Aggiornamento 25 gennaio 2010
Giovedì 28 gennaio 2010, alle ore 21, nella Chiesa Abbaziale di San
Pietro, Via San Pietro a Modena, si terrà la prevista conferenza con Luigi
Malnati, Don Paolo Malavasi, Donato Labate, Alberto Monti e Vincenzo Vandelli su
"Gli scavi archeologici nel Cortile della Spezieria della Chiesa di San Pietro a
Modena e il progetto di valorizzazione".
L'incontro farà il punto sulla storia della Chiesa di San Pietro alla luce dei
nuovi dati forniti dalle indagini archeologiche.
Scavi e rinvenimenti saranno presentati dal Soprintendente per i Beni
Archeologici dell’Emilia Romagna Luigi Malnati e dagli archeologi Donato Labate
e Alberto Monti mentre spetterà all’architetto Vincenzo Vandelli dello Studio
Progettisti Associati di Sassuolo illustrare il progetto di valorizzazione del
Cortile della Spezieria.
Inoltre, nelle giornate di sabato 30 e domenica 31 gennaio, dalle 10,20 alle
12,30 e dalle 14,30 alle 16,30, sarà possibile visitare l’area degli scavi
sotto la guida degli archeologi Donato Labate e Alberto Monti (per Info
059.236218). Aggiornamento del 28 gennaio
2010: Avvertiamo il gentile pubblico che le visite guidate previste per le
giornate del 30 e 31 gennaio 2010 sono state rimandate a data da destinarsi
causa neve
21 dicembre 2009 - Si sono appena concluse le indagini archeologiche preventive al progetto di recupero del cortile detto “della spezieria”, nel monastero di San Pietro a Modena. I lavori di scavo, sotto la direzione scientifica del Soprintendente Luigi Malnati e di Donato Labate, della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, sono stati coordinati sul campo dall’archeologo Alberto Monti.
Veduta zenitale dello scavo. In basso il muro dell'XI secolo tagliato dalla
fontana cinquecentesca (a destra); sotto il muro, la struttura di XIII secolo
(forse un refettorio), sopra una tomba ad inumazione e strutture di età moderna
Le indagini, finanziate e sostenute da don Paolo Malavasi dalla Parrocchia di
San Pietro, erano finalizzate a verificare la consistenza dei depositi
archeologici e ad accertare lo stato di conservazione di una fontana monumentale
del primo Cinquecento, costruita al centro del cortile e smantellata all’inizio
dell’800.
Alla luce di quanto emerso, non solo la fontana è risultata essersi in gran
parte conservata al disotto di un massiccio strato di macerie edilizie, ma le
ricerche hanno anche restituito nuove e significative testimonianze sia sulle
fortificazioni di Modena medievale sia di una nuova fase costruttiva del famoso
complesso abbaziale di San Pietro, la cui storia affonda le sue radici alla fine
X secolo.
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Tra i rinvenimenti più significatiti è da segnalare la scoperta, a pochi decimetri di profondità, di un grosso muro, ampio circa 1,5 metri e profondo almeno due metri, realizzato con il riutilizzo di mattoni d’epoca romana. Si tratta quasi certamente di un tratto delle fortificazioni dell’XI secolo, indicate in un diploma del 1026 con cui l’Imperatore Corrado II il Salico concedeva al vescovo di Modena la possibilità di ampliare le mura della città.
Un tratto delle fortificazioni di XI secolo, ampie circa m. 1,5 e profonde
almeno due, realizzate riutilizzando mattoni d’età romana
A
queste fortificazioni si riferiscono anche i recenti rinvenimenti di Piazzale
San Francesco dove è riemerso, nel corso dei lavori per la realizzazione di un
“compattatore” di rifiuti, un lungo tratto di muro proveniente da “rua
Muro”, la
strada che conserva la memoria delle fortificazioni che furono smantellate alla
fine del XII secolo a seguito di un nuovo ampliamento delle mura cittadine.
Contemporaneamente a questo nuovo ampliamento delle difese, anche la chiesa ed
il cenobio benedettino di San Pietro furono riedificati, utilizzando come
fondamenta le antiche fortificazioni. Nel “cortile della spezieria” è stato
infatti messo in luce, in corrispondenza delle strutture di difesa ormai
defunzionalizzate, un grande edificio, con pavimento in cocciopesto, dotato di
grandi pilastri, che potrebbe riferirsi al refettorio o forse alla stessa chiesa
di San Pietro nella sua riedificazione del XIII secolo, di cui è stato rinvenuto
un capitello lapideo. Questa costruzione fu
abbattuta alla fine del ‘400 , in occasione dell’edificazione del nuovo edificio
sacro -l'attuale- e per edificare, al centro di un nuovo ampio cortile, la
grande fontana ritrovata negli scavi insieme ad altre strutture bassomedievali e
di età moderna, ossari e alcune tombe ad inumazione.
Nel progetto di recupero del complesso, affidato all’architetto Vincenzo
Vandelli, si prevede, in conformità alle prescrizioni che saranno fornite dalla
Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per le province di
Bologna, Modena e Reggio Emilia, sia il restauro dell’antica fontana sia la
valorizzazione di un tratto delle fortificazioni.
Le indagini archeologiche hanno rappresentato un fruttuoso campo scuola per gli
studenti del Corso di Laurea in Scienze dei Beni Culturali dell’Università degli
Studi di Modena e Reggio Emilia e per alcuni studenti del Liceo Classico “L. A.
Muratori”.
In una conferenza programmata per il 28 gennaio 2010 dalla Parrocchia di San
Pietro in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna, verranno presentate al pubblico l’esito delle indagini
archeologiche ed il progetto di recupero del cortile della spezieria.
Le indagini archeologiche hanno recuperato anche alcuni ossari
Pavimento in cocciopesto del refettorio o della Chiesa di XIII secolo, addossato
al muro delle fortificazioni di XI secolo (sulla sinistra). Al centro, uno dei
tre basamenti di pilastro
Frammento di capitello in pietra d'Istria di epoca basso medievale