Museo Archeologico Nazionale di Ferrara e Soroptimist International Club di
Ferrara
in collaborazione con Associazione Bal'Danza e
Gruppo Archeologico Ferrarese
con l'adesione di FIDAPA, Lions Club Ferrara Diamanti e Associazione Mogli Medici
Italiani
promuovono
SABATO 8 MARZO
2014, alle ore 16.30
la conferenza di Kathy Toma
Esiste "l'Arte delle donne"?
Museo
Archeologico Nazionale di Ferrara
Via XX Settembre n. 122
info 0532 66299
In occasione dell'8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, il Museo Archeologico Nazionale di
Ferrara ospita una conferenza a tutto tondo di Kathy Toma su un tema ricchissimo e
stimolante: Esiste " l'Arte delle Donne" ?
L'incontro sarà incentrato sulle donne artiste nel campo delle arti visive
(dalla pittura alla scultura), partendo dall'antichità per arrivare fino ai
giorni nostri.
Un invito a ripercorrere attraverso il tempo e la Storia
l’evoluzione dello sguardo della società sul lavoro artistico delle donne e a
scoprirne l’immensa ricchezza nel campo delle Arti Plastiche in Europa. Una
storia nella Storia, di quelle che Lea Vergine ha definito, nell’omonima mostra
del ’80, "L’altra metà dell’Avanguardia” e che possiamo chiamare l’altra metà
dell’umanità; un tentativo di risposta all’ambiguità della domanda: Esiste
“l’Arte delle Donne”?
Nel trattare l'argomento Kathy Toma si avvarrà della videoproiezione di un
ampio apparato iconografico ed esporrà una copia
della sua opera "Lezione delle tenebre".
Saranno presenti le assessore del Comune di Ferrara Deanna Marescotti (Assessorato
pari opportunità) e Rossella Zadro (Assessorato all'Ambiente e Relazioni
Internazionali).
Al termine, brindisi offerto da Associazione PIV e dalla cantina Il Pettyrosso; presenzierà il titolare de Il Pettyrosso, Claudio Massarenti
Iniziativa promossa da Museo Archeologico Nazionale di Ferrara e Soroptimist International Club di Ferrara, in collaborazione con Bal'Danza e Gruppo Archeologico Ferrarese, e con l'adesione di FIDAPA, Lions Club Ferrara Diamanti e Associazione Mogli Medici Italiani
La pittrice Kathy Toma, artista e studiosa di storia
dell'arte, vive e lavora a Parigi.
Laureata in lettere all'Università di Strasburgo e in Storia dell'Arte alla
Sorbona, figlia di pianista, ha frequentato studi di teatro e di musica. Ha
dipinto sin da bambina e nel suo lavoro traspare una passione per un'"iconografia fiabesca e teatrale". Un percorso singolare, costituito da una
serie di evocazioni fra mito e memoria dove interviene sempre l'identificazione. Euridice, Narciso, la Donna all'Unicorno, Eloisa e Abelardo, Icaro, Ganimede,
San Giorgio e la Principessa cristallizzano una trama di tematiche d'amore e
morte: il mito di Tristano, Eros/Thanatos sono costantemente presenti.
E’ stata
per numerosi anni conferenziera al Centre Pompidou.
Dal 1972, ha esposto in diverse città della Francia e all'estero: Parigi,
Nantes, Lille, Valence, Aubusson, Gargilesse, Guebwiller, Francoforte, Firenze,
Prato, Napoli, Milano, Ferrara, Sudamerica. Ha svolto un importante lavoro
d’artista su Carlo Gesualdo Principe di Venosa, grande musicista autore di
madrigali che alla fine del '500 ha soggiornato a Ferrara, al momento del suo
matrimonio con Leonora d’Este. E’ stato completato da scritti di storia
dell’arte (Carlo Gesualdo da Venosa - Fasti dimenticati di un Principe del
Rinascimento (2009); “Essendoti sposa devotissima...”(2008) diario immaginario
di Leonora d’Este, libro d’artista su questa principessa dimenticata dalla
Storia di Ferrara) e da conferenze a varî convegni.
Le sue creazioni sul Principe dei Musici costituiscono la riemersione di
un'incontro avvenuto ben prima con la musica del Musicorum Princeps, una
rivelazione che si era sedimentata. Sono state presentate in varie mostre a
Gargilesse (1990), Guebwiller (1991), Napoli e Avellino (2001), Ferrara (2004))
dove viene presentata per la prima volta la video installazione il Polittico del
Principe di Venosa. La sintesi di questo lavoro è costituita dalla realizzazione
monumentale dei Dipinti della Volta della chiesa dell’Addolorata nella città di
Gesualdo nel 2001 e contemporanea presentazione del Concerto/Spettacolo con
L’Ensemble Vocale di Napoli.
La convergenza delle voci della musica e della tragica vita del Principe l'hanno
portata a una doppia "Risurrezione" in cui si sono concentrate le esperienze
precedenti sul materiale (il lenzuolo come supporto, il corpo e la fotografia,
il film, la video, la creazione di "environnement total") e sulle tematiche:
frontiere trasgredite da eroi mitici a rischio della propria vita, unicorni
favolosi costantemente inseguiti e uccisi e costantemente rinascenti, come la
Fenice.
Gesualdo quale emblema dell'artista o della ricerca mistica di una musica al di
là del suono. "Venire a Gesualdo -ha scritto la Toma a margine del
soggiorno nel comune dell'avellinese- è stata per me
un'emozione straordinaria. Vedere questa terra, questi paesaggi, camminare per
queste strade, toccare queste pietre, sentire l'aria, queste vibrazioni, è un
po' come essere in contatto col cuore della terra sull'orlo di un cratere ... un
incontro tellurico in qualche modo!"