Rimini. Valorizzazione del primo dei due cippi miliari posti lungo la Via Flaminia

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Rimini ha ancora nel proprio territorio, lungo il tracciato della Via Flaminia, a poca distanza dalle posizioni originarie, due cippi miliari già ricordati e descritti da Jano Planco (1693-1775), da Johann Caspar von Goethe (1710-1782), padre del famoso poeta, e da Padre Luigi Nardi (1777-1837): il Primo miliare in località Colonnella e il Terzo in località Dimare (Miramare).
I Romani ponevano i cippi miliari lungo le vie pubbliche per scandire le distanze. La forma più consueta è quella di una colonna (ma esistono anche cippi rastremati, quadrangolari o a base appuntita) di altezza e circonferenza variabile. Normalmente le iscrizioni sui miliari riportavano, con abbreviazioni e sigle, la distanza in miglia (1 miglio romano = 1480 m circa) dal punto di partenza della strada oppure dalla città più vicina.

  Il Primo miliare della Colonnella
Il Primo miliare (in località Colonnella). A sin. dov'era prima e a destra l'attuale sistemazione

Mercoledì 5 dicembre 2012 si sono svolti i lavori più impegnativi relativi alla valorizzazione del primo di questi due cippi miliari, quello collocato a circa un miglio dalla città di Rimini, in località Colonnella. La colonna litica è stata trasferita dal punto in cui si trovava da tempo immemorabile, a ridosso di una proprietà privata, a una posizione più vicina a quella originaria, precisamente ai margini dell’antica strada consolare. Gli scavi archeologici condotti per realizzare un parcheggio pubblico hanno infatti riportato alla luce un tratto del piano stradale della Flaminia e il suo margine lato mare. Proprio su questo limite si è deciso di ricollocare il cippo.
L’intervento di valorizzazione è stato eseguito dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna in accordo con il Settore Pianificazione Urbanistica Attuativa del Comune di Rimini (Arch. Daniele Fabbri), a cura e spese della Ditta Valdadige, Società attuatrice di un Piano Particolareggiato nella vicina zona di Via Macanno che prevedeva la realizzazione di un ulteriore nuovo parcheggio pubblico, in prossimità della Chiesa parrocchiale della Colonnella e del “Nuovo Asilo AUSL” realizzato all’interno dell’area dell’Ospedale degli Infermi di Rimini.
La realizzazione del parcheggio è stata eseguita dalla Ditta appaltatrice dei lavori, la Società cooperativa CBR di Rimini, mentre le indagini archeologiche e gli scavi estensivi sono stati eseguiti dalla ditta Phoenix Archeologia S.r.l. di Bologna sotto la direzione scientifica di Renata Curina, archeologa della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna.
Nel corso delle verifiche, oltre al già citato tratto della via Flaminia, abbastanza ben conservato, è stata rinvenuta una vasta necropoli della prima età imperiale costituita per lo più da sepolture a incinerazione con ricchi corredi funerari.
Una volta terminata la costruzione del parcheggio pubblico, la Soprintendenza ha avviato, dopo attenta valutazione, le operazioni di recupero, restauro e valorizzazione del cippo. Il miliare è stato “liberato” dalla posizione precedente, addossata a una recinzione privata, per poi essere nuovamente collocato ai margini dell’antico tracciato della consolare Flaminia.
L’ispezione prima, l’analisi poi della sua consistenza e integrità, hanno consentito di liberarlo dagli elementi in calcestruzzo moderno che lo circondavano.
Tali interventi sono stati l’occasione per confermare le dimensioni che aveva già rilevato lo studioso riminese Luigi Tonini nel 1864. Il cippo è alto, dalla base quadrangolare alla sommità, metri  2,68 e ha una circonferenza, nel punto maggiore, di 62 centimetri; la base quadrangolare ha lati di 72 e 74 centimetri.
La pietra con cui è realizzato il Primo miliare è quella locale di San Marino; il cippo ha un peso stimato di poco più di 4 tonnellate e non presenta segni di iscrizioni.
Il manufatto è ora oggetto di interventi di pulizia e restauro. L’area in cui è stato collocato sarà sistemata con una siepe di alloro per distaccarlo dall’area destinata a parcheggio pubblico; una porzione di questa “area archeologica” sarà pavimentata con una finitura rustica di pietra frantumata calcarea, in analogia con la finitura antica della Via Flaminia, e vi sarà collocato, affianco anche se a debita distanza, un leccio che aiuterà alla nobilitazione del sito.
Un pannello informativo (redatto dalla Soprintendenza Archeologica e dai Musei Civici di Rimini) fornirà la descrizione del Cippo e della Via Flaminia, e illustrerà l’importante area sepolcrale attigua, senza omettere di menzionare i preziosi ritrovamenti archeologici di età romana risalenti all’estate 2011.


Il cippo miliare nella sua nuova sistemazione, a poca distanza dalla posizione originaria, ai margini dell’antica Flaminia