A teatro tra le tombe etrusche
di Marzabotto: ”I cavalieri” di Aristofane
Venerdì 29, sabato 30 giugno e domenica 1 luglio 2007, ore 21.15
alla Necropoli orientale dell’antica città etrusca, via Porrettana Sud n. 13 a
Marzabotto (BO)
ingresso 5 euro - info 051.6780511
Tre
serate di teatro nella suggestiva cornice della necropoli orientale della città
etrusca di Marzabotto. È una satira politica di assoluta attualità quella che va
in scena da venerdì 29 giugno a domenica 1 luglio 2007, alle ore 21.15: ”I
cavalieri” di Aristofane con la Compagnia d'Arte Teatro Perchè di Bologna per la
regia di Gabriele Marchesini (ingresso € 5,00 - info 051. 6780511).
Scritta nel 424 a.C., “I cavalieri” è una mirabile rappresentazione del
malcostume demagogico: per ottenere i propri scopi tutti i protagonisti usano
solo adulazioni e bassezze. L’autore si serve di trasparenti caricature per
colpire cose e persone della realtà e la commedia, seppur velata da un sottile
pessimismo, rimane una delle più divertenti satire politiche di ogni tempo.
Prima delle tre rappresentazioni, la direttrice Paola Desantis condurrà una
visita guidata gratuita al Museo Nazionale Etrusco “Pompeo Aria” e agli scavi,
con inizio alle 18.30
Il museo illustra la storia del sito archeologico che si estende nell’ampio
parco circostante. La consistenza dei resti dell’antica città, che occupò il
Pian di Misano e la sovrastante altura di Misanello dalla fine del VI alla metà
del IV sec.a.C., fanno di Marzabotto un caso unico nel panorama dei centri
abitati etruschi. L’abbandono garantì la conservazione dell’impianto urbano nel
suo disegno originale così che ancora oggi si possono percorrere le antiche
strade lungo le quali si snodano abitazioni, aree artigianali ed edifici sacri.
Lo spettacolo di Marzabotto rientra nel “Progetto Dioniso” che coinvolge
Provincia di Bologna, Comune di Marzabotto, Museo Nazionale Etrusco “Pompeo
Aria” di Marzabotto, Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi
di Bologna, Centro Teatrale Universitario dell’Università di Ferrara e Compagnia
d’Arte “Teatro Perché” di Bologna, con la direzione artistica di Gabriele
Marchesini e la consulenza scientifica di Angela Maria Andrisano.
Le tre serate di teatro si svolgono in concomitanza con il festival
dell’Occidente “Kainua” che si tiene nel parco vicino alla stazione di
Marzabotto
Figlia del vivace impegno politico di Aristofane, la commedia “I cavalieri” è
il pretesto per attaccare il partito democratico ateniese e in particolare il
suo capo, il conciapelli Cleone, signore della guerra del Peloponneso.
Demo (il Popolo) è un vecchio credulone succube del suo schiavo Paflàgone
(maschera di Cleone). Per liberare la casa dal rivale, altri due schiavi si
rivolgono al salsicciaio Agoracrito, figura ancora più bassa e ignorante di
Paflagone ma dotata di lingua lunga, coscienza elastica e faccia di bronzo: il
tipo adatto a signoreggiare sul popolo. Così impostata, la commedia va avanti
come un lungo contrasto tra Paflagone e Agoracrito che cercano di sopraffarsi
facendo a chi urla più forte e di guadagnarsi le grazie di Demo con invenzioni
di ogni genere. Risolutivo sarà l’intervento del coro dei cavalieri, nei quali
il conservatore Aristofane vedeva i custodi dei sani principi del buon tempo
antico.