Tu chiamala, se vuoi, archeo-terapia
giovedì 20 novembre 2008, ore 11
mercoledì 3 dicembre 2008, ore 11
Ferrara, Museo Archeologico Nazionale
Via XX Settembre n. 122
Spietata, adultera, assassina, Clitennestra è il prototipo dell’infamia
femminile: “quel perfido mostro”, la definisce il marito Agamennone, massacrato
a colpi di scure così come la sua preda di guerra e concubina, Cassandra. Quanto ad Efesto, è il più
brutto dell’Olimpo: ripudiato dalla madre, di padre incerto, otterrà in moglie
Afrodite ma sono per subirne i continui tradimenti.
Due miti, due drammi, due storie fin troppo comuni. Ecco i temi scelti per la
prima tappa di un’esperienza davvero innovativa: portare al museo persone con
problemi psichiatrici per “incontrare” l’opera d’arte.
L’iniziativa si chiama «Dalla “Storia con le parole” a “Dentro la Storia”» ed è
ideata dal Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL di Ferrara e dal
Centro Territoriale Permanente di Codigoro, in collaborazione del Museo
Archeologico Nazionale di Ferrara.
Il progetto si svolge in due fasi e coinvolge 16 utenti del Centro Diurno “Il
Convento” Area San Bartolo, persone di entrambi i sessi con gravi patologie, di
età compresa tra i 35 e i 55 anni, con scolarizzazione dalle medie al liceo.
Giovedì 20 novembre i corsisti parteciperanno a una visita guidata molto
speciale, quella ai reperti attici di 2500 anni fa e ai miti che raffigurano.
Guidati dai docenti Carla Bolognini e Pier Giorgio Ragazzi, e accompagnati dagli
operatori della struttura, con l’assistenza dell’archeologa Caterina Cornelio,
direttrice del museo, i corsisti potranno partecipare alla magia delle storie di
Efesto e Cassandra, scoprendo le immagini che le raffigurano e l’empatia
dell’artista che ha scelto di rappresentarle.
Mercoledì 3 dicembre, invece, alcuni di loro avranno l’opportunità di entrare in
sintonia con il reperto archeologico e scoprire cosa si prova a tenere tra le
mani un frammento antico, dopo averlo eventualmente lavato e asciugato nel
laboratorio di restauro del museo. Questa seconda fase, che rappresenta una
novità assoluta e si svolge in occasione della Giornata Internazionale dei
diritti delle persone con disabilità, permetterà tra l'altro ai corsisti di
“vivere” e “fare rivivere” l’opera d’arte anziché “subirla” come semplici
spettatori.
Approfondimento alla pagina web http://www.archeobologna.beniculturali.it/mostre/ferrara_ausl_08.htm