A partire da sabato 16 settembre e per tutti i week-end fino alla fine di ottobre, archeologi e volontari dell’Associazione “Civitas Claterna” guideranno il pubblico alla scoperta dell’antica città che giace sepolta sotto i campi della campagna ozzanese.
L’appuntamento è sullo scavo che si trova nel comune di Ozzano dell’Emilia (BO), in località Maggio, ed è ben visibile dalla via Emilia, su cui si affaccia direttamente. Le visite guidate cominceranno sabato 16 settembre e proseguiranno fino al 29 ottobre, con inizio il sabato alle ore 15 e la domenica alle ore 10. Lo scavo è raggiungibile con la macchina, seguendo la via Emilia fino alla località Maggio, oppure in autobus, con le linee 94 e 101 e fermata sempre in località Maggio (si prega di lasciare la macchina nel vicino parcheggio in località Maggio, davanti al “Ladies Bar”). Per la visita è consigliato un abbigliamento sportivo con scarpe da tennis o scarponcini da passeggio; le visite guidate sono gratuite e non è necessario prenotare.
Domenica 15 ottobre una visita speciale inserirà Claterna fra gli eventi collegati alla “Festa della Storia”, in programma a Bologna dal 15 al 22 ottobre con numerose iniziative multidisciplinari.
Per informazioni contattare il numero 347.4659014 fino al 17 settembre ed il numero 347.7597112 dal 17 settembre in poi, oppure visitare il sito www.civitasclaterna.org.
Claterna era il nome della città
romana situata sulla via Emilia fra le colonie di Bologna (Bononia), ad
ovest, e Imola (Forum Corneli), ad est. Città di medie dimensioni,
visse fra la prima metà del II secolo a.C. ed il V secolo d.C., durante tutto il
periodo della colonizzazione romana in questa parte della regione. A partire dal
1891 varie campagne di scavo sono state condotte nel suolo del centro urbano
antico, uno dei pochi della regione a non aver avuto continuità abitativa
dall’antichità ad oggi. Questi scavi -poi ricoperti per preservarne l’integrità-
hanno esplorato piccole porzioni della città antica, mettendo in luce strade,
case (domus) con pavimentazioni a mosaico e cocciopesto, altri edifici di
funzione più incerta e, naturalmente, una grandissima quantità di materiale
mobile, ceramiche, monete, svariati oggetti in metallo ed osso lavorato,
frammenti architettonici decorati in pietra, vasetti di vetro, ecc.
Nel novembre 2005 sono riprese le campagne di scavo archeologico sul sito grazie
alla nascita dell’associazione “Civitas Claterna” che coniuga le potenzialità
operative di realtà diverse del territorio ozzanese quali il Comune di Ozzano,
la ditta IMA e il gruppo archeologico “Città di Claterna”, con il coordinamento
scientifico della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna.
Così, dopo 1500 anni di oblio, la sepolta Claterna sta tornando
lentamente a rivelarsi. Gli scavi dell’anno scorso hanno portato in luce i resti
di un grande edificio abbandonato nel V–VI secolo d.C. ma le cui origini
risalgono almeno al II–I secolo a.C. Nella nuova area di scavo, ampliata
rispetto a quella dell’inverno scorso, stanno affiorando le imponenti tracce di
un grande crollo di materiale edilizio che ricopre le strutture più recenti
dell’edificio. Dal caotico ammasso di mattoni frammentati fanno capolino le
prime, consistenti tracce delle murature in abbandono. La prosecuzione dello
scavo permetterà di mettere in luce tutti gli elementi costituenti l’edificio
–muri e pavimenti-, di ricostruirne la storia durante tutti i secoli nei quali è
stato utilizzato e di recuperare gli oggetti della sua vita quotidiana.