A teatro nel foro romano di Veleia, come 2mila anni fa
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Ufficio stampa SBAER
4 giugno 2009

Veleia. Festival di Teatro Antico. Edizione 2009

Area archeologica di Veleia
in località Rustigazzo a Lugagnano Val d’Arda (PC)

Sabato 20 giugno 2009, ore 21.30
ALESSANDRO BERGONZONI in
“Le Parole Stempiate”
Incontro sulle parole antiche e moderne

Sabato 27 giugno 2009, ore 21.30
GIORGIO ALBERTAZZI in
“Diario di Adriano”
Memorie di viaggio
da Le Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar
di e con Giorgio Albertazzi
video Matteo Raffaelli, produzione Marica Stocchi e Daniele di Gennaro per minimum fax media

Domenica 5 luglio 2009, ore 21.30
PEPPE BARRA in
“Peppe Barra racconta”
da Apuleio a Basile

Sabato 11 luglio 2009, ore 21.30
ELISABETTA POZZI in
“Sorelle di sangue”
Crisotemi
da Crisotemi di Ghiannis Ritsos e Elektra di Hugo von Hofmannsthal
di e con Elisabetta Pozzi
musiche originali Daniele D’Angelo, coreografie Aurelio Gatti, costumi Livia Fulvio, disegno luci Stefano Stacchini, danza Paola Bellisari, Carlotta Bruni, Monica Camilloni e Rosa Merlino, produzione MDA Produzioni, Mistras, Teatri di Pietra

In caso di pioggia gli spettacoli si svolgeranno presso il Teatro Municipale di Piacenza

Dopo ogni spettacolo degustazione di vini e salumi piacentini offerti da Associazione Viniviticoltori della Val Chiavenna e Salumificio la Rocca in collaborazione con Pro Veleia

Biglietto: prima fila 20 euro, seconda fila 15 euro, altre file 8 euro, riduzioni 20% per under 18 e over 65

Info e prenotazioni: Associazione Cavaliere Azzurro, Tel. 0523.769292 - 331.9559753
info@veleiateatro.com  - www.veleiateatro.com
oppure
Comune di Lugagnano, Urp 0523.891232 - 0523.891208

Prevendita (attiva a partire da mercoledì 10 giugno) presso lo sportello di Cariparma, sede di Piacenza, Via Poggiali n. 18 a Piacenza - dal lunedì al venerdì dalle ore 8.20 alle 13.20 e dalle 14.50 alle 15.50

Alessandro Bergonzoni, Giorgio Albertazzi, Peppe Barra ed Elisabetta Pozzi. Questi i protagonisti dell’edizione 2009 del Festival di Teatro Antico, rassegna che da 12 anni si svolge nella suggestiva cornice del foro romano di Veleia, sito archeologico dell’Appennino piacentino tra i più importanti dell’Italia settentrionale. Gli spettacoli hanno luogo nella stessa piazza dove si svolgevano 2mila anni fa, quel foro pavimentato in lastre d'arenaria in età augustea che con i suoi monumenti e i resti di vetuste architetture è un’incomparabile scenografia naturale.
Si comincia sabato 20 giugno con Alessandro Bergonzoni che propone “Le Parole stempiate”, incontro sulle parole antiche e moderne con cui l’artista promette di portarci “sul terreno del linguaggio per indagare come ad un cattivo uso delle parole corrisponda un pensiero corrotto e per capire se ha poi senso parlare di lingua antica e moderna”. Lo spettacolo di Bergonzoni è gratuito.
Sabato 27 giugno va in scena Giorgio Albertazzi con il suo “Diario di Adriano”, reinterpretazione delle “Memorie” di Marguerite Yourcenar, diventato ormai spettacolo culto grazie alla regia di Maurizio Scaparro. Da oltre 15 anni, Albertazzi non solo esprime il pensiero della Yourcenar ma rappresenta se stesso, il suo percorso esistenziale, la sua visione della vita e delle cose. La produzione è di Marica Stocchi e Daniele di Gennaro.
Domenica 5 luglio è la volta di Peppe Barra, geniale artista dalla carriera internazionale unica, che ci offre un excursus affabulatore da Apuleio a Basile con “Peppe Barra racconto”. Lo spettacolo è un viaggio magico alla scoperta delle origini della favola, dai segreti labirinti della tradizione campana alle invenzioni latine di Apuleio.
Chiude l’edizione 2009 Elisabetta Pozzi che sabato 11 luglio propone “Sorelle di sangue”, personalissima interpretazione della Crisotemi, ridisegnata dal grande poeta Ghiannis Ritsos, da parte di questa semplice, fresca e dotatissima attrice. Si tratta di uno spettacolo di teatro – danza con musiche originali di Daniele D'Angelo, coreografie di Aurelio Gatti, costumi di Livia Fulvio, disegno luci di Stefano Stacchini; le danzatrici sono Paola Bellisari, Carlotta Bruni, Monica Camilloni e Rosa Merlino.
La rassegna, uno degli eventi più significativi a livello nazionale nel suo genere, è organizzata da Provincia di Piacenza, Regione Emilia-Romagna, Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna e Comune di Lugagnano, con il contributo di sponsor privati.
I servizi di prenotazione e prevendita dei biglietti saranno attivi da mercoledì 10 giugno (la prevendita presso lo sportello di Cariparma di via Poggiali, dal lunedì al venerdì, dalle 8,20 alle 13,20 e dalle 14,50 alle 15,50). Per prenotazioni e info va contattata l'Associazione Cavaliere azzurro, tel. 0523 769292 o 331 9559753, info@veleiateatro.com, www.veleiateatro.com, o URP Comune di Lugagnano, tel. 0523 891232\891208. Costo dei biglietti: 1° fila 20 euro, 2° fila 15 euro, tutte le altre file 8 euro (riduzione 20% per under 18 e over 65).

Il municipium di Veleia fu fondato in seguito alla conquista romana del II secolo a.C. nel cuore del territorio della tribù ligure dei Veleiates o Eleates sul luogo del preesistente centro indigeno di cui sono testimonianza le tombe più antiche scoperte a nord-est del foro. La città si sviluppò su un sistema di terrazze digradanti lungo la collina.
Il foro fu edificato su un ripiano artificiale ottenuto con un massiccio sbancamento. Pavimentato ai tempi di Augusto in lastre di arenaria da Lucio Licinio Prisco, uno dei massimi magistrati locali, è circondato su tre lati dai resti di un portico su cui si aprivano botteghe e ambienti a destinazione pubblica. Un imponente ingresso a duplice prospetto tetrastilo, inserito nel colonnato del foro, ne consentiva l’accesso dalla terrazza più bassa.
A sud il complesso era chiuso dalla basilica, edificio a navata unica, dove addossate alle pareti di fondo si levavano le dodici grandi statue in marmo di Luni raffiguranti i membri della famiglia giulio-claudia, trasferite già nel Settecento nel Ducale Museo di Antichità, oggi Museo Archeologico Nazionale di Parma.
A monte, i resti dei quartieri di abitazione meridionale e di un edificio termale sono sovrastati dalla terrazza su cui si erge -fin dal medioevo- la pieve dedicata a S. Antonino.
Patrimonio culturale della regione fin dal 1760 (quando il Duca di Parma don Filippo di Borbone ne avviò l’esplorazione a seguito del ritrovamento casuale, nel 1747, dell’iscrizione bronzea della Tabula Alimentaria traianea) e da allora oggetto di scavi e ricerche, Veleia è oggi uno dei centri archeologici più importanti dell’Italia settentrionale