Ferrara. Una mostra e un concerto celebrano il talento visionario di Rodolfo Pasquinelli, in arte Pasquinaccio, pittore marchigiano scomparso nel 2008
Musica, Poesia e Arte per Ferrara
Mostra di opere di Rodolfo Pasquinelli, in arte
Pasquinaccio
dal 3 al 12 maggio 2013 (martedì-domenica, 9.30-17)
Concerto del Gershwin Quintet (quattro sax e
pianoforte)
5 maggio 2013, ore 11
FERRARA, Museo Archeologico Nazionale, Sala delle
Carte Geografiche
Via XX settembre n. 122 - info 0532 66299
ingresso museo € 5,00 – ingresso museo + concerto € 10,00
Un
inedito accostamento tra pittura, scultura e musica, un singolare viaggio nella
vena creativa di un artista tenero e ironico, sullo sfondo di quel Rinascimento
che tanto amava. Questo propongono il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara e
l'Associazione Culturale Bal'danza con l'iniziativa "Musica, poesia e arte per
Ferrara” che si svolge, con momenti e iniziative diverse, nella prestigiosa Sala
delle Carte Geografiche del museo.
Da venerdì 3 (inaugurazione ore 17.30) a domenica 12 Maggio, il museo ospita la
suggestiva mostra di una trentina di pitture e sculture di Rodolfo Pasquinelli,
in arte Pasquinaccio.
Artista eclettico e visionario, Rodolfo Pasquinelli (Ancona 1948 – Treviso 2008)
pone l’uomo al centro delle sue opere, si tratti della morbida bellezza
femminile o della durezza dell’uomo-maschio, con le sue armature e i simboli del
potere.
I suoi quadri, sempre oscillanti tra sogno e realtà, esprimono forza, colore,
tenerezza e ironia, le sue sculture in legno, frutto di tecnica originale e
personalissima, sono giocose, eleganti, ironiche, dinamiche e ardite.
C’è una ricerca continua di equilibrio tra forma, volume e linee nei suoi
“Veloci”, “Velocissimi”, “Quasi volo”, nelle sue Donne e, da ultimo, nelle
“Sirene” che invitano al sogno e al confronto con l’essenza umana.
A Pasquinaccio e al suo talento visionario è dedicato il concerto di domenica 5
Maggio, alle ore 11: il Gershwin Quintet, formato da Letizia Ragazzini, sax
soprano, Mariella Donnaloia, sax contralto, Isabella Fabbri, sax tenore, Laura
Rocchegiani, sax baritono, e Maria Giulia Cester, pianoforte, propone musiche di
Bernstein, Gershwin e Piazzolla
Rodolfo Pasquinelli, in arte Pasquinaccio
In terra di Marche si usa storpiare il nome o il cognome delle persone
considerate fuori dal comune. Così nasce l’appellativo di Pasquinaccio,
pseudonimo di Rodolfo Pasquinelli, artista nato in Ancona nel 1948 e scomparso a
Treviso nel maggio 2008.
Infanzia nomade al seguito del padre, è in terra marchigiana che ama tornare, ed
è qui, tra i colli di Jesi e quel mare in lontananza, che ora riposa e forse
vaga.
Maturato e cresciuto tra Venezia e Treviso, trova qui la prima ispirazione e il
volo della fantasia. La magica Venezia gli racconta la sua storia di miracoli e
libertà, Venezia “…il solo posto al mondo dove i cavalli stanno in aria, i leoni
hanno le ali e i piccioni vanno a piedi…”.
E’ attratto dalla cultura Umanistica e i suoi quadri realizzati su tavola con
colori a olio e sapienti velature, parlano spesso di temi mitologici in cui
l’uomo, sempre protagonista, è in bilico tra realtà e sogno. Soffusi di
malinconia, forza, tenerezza e sempre profondamente partecipi della fragilità
umana, non rinunciano mai a quella vena di ironia, tratto del suo carattere, che
regala un sorriso anche all’osservatore più distratto e superficiale. Col
passare del tempo, però, è la scultura a stimolarlo maggiormente e presto
realizza opere in legno frutto di una tecnica originale e personalissima. La
realizzazione di forme, dapprima giocose ed eleganti, come i cavalieri ironici
l’Altissimo, il Potentissimo, il Fortissimo, poi sempre più dinamiche e ardite,
alla ricerca di un equilibrio tra forma, volume e linee che si curvano, rigirano
su se stesse fino a dare vita alle figure. Nascono così i Veloci, i Giocosi, i
Quasi Volo, le sue Donne e quelle Sirene da tanto sognate che sembrano portare
in superficie l’essenza dell’uomo e dell’artista.
È a questo punto che la sua opera si ferma, ma non il suo progetto.
Sculture e pitture in mostra
I Veloci: Vado al massimo, Carezza, Palio, Ciclista
Sirene: Raccoglimento, Prendo l'aria, Scivolo in silenzio, L'Abisso, Godo
l'attimo
Donne: Agave, Matisse
I Giocosi: Pasquinaccio, Cavaliere, Vescovo, Ballerina, Nuvolari, Casanova,
Carabiniere
I quadri: Tunisia, Incontro, il Sogno, La Donna del Marinaio, La Sposa Infedele,
Donna Mobria, Marte e Giunone, I Ricordi, L'Etrusco
Gershwin Quintet formato da Letizia Ragazzini, sax
soprano, Mariella Donnaloia, sax contralto, Isabella Fabbri,
sax tenore, Laura Rocchegiani, sax baritono, e Maria Giulia Cester,
pianoforte
Quattro saxofoniste e una pianista si incontrano in un progetto unico nel suo
genere che rende omaggio al compositore George Gershwin, proponendo un programma
accattivante arricchito da un tocco di eleganza, freschezza e femminilità. Le
molteplici possibilità timbriche, dinamiche ed espressive dell’ensemble
permettono inoltre un’originale lettura della musica classica del Novecento, di
repertori al confine con il jazz, delle calde sonorità del tango argentino e
della musica europea d’ispirazione popolare.
Ecco il programma del concerto del 5 maggio (ore 11)
Leornard Bernstein (1918 - 1990)
Ouverture da ‘Candide’
(arr. Silvestro Sabatelli)
George Gershwin (1898 - 1937)
Summertime
(arr. Gershwin quintet)
The man I love
I got rhythm
(arr. Silvestro Sabatelli)
Astor Piazzolla (1921 - 1992)
Años de soledad
(arr. Gershwin quintet)
Libertango
(arr. Gershwin quintet)
George Gershwin
Concerto in Fa
(arr. Danilo Comitini e Silvestro Sabatelli)
Allegro, Adagio – Andante con moto, Allegro agitato
ll Gershwin Quintet è un ensemble al femminile che unisce quattro
saxofoniste e una pianista provenienti da Brindisi, Castelraimondo, Ancona,
Imola e Ferrara. Diplomate con il massimo dei voti, si perfezionano con Maestri
di fama internazionale quali L. Derosier, J.I. Fourmeau, P. Geiss, M. Gerboni,
J.M. Londeix, M. Mazzoni, M. Marzi, F. Mondelci, S. Perticaroli, G. Valentini.
Classificate individualmente ai primi posti in numerose competizioni musicali,
si distinguono per originalità del progetto e brillantezza dell’esecuzione
nell’edizione 2009/2010 del T.I.M. Competition. Si esibiscono in importanti
teatri e nell’ambito di numerose rassegne musicali. Nel 2011 pubblicano il loro
primo lavoro discografico, "Oh, Ladies BeGood!" con musiche di Gershwin,
Bernstein e Iturralde, sponsorizzato dalla Fondazione F.I.D.A.P.A. Protagoniste
del concerto di chiusura del XVI Stage Internazionale del Saxofono di Fermo,
riscuotono grande successo di pubblico e di critica. Dalla nascita del gruppo,
nel 2008, Il Gershwin Quintet ha contribuito all’ampliamento del repertorio per
quartetto di saxofoni e pianoforte, presentando proprie trascrizioni e
arrangiamenti inediti a loro dedica
Mostra e concerto sono promossi dall’Associazione Culturale Bal’danza in collaborazione con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna e la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, Museo Archeologico Nazionale di Ferrara
per approfondimenti clicca qui