Il sito archeologico di Castel Pizigolo, 1200 anni di storia tra le province di Modena e Reggio Emilia
Il sito archeologico di Castel Pizigolo si trova al confine tra le province di Modena e Reggio Emilia. È ubicato alla sinistra idrografica del torrente Dolo, in posizione strategica per il controllo sia della valle sottostante, che di una vasta porzione dell’entroterra appenninico nel territorio di Reggio Emilia.
Sepolture allineate lungo il perimetrale di una struttura (probabilmente
una chiesa) nell'area 1000 dello scavo
Testimonianze archivistiche
In età medievale l’area oggetto della ricerca, secondo un falso
diploma di Carlo Magno comunque redatto alla fine del IX secolo, faceva
parte della diocesi di Reggio Emilia mentre da un punto di vista civile
dipendeva dal gastaldato di Bismantova, a quell’epoca afferente al
comitato di Parma.
La prima menzione del castrum risale a un diploma dell’imperatore
Corrado II che conferma al vescovo di Parma vari beni tra cui il
castrum Piciculi. La stessa struttura fortificata appare oltre un
secolo dopo (nel 1164) in un atto di Federico I il Barbarossa mentre è
del 1202 la notizia che il castello sia stato temporaneamente concesso
dai signori locali al comune di Reggio Emilia che in questa zona stava
portando avanti un’ampia offensiva verso il rivale comune di Modena. Le
lotte che coinvolgono le due città fanno sì che Castel Pizigolo, posto
proprio lungo il confine, diventi teatro di eventi bellici di rilievo,
come quello che nel 1269 porta le truppe modenesi a espugnare il maniero
e a darlo alle fiamme.
Il sito continua comunque ad essere occupato anche nel Trecento mentre
il suo abbandono pare collocabile nel secolo successivo. Un abbandono
che interessa però solo l’apparato fortificato, visto che le fonti
scritte testimoniano in uso la chiesa castellana di San Tommaso ancora
fino al 1624.
Situazione prima dello scavo
Oggi il sito è occupato da bosco e prati. Non ci sono strutture
monumentali in elevato, ad eccezione di un piccolo lacerto di una
muratura medievale rimasta a vista in quanto successivamente
riutilizzata come piccolo terrazzamento di parte del colle.
Da un punto di vista topografico il sito pare composto da almeno tre
distinti elementi morfologici.
A strapiombo sul Dolo si colloca un piccolo cocuzzolo interamente
coperto dalla vegetazione che, come hanno evidenziato i primi
sopralluoghi preliminari, dovrebbe essere stato occupato da una torre
cinta da una cortina muraria di cui sembra possibile scorgere i resti in
alcuni microrilievi presenti sul terreno.
In posizione arretrata, poco distante, si trova un altro piccolo colle
di forma irregolare, su cui si situa l’unico lacerto di una muratura
medievale.
Tra questi due elementi topografici c'è una piccola zona pianeggiante
intermedia. Notizie raccolte sul posto dagli ultimi contadini del luogo,
riferiscono che prima dell’abbandono dell’area -attorno agli anni
Sessanta del secolo scorso- durante le arature emergevano numerosi
frammenti di mattoni e ceramiche oltre a qualche resto osseo. Queste
informazioni trovano un fondamento nelle fonti scritte che testimoniano,
almeno fino al 1500, la presenza all’interno di Castel Pizigolo di una
chiesa dedicata a San Tommaso.
Scavo archeologico nel sito archeologico di Castel Pizigolo (Toano,
RE)
La campagna di scavo 2015: i primi risultati
Da un punto di vista storico, l’obiettivo principale è stato
chiarire l’epoca di frequentazione del sito e le sue strutture, con
particolare attenzione alla fondazione del castrum.
Nell’agosto 2015 è stata avviata nel sito la prima campagna di scavi; le
indagini archeologiche sono state effettuate in concessione dall’Alma
Mater Studiorum, Università di Bologna, sotto la direzione scientifica
di Nicola Mancassola del Dipartimento di Storia Culture Civiltà
Lo scavo nella campagna 2015 ha interessato tre differenti settori.
1) Nell’area 1000 si sono posti in luce i resti di un edificio con più
fasi costruttive. La presenza di alcune sepolture allineate con un
perimetrale della struttura, suggerisce che si tratti di una chiesa,
della cui presenza si avevano notizie dalle fonti scritte. I materiali
finora rinvenuti collocano la struttura religiosa e l’annessa necropoli
tra il XIII e il XIV secolo.
Rilievo generale dell'area 1000 del sito di Castel Pizigolo
2) Nell’area 2000 una serie di trincee esplorative ha posto in luce i primi livelli di frequentazione medievale del sito ascrivibili tra il IX e il X secolo, come testimoniano alcuni frammenti di ceramica da cucina e di pietra ollare.
3) Nell’area 7000 si sono indagati i resti di un edificio (parzialmente franato) ascrivibile al XIII e XIV secolo, abbandonato in maniera traumatica in seguito a un incendio. Significativo il rinvenimento di uno sperone in ferro e di un falcetto in ottimo stato di conservazione. In una nicchia del muro è stato inoltre rinvenuto un ripostiglio di monete. I numerosi lacerti delle pareti interne in argilla presentano ben leggibili le tecniche di costruzione.
Panoramica dell'area 7000 con i resti dell'edificio
Tutte le strutture venute in luce sono state accuratamente ricoperte
a scopo conservativo e i manufatti saranno debitamente restaurati. I
risultati della ricerca saranno oggetto di una prossima pubblicazione
scientifica.
Durante il periodo in cui si è svolto lo scavo (dal 3 al 28 agosto
2015), cittadini e turisti che di volta in volta si affacciavano sul
sito venivano opportunamente informati sullo svolgimento delle indagini:
il sito si trova infatti su un percorso CAI e dei pellegrini.
Funzionario per Soprintendenza Archeologia dell’Emilia-Romagna
dott.ssa Roberta Conversi, tel. 0521 233718
roberta.conversi@beniculturali.it
Referente per Alma Mater Studiorum, Università di Bologna,
Dipartimento di Storia Culture Civiltà
dott. Nicola Mancassola (assegnista di ricerca),
nicola.mancassola3@unibo.it
Enti e ditte coinvolte nel progetto
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo,
Soprintendenza Archeologia dell’Emilia Romagna: autorizzazione
concessione di scavo e supervisione
Università di Bologna, Dipartimento di Storia Culture Civiltà:
concessionario di scavo
Comune di Toano (RE): supporto amministrativo, tecnico e logistico e
accoglienza
Tecton – Società Cooperativa: cofinanziamento, logistica e
accantieramento
Sponsor
Assoc. turistica Proloco di Monzone
Istituto Comprensivo "U. Foscolo" di Toano
Proloco Quara
Edilizia e restauro di Costaboni Luca.
Albergo Ristorante Vittoria do Quara
Hydrodesign srl
Latteria sociale di Quara di Toano
Gim Mode negozio di Abbigliamento
Pub e Beer La Valle del West di Monzone di Toano
Boschini attrezzature edili
Simax Snc di Castellani Massimo e Ibatici Simone
Rossi Monodante, Lavori Edili Stradali