La conferenza è stata annullata per sopraggiunti inderogabili
impegni del Dott. Minoja
Ci scusiamo per il disguido
Venerdì 27 febbraio 2015, alle ore 18
Nuovi dati dalle necropoli dell'Etruria Padana: il contributo della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna
Conferenza del Soprintendente per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna, Marco Edoardo Minoja
La conferenza è preceduta da una visita guidata al museo e all'area archeologica incentrata sul tema dei commerci e dei rapporti tra Etruschi e Greci (ore 16)
MARZABOTTO
(BO)
Museo Nazionale Etrusco “Pompeo Aria” e antica città di Kainua
Via Porrettana Sud n. 13
info 051 932353
Ingresso libero per la conferenza, biglietto per il museo e
l'area archeologica € 3,00
Vengono
da un passato remoto, da quasi 28 secoli fa, sono principesche o contadine ma
continuano a stupire per ricchezza o plasticità. Le hanno trovate a Castenaso,
Granarolo, Verucchio, Casalecchio. Le necropoli villanoviane che emergono a
ogni nuovo scavo dal bolognese all’Adriatico confermano l’importanza
dell’Etruria Padana, fornendo agli archeologi sempre nuove informazioni e
stimoli di riflessione.
Spetta al Soprintendente per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, Marco
Edoardo Minoja, illustrare al pubblico le novità emerse dai più recenti
scavi nel corso della conferenza “Nuovi dati dalle necropoli dell'Etruria
Padana: il contributo della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia
Romagna” in programma alle ore 18 al Museo Nazionale Etrusco “Pompeo Aria” di
Marzabotto
La conferenza è preceduta (ore 16) da una visita guidata incentrata sul tema dei
commerci e dei rapporti degli Etruschi con i Greci, ben evidenti nelle strutture
dell’antica città etrusca di Kainua e nei reperti conservati nel museo.
Alle ore 18, Minoja illustrerà le cinque tombe orientalizzanti rinvenute nel
2014 presso la Nova Chiesa di Castenaso, un gruppo di sepolture di
individui probabilmente imparentati, vissuti intorno alla metà del VII sec. a.C.
Sono tutte sepolture a incinerazione tra cui spicca per ricchezza la tomba 1,
con un corredo di circa 80 oggetti e una stele protofelsinea con decorazione
geometrica.
Parlerà delle recenti indagini archeologiche condotte a Granarolo dell'Emilia
che hanno portato in luce strutture abitative e sepolture risalenti all'epoca
villanoviana. Questo scavo ha evidenziato un'occupazione capillare di questa
parte di pianura già dalla prima età del Ferro (VIII sec.a.C.), con insediamenti
collegabili allo sfruttamento delle risorse agricole, recuperando una tomba a
cremazione con corredo di vasellame in ceramica, un pozzo e frammenti di grandi
vasi per la conservazione degli alimenti.
Il pubblico potrà ascoltare le novità emerse dalla ripresa degli scavi a
Verucchio, nel riminese, una realtà archeologica nota per la preziosità
degli oggetti dei corredi, spesso in materiale deperibile, come i tessuti o il
legno. La campagna di scavo 2014 ha indagato nove tombe di epoca villanoviana,
alcune a semplice pozzetto, altre a cassa lignea, che hanno restituito tracce di
reperti particolarmente rari, come una stuoia e cesti in vimini, e un
poggiapiedi e alcuni troni di legno.
L’incontro con Marco Minoja si conclude con un resoconto della suggestiva
sepoltura con corredo recuperata nel 2013 a Casalecchio di Reno. Questa
tomba è stata rinvenuta a margine di una vasta area scavata per realizzare nuove
abitazioni in località San Biagio. Si tratta di una sepoltura a cremazione della
metà dell'VIII sec. a.C. che il rasoio lunato indica come maschile. Fra gli
oggetti del corredo tipici di queste sepolture, quali biconico, olla, coppa,
bicchiere, fibula, spicca per originalità un cavallino in terracotta. La tomba è
a poca distanza da altre due sepolture villanoviane, un poco più recenti, venute
alla luce negli anni 80 anche in quel caso durante lavori edili.
L’iniziativa chiude il programma di INVERNO CON GLI ETRUSCHI, promosso da Sezione di Archeologia del DiSCI - Università di Bologna, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia dell’Emilia-Romagna - Museo Nazionale Etrusco “P. Aria”, a margine della mostra felsinea.
nella foto: Casalecchio di Reno (BO), scavi 2013. Cavallino in terracotta (VIII sec.a.C.)
Museo Nazionale Etrusco
“Pompeo Aria” e antica città di Kainua, Via Porrettana Sud n. 13 a Marzabotto
(BO)
il museo è
aperto dalle 9 alle 17.30, gli scavi archeologici dell'antica Kainua dalle 8 alle 17.30
Ingresso € 3,00 - gratuito per gli under 18
info 051.932353
sba-ero.museonazionaletrusco@beniculturali.it
www.archeobologna.beniculturali.it/Marzabotto
Marzabotto (Kainua)
è l’unico esempio al mondo di città etrusca regolare e pianificata giunta a noi
ancora perfettamente leggibile in tutti i suoi settori.
A Marzabotto gli Etruschi avevano non solo progettato la città secondo un
modello assunto direttamente dal mondo greco (seppur "mediato" dall'etrusca
disciplina), ma i legami culturali e commerciali con l’Ellade erano
quotidianamente alimentati tramite il fiume Reno (che all'epoca sfociava nel
ramo spinete del Po), il porto di Spina e l’Adriatico.
Di questa grecizzazione sono segno evidente non solo la ceramica attica, la cui
presenza nei corredi tombali connota la completa acquisizione dell'ideologia del
vino e del banchetto nell'Aldilà, ma anche reperti splendidi come la testa di
kouros in marmo greco o la grande kore in bronzo che propongono la possibilità
di una produzione anche locale atteggiata fedelmente al mondo greco ma tradotta
in stilemi specificamente etruschi.
Risale ai primi anni del Duemila la scoperta del grande tempio urbano dedicato a
Tinia (sommo dio degli Etruschi corrispondente allo Zeus dei Greci) che ha
cambiato il volto della città.