Palestra
“Il Kleb” di Ferrara), e Giulia Casadio.
Ogni stile di tango si sposerà con una tipologia diversa di vino prodotto dalle
aziende vitivinicole dell'Associazione PIV. Le sonorità argentine si
intrecceranno alle note di sitar e di chitarra barocca di Carlos La Bandera e
alla voce
del soprano Ieva Manoni. Dallo stile salon, nato nei salotti dell’antica
aristocrazia, al tango nuevo (che appartiene agli anni 2000), Stefano e Giulia
passeranno anche attraverso “venature” del ballo tradizionale, quali l’escenario
e la llorancita.
Veri e propri protagonisti della serata saranno anche i sapori dell'Associazione
PIV: nata nell'agosto 2012, la PIV è composta da un gruppo di amici accomunati
dalla passione per il mondo del vino, la cultura e l'arte nelle sue più varie
espressioni. Dall'incontro di un talentuoso manipolo di sommelier è nato un
progetto ambizioso che punta a creare eventi culturali , diffondendo al tempo
stesso le esperienze e le passioni dei singoli.
Il viaggio multisensoriale si concluderà con una visita guidata al Museo che si
concentrerà in particolar modo sulle immagini di musica e di danza raffigurate
sui vasi attici di Spina.
L'appuntamento del 28 settembre coincide con la prima delle due Giornate Europee del Patrimonio 2013: in questa occasione il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara è aperto sabato 28 dalle 9.30 alle 17 e dalle 20 alle 24, con ingresso gratuito, e domenica 29 aperto dalle 9.30 alle 17, ingresso € 5,00
Ingresso gratuito dalle 20 alle 24
Promosso da Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna, Direzione del Museo Archeologico Nazionale, Tango Volver e Associazione PIV
Il vino è offerto dall'Azienda Agricola Terzoni ( Bacedasco Alta- Piacenza)
Sabato 26 ottobre 2013, apertura straordinaria dalle 30 a mezzanotte con "Spina Rivive!", gli abitanti dell’antica città si risvegliano grazie ai rievocatori "Figli del Sole" e alla moroeventi.com
Prepariamoci
a incontrare i nostri antichi predecessori, ad assistere ai loro riti e
alle loro conversazioni quotidiane nella notte in cui “Spina Rivive!”.
Con questo slogan il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara invita tutti a un
evento unico: sabato 26 ottobre, a partire dalle ore 21, le sale di Palazzo
Costabili diventano il palcoscenico di alcune performance rievocative offerte
dal gruppo storico “Figli del sole” sotto la direzione artistica della “moroeventi.com”.
Per il Museo Archeologico è il terz'ultimo appuntamento dell’anno con “Una notte
al Museo”, l’iniziativa promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività
Culturali e del Turismo che prevede un’apertura straordinaria serale dalle 20
alle 24, l'ultimo sabato di ogni mese fino a dicembre.
L'archeologo Valentino Nizzo accompagnerà i visitatori fra le spire del tempo in
quella che è stata l’età dell’oro dell’antica città di Spina mentre i materiali
esposti nelle vetrine del Museo diventeranno strumenti e oggetti della vita
quotidiana nelle mani dei rievocatori.
Nata da un’idea di Andrea Moretti, la “moroeventi.com” è da anni un punto di
riferimento di grande importanza nell’ambito delle rievocazioni storiche del
territorio. Numerosi i festival e gli eventi a cui la società ha partecipato:
tra questi ricordiamo in particolare l'edizione 2013 del Bundan Celtic Festival,
di cui Moretti ha curato la regia, per la prima volta in stretta collaborazione
con la Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna.
Come in una fiaba, Spina, la bella addormentata, si sveglierà dunque al suono
delle voci degli Etruschi e dei Greci che la abitavano
La foto dei rievocatori
è di Emilio
Carnevale
L’evento “Spina rivive!” ha riscosso un successo
straordinario. La formula della visita con rievocazione storica è stata molto
apprezzata e ha consentito di veicolare a un pubblico più ampio ed eterogeneo
del solito i contenuti del Museo, spettacolarizzando la Storia senza mai
sminuirla o appiattirne i valori, a conferma che forme efficaci di divulgazione,
come la rievocazione, debbano sempre essere costruite in modo tale da legarle
scientificamente al contesto in cui esse si svolgono, potenziando così la realtà
che fanno rivivere. Il motivo conduttore della serata è stato individuato in
alcuni oggetti presenti nelle vetrine del Museo, il cui significato, valore e
storia sono tali grazie alla loro appartenenza a uno specifico contesto,
individuato e ricostruito con i metodi caratteristici dell’indagine
archeologica. In tal senso l’archeologia è un “mezzo” di rievocazione ed è
proprio attraverso di essa che si è voluto dar vita agli abitanti di Spina,
facendo sì che con i loro gesti materializzassero quella storia. Il pubblico e i
molti giovani e bambini presenti hanno potuto così comprendere l’importanza che
ha l’archeologia nella ricostruzione storica e come essa possa, letteralmente,
“restituire la vita” ai nostri lontani antenati. In questo la collaborazione con
il gruppo storico dei Figli del Sole, coordinato per la parte artistica dalla
moroeventi.com, ha rappresentato una carta vincente e ha confermato che questa
può essere senza dubbio una delle strade migliori per avvicinare il pubblico a
un Patrimonio di oggetti, contesti, storie e memoria che è unico e inimitabile
ed è per questo una parte imprescindibile della nostra identità.
Valentino Nizzo
Sabato 30 novembre 2013, apertura straordinaria dalle 20 alle 24 con "Beatles and Friends", tanti amici per i bambini malati di AIDS dalle 21 a mezzanotte. Musica, cultura e volontariato si stringono la mano per il penultimo appuntamento di “Una notte al Museo” al Museo Archeologico Nazionale di Ferrara
Un omaggio ai “Fab Four” (I Favolosi Quattro) in un Museo che incarna con
fierezza il lato multimediale e multitasking della cultura. Sabato 30 novembre,
alle ore 21, il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara celebra all’insegna dei
Beatles l’ultimo sabato del mese, con un nuovo appuntamento di “Una notte al
Museo”, la manifestazione nazionale promossa del Ministero dei Beni e delle
Attività Culturali e del Turismo.
Una serata che ha come protagonista non solo la musica ma anche il volontariato,
con la regia di AVIS Ferrara e ADO e l’endorsement del Comune e della Provincia
di Ferrara, della Commissione Interaziendale per la lotta all’AIDS, della
Fondazione “Bambini in Emergenza” e del Servizio Sanitario Regionale dell’Emilia
Romagna.
Sul palco si alterneranno 12 artisti ferraresi: la GinkoBand, i Klinto’s, il duo
chitarristico Malcangi-Straforini e il giovanissimo pianista Matteo Balboni.
Hanno i Beatles nel sangue i cinque componenti della GinkoBand che dall’età di
20 anni inseguono il mito della storica band britannica e propongono cover al
loro pubblico. Gli intramontabili successi italiani e stranieri degli anni ’60 e
’70 sono invece la materia prima dei Klinto’s, gruppo che dal 2005 calca le
piazze e i palchi delle provincie di Ferrara e Bologna.
Anche la musica strumentale avrà un ruolo fondamentale: Sergio Straforini e
Pietro Malcangi proporranno brani rinascimentali e contemporanei, più qualche
inedito, con la loro chitarra classica mentre il diciassettenne Matteo Balboni,
allievo del Conservatorio di Ferrara, chiuderà la serata con alcune composizioni
per pianoforte.
Ancora un’occasione dunque per fare del Museo Archeologico una vera e propria
“casa delle arti” dove trascorrere una piacevole serata di musica, cultura e
solidarietà.
Sabato 28 dicembre 2013, apertura straordinaria dalle 20 a mezzanotte. Dalle 21 alle 23, "C'era una volta ..." a Spina, spettacolo teatrale scritto e diretto da Rossella Lorenzo, con Rossella Lorenzo (attrice), Silvia Mantovani (attrice e arpa celtica) e Matteo Masiero (attore e chitarre)
Da Cenerentola a Biancaneve, dalla
Bella addormentata nel bosco alla Sirenetta, fino a La bella e la bestia. Le
fiabe più famose rivivono nello spettacolo teatrale "C'era una volta...", scritto da
Rossella Lorenzo e interpretato dalla stessa Lorenzo e da Silvia Mantovani e
Matteo Masiero, che chiude l'appuntamento con "Una Notte al Museo" al Museo
Archeologico Nazionale di Ferrara.
La Magia e il Tempo arrivano nel nostro mondo per dare vita alla Fiaba, affinché
possa riportare un po’ di speranza nel mondo fin troppo “reale”. La Fiaba si
sveglia, si ricorda chi è, e decide di raccontare la sua storia. La narrazione
pura è intercalata da scene recitate e momenti musicali. Accompagnata nel suo
vagare dai suoni di un’arpa celtica e di una chitarra, l’immancabile principessa
va alla ricerca del lieto fine e del suo significato, in un cammino tra mondi
fantastici quanto quello che ognuno ha dentro di sé, per scoprire l’importanza
di sognare e di credere che i sogni possano avverarsi.
Spettacolo a
cura di Rossella Lorenzo,
ingresso gratuito
Si intuisce fin dall'inizio che la
Fiaba, incarnando in sé tutte le principesse, va cercando un’unica cosa: il suo
amore, il suo principe o, in termini più narrativi, il suo Lieto Fine. Ma la
ricerca è ardua, e di volta in volta Magia e Tempo la ostacolano o la aiutano.
Il Lieto Fine sembra non esserci, forse è inutile credere che un mondo fin
troppo reale possa tornare a sognare.
Ma la Fiaba è per sua natura incanto e speranza. Alla fine si assopisce in un
lungo sonno. Non c’è alcun Lieto Fine, ma solo un’amara rassegnazione che ogni
speranza, ogni sogno, ogni idea di paradiso in questo mondo sia andata perduta.
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