«Dalla
“Storia con le parole” a “Dentro la Storia”»
Innovativo progetto del
Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Ferrara e del Centro
Territoriale Permanente di Codigoro, in collaborazione con il Museo Archeologico
Nazionale di Ferrara
L’ARCHEOLOGIA
PER IL SOCIALE
Mettiamo insieme i cocci: setacciare la terra, ritrovare il frammento, ricomporre il reperto
al Museo Archeologico Nazionale di Ferrara (Via XX Settembre n. 122)
mercoledì 3 dicembre 2008, ore 11
in occasione della Giornata Internazionale dei diritti delle persone con
disabilità
Secondo l’Istat i disabili in Italia superano i 2 milioni e mezzo; sono il 5%
della popolazione, per due terzi donne. Si dice disabile e il pensiero corre al
bastone bianco o alla carrozzina. Ma questo è un mondo dai confini sfumati. Il 3 dicembre si celebra la Giornata Internazionale dei diritti delle
persone con disabilità. In questa occasione il Dipartimento di Salute Mentale
dell’Azienda USL di Ferrara e il Centro Territoriale Permanente di Codigoro, in
collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, attuano la
seconda fase di un progetto innovativo che mira a coinvolgere una selezione di
pazienti psichiatrici del Centro Diurno “Il Convento” Area San Bartolo, diretto
dal dott. Gino Targa,
portandoli a contatto con la Storia e l’opera d’arte.
Assistiti dalla direttrice del museo, Caterina Cornelio, e dai tecnici Alain
Rosa e Valentina Guerzoni, otto corsisti di entrambi i sessi ed età compresa tra
i 35 e i 55 anni, avranno l’opportunità di toccare un reperto archeologico e
scoprire cosa si prova a tenere tra le mani un frammento antico e tentare di
ricomporlo nell’oggetto originale. Il vaso antico, sporco e frammentato,
ricoperto dalla patina del tempo e del passato, viene prima ripulito, poi
ricomposto, fino al completo assemblaggio. Un’esperienza che non solo permetterà
ai corsisti di essere soggetti attivi, artefici di un’operazione condotta in
équipe, ma che è quasi una metafora di un percorso di recupero psichiatrico e
che, come si augurano gli ideatori, potrebbe aiutare ad aprire un canale di
comunicazione con l’universo emotivo di questi sofferenti mentali.
I corsisti sono guidati dai docenti Carla Bolognini e Pier Giorgio Ragazzi e
dagli operatori della struttura; questa volta sarà presente anche lo psichiatra
Roberto Maria Boccalon che sta monitorando il progetto con grande attenzione.
A trent’anni dall’entrata in vigore della Legge 180, più nota come Basaglia, la
norma che sanciva la chiusura dei manicomi, la “lotta allo stigma” nei confronti
del disagio psichico è più dura che mai. La cura medica e il trattamento
individuale sono insufficienti senza integrazione e l’effetto dell’ambiente è
diventato importante quanto l’intervento sulla persona. Progetti come quello che
si tiene al Museo Archeologico di Ferrara aiutano a capire che la malattia
mentale è curabile, che non porta stranezza o pericolo; e che più si riduce
l’emarginazione delle persone che ne sono colpite, più si semplifica la loro
guarigione.
Il 3 dicembre si celebra la “Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità”. L’evento, organizzato dall'Onu, ha lo scopo di coinvolgere e sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi dei cittadini disabili e delle loro famiglie, sostenendo la loro dignità e la piena integrazione. Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali con lo slogan: “Un giorno all’anno tutto l’anno” intende sottolineare la necessità di tenere sempre viva l’attenzione su questa problematica e non un solo giorno all’anno. Per questo organizza iniziative e sperimentazioni che evidenzino le migliori e più avanzate pratiche attuate per rendere più accessibili ai diversamente abili i luoghi d’arte e facilitarne la fruizione.
Approfondimento alla pagina web http://www.archeobologna.beniculturali.it/mostre/ferrara_ausl_08.htm