Parma, sala conferenze del Museo Archeologico
Nazionale
Palazzo della Pilotta
L’Italia spiegata agli italiani. Primo bilancio di Filippo Maria Gambari del progetto didattico della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna dedicato al dialogo fra antichità e mondo della scuola, con immagini, commenti e schede di approfondimento scaricabili dal sito www.archeobologna.beniculturali.it
Unità
dal volto antico. Le radici archeologiche dell’immagine dell’Italia
conferenza di Filippo Maria Gambari
Soprintendente per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna
giovedì 24 novembre 2011, ore 17
info 0521 233718
Qual è l’origine del nome Italia? Da quanto tempo è usato? Perché l’Italia
indossa una corona turrita come una dea dell’antichità? E come mai le Regiones
definite da Augusto duemila anni fa hanno già il nome e i confini di quelle
attuali?
Abituati a scavare, gli archeologi hanno indagato a ritroso, provando a spiegare
agli italiani quanto sia antica la storia unitaria. Agli studenti, anzitutto, ma
anche a chiunque abbia voglia di leggere,
scaricare e riflettere sul materiale messo in rete sul sito della Soprintendenza
per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna
Un progetto didattico fortemente voluto dal Soprintendente Filippo Maria Gambari
che traccerà un bilancio dei primi otto mesi di lavoro con la conferenza “Unità
dal volto antico. Le radici archeologiche dell’immagine dell’Italia”, in
programma giovedì 24 novembre, ore 17, al Museo Archeologico Nazionale di Parma,
nel Palazzo della Pilotta.
Il progetto si fonda sul dato, apparentemente provocatorio, che l’Unità d’Italia
esista di fatto da almeno duemila anni e che a questa antichità si sia sempre
fatto riferimento, nei simboli, segni, loghi e luoghi.
Il contributo degli archeologi della Soprintendenza alle celebrazioni per i 150
anni dell’Unità Nazionale è una raccolta di testi e immagini di semplice
fruibilità ma grande efficacia che consente al lettore di capire, tramite esempi
e simbologie di immediata percezione, quanto l’Italia unita non sia una creatura
del movimento risorgimentale ma si fondi sul richiamo più o meno esplicito a
modelli culturali che si sono sedimentati nella nostra storia a partire
dall’Antichità.
Prendiamo ad esempio l’utilizzo della denominazione “Italia”, attestato a
partire dal VII sec. a.C. per indicare il lembo più meridionale della Calabria.
Già quattro secoli dopo, leggendo Polibio, trapela l’idea delle Alpi come “mura
d’Italia” e che siano “abitanti d’Italia” tutti i popoli che vivono a sud di
esse. Nemmeno la caduta dell’Impero Romano, e il lungo periodo di frammentazione
politica che seguirà, potrà più cancellare l'antica e ormai radicata concezione
che questo nome, Italia, indichi il territorio dell’intera penisola, dalle Alpi
al mare, incluse le isole.
Un altro esempio viene dalla rappresentazione femminile dell’Italia, ispirata a
modelli dell’arte ellenistica e romana, a partire dalla corona turrita che
adorna anche la testa marmorea di Tyche rinvenuta negli anni ’60 negli scavi di
Classe (ora esposta nel Museo Nazionale di Ravenna).
Ma sono innumerevoli i modelli antichi utilizzati dalla fine del Settecento per
rappresentare l’Italia nei documenti ufficiali, in quadri, monete, medaglie e
cartoline, nei più banali materiali in circolazione dall’Ottocento al secolo
scorso, fino agli oggetti d’uso corrente come i francobolli o le misure da vino
con l’immagine dell’Italia turrita.
Estromessa nel 2005 dai programmi delle Medie inferiori, l’Antichità rientra
dalla porta principale per testimoniare una continuità spazio temporale con
buona parte della storia moderna e con tutta quella contemporanea. D’altronde è
indubbio che il percorso di costruzione dell’Unità nazionale sia soprattutto
l’esito di correnti e modelli culturali che risalgono anche al passato preromano
della Penisola, come ha radici secolari l’idea stessa di Italia unita, seppur
nelle profonde differenze regionali che la caratterizzano.
clicca qui per andare al progetto didattico
Promosso da: |
Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna, Museo Archeologico Nazionale di Parma |
Quando: | giovedì 24 novembre 2011, ore 17 - Ingresso gratuito |
Città: | Parma |
Luogo: | Museo Archeologico Nazionale, sala conferenze |
Indirizzo: | Palazzo della Pilotta n. 15 |
Provincia: | Parma |
Regione: | Emilia-Romagna |
Curatore: | Roberta Conversi, Servizio Educativo M.A.N. Parma |
Telefono: | 0521.233718 |
Fax: | 0521.386112 |
E-mail: | Roberta Conversi |
editing Carla Conti