Questi gli interventi individuati dalla Fondazione RavennAntica nell’ambito di un concorso di Idee che saranno realizzati nei prossimi mesi su progetto dal gruppo guidato dall’architetto Daniela Baldeschi.
Un tratto del percorso di visita all’area archeologica
Con la consegna dei lavori dei tre cantieri di allestimento del porto
tardoantico e bizantino -affermano il Direttore Regionale per i Beni
Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna, Carla Di Francesco, e il
Soprintendente per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, Marco Edoardo Minoja-
si compie un ulteriore passo in avanti nella realizzazione del grande progetto
di valorizzazione dell’area archeologica di Classe.
Il fondamentale sostegno economico e il contributo scientifico del Ministero dei
Beni e delle Attività Culturali e del Turismo è il giusto e meritato
riconoscimento all’importanza del patrimonio culturale ravvenate, una
testimonianza significativa e originale del passato che, con il completamento di
questo progetto, viene resa ancora più fruibile e affascinante per i turisti e
per i visitatori.
Nel segno del nuovo indirizzo che orienta l’azione del Ministero, il progetto
dell’area archeologica di Classe rappresenta un paradigma esemplare del rapporto
tra pubblico e privato per la tutela, la valorizzazione e la realizzazione di
fruttuose sinergie tra offerta culturale ed offerta turistica.
Il lavoro di progettazione, affidamento e direzione dei lavori di restauro
svolto dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici
dell’Emilia-Romagna e dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici assume ancora
più significato e valore oggi che, con l’impegno e le competenze di RavennAntica,
si vede con chiarezza l’approdo finale.
L'ingresso alla I stazione del Parco Archeologico di Classe
Per la complessità del progetto e l’entità dell’area oggetto di scavi
archeologici, la realizzazione del Parco Archeologico di Classe ha richiesto una
pluralità di interventi da eseguire nel lungo periodo, attività costituita da
scavi programmati, interventi di conservazione e restauro delle strutture e
progetti di valorizzazione per la restituzione alla fruizione pubblica.
Dopo la ripresa delle attività di scavo nel corso del 2012 RavennAntica ha
realizzato il nuovo impianto idrico dell’area archeologica. L’individuazione
dell’impresa esecutrice è avvenuta attraverso l’espletamento di una gara di
affidamento delle opere progettate dalla ditta ENSER s.r.l Società di
Ingegneria. I lavori si sono conclusi a novembre 2012. Si è trattato di
interventi volti a consentire il corretto governo delle acque superficiali e di
falda nell'area archeologica.
La Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna
e la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna hanno
progettato, affidato e diretto i lavori di restauro della quasi totalità
dell’area archeologica che, per la parte di loro competenza, si sono conclusi
alla fine del mese di ottobre 2013. Il completamento di questi lavori di
restauro e consolidamento era presupposto necessario e indispensabile per la
successiva consegna dell’area per l’esecuzione dei lavori di allestimento per la
fruizione turistica. Nel corso dei mesi di marzo e aprile 2013 la Fondazione
RavennAntica ha concluso la parte di interventi residuale di sua competenza per
il consolidamento e restauro.
Anche in questo caso si è trattato di interventi volti al recupero funzionale
delle strutture archeologiche in relazione al successivo allestimento dell’area.
Nel mese di giugno 2013 il gruppo di progettazione guidato dall’architetto
Baldeschi, ha consegnato, dapprima a RavennAntica, e poi per suo tramite a tutti
i soggetti istituzionali coinvolti il progetto esecutivo per l’allestimento
dell’area archeologica. E la Fondazione RavennAntica ha successivamente
espletato il relativo bando di gara .
Uno stralcio funzionale del progetto esecutivo riguardante il nuovo ingresso
dell’area archeologica è stato ammesso al finanziamento nel bando di gara
indetto dal GAL Delta 2000. Attualmente, infatti, l’ingresso all’area è ubicato
lateralmente e, per accedervi, il visitatore deve camminare in mezzo alla strada
(in merito si rimanda alla scheda dell’architetto Baldeschi, presente in
cartella).
L’Amministrazione Provinciale ha svolto la procedura di gara finalizzata a
selezionare l’operatore economico per la realizzazione degli apparati del centro
visite multimediale all’interno dell’area archeologica.
La realizzazione di tutte le strutture e gli apparati per l’allestimento
dell’intera area archeologica, i cui lavori sono stati affidati da
RavennAntica, con fondi messi a disposizione dalla Fondazione del Monte di
Bologna e Ravenna e da ARCUS, alla CEIR Soc. Cons. Cooperativa di Ravenna
L’intervento di valorizzazione del nuovo ingresso e altri interventi a verde
nell’area archeologica, i cui lavori sono stati affidati dal Comune di Ravenna,
con fondi messi a disposizione da GAL Delta 2000 Soc. Cons. A.R.L., alla FEA
S.r.l. di Castelfranco Emilia (MO)
La realizzazione degli apparati multimediali all’interno dell’edificio situato
all’ingresso dell’area archeologica, i cui lavori sono stati affidati dalla
Provincia di Ravenna, con fondi provenienti da HERA-IPA ADRIATIC, alla SPACE
S.p.a. di Prato.
IL CANTIERE DEL PORTO ANTICO
Architetto Daniela Baldeschi, Progettista allestimento
La prima stazione di visita del Parco Archeologico di Classe si estende in
un’area costellata di rinvenimenti archeologici e monumenti storici tra i più
importanti del ravennate. L’idea del progetto si articola attorno ad alcuni
capisaldi con l’obiettivo di valorizzare l’intera area.
Si è pensato dapprima a un ripristino filologicamente corretto dell’ambiente in
cui si collocava il sito archeologico. Ciò comporta la “correzione” degli
elementi di maggior impatto visivo, come la ferrovia, il richiamo al contesto
naturale del mare e della linea costiera, il ripristino del ramo secondario del
canale portuale, la ricostruzione virtuale e reale di alcuni settori o edifici,
al fine di ricreare efficacemente, agli occhi del visitatore, la funzione
primaria e l’importanza storica di quello che è stato uno dei porti commerciali
più attivi del mondo antico.
Il centro visite multimediale: le proiezioni evidenziano aspetti naturalistici,
geologici, storici e archeologici
Il percorso inizia dall’area d’ingresso al sito che sarà migliorata, resa più visibile, in modo da creare un filtro tra area verde e recinzione, tra strada e parcheggio. Nel progetto si è prevista la riqualificazione dell’area parcheggio esistente, creando un’unione con il nuovo accesso pedonale, collocato sulla via Marabina. In questo modo il visitatore potrà accedere al sito da un unico viale e una volta entrato, trovarsi nella grande area/piazza da dove potrà vedere l’elemento sporgente biglietteria dell’edificio adibito a book/shop ed entrare nell’edificio principale dove potrà assistere alla presentazione multimediale tramite due proiezioni: una a pavimento (che metterà in evidenzia gli aspetti naturalistici, geologici, storici, archeologici del territorio in esame), l’altra a parete sarà una proiezione immersiva con immagini e filmati sui monumenti più importanti di Ravenna e sulle ricostruzioni storiche del sito archeologico in oggetto. Il tutto sarà raccontato da un mercante del tempo la cui immagine sarà proiettata su un pannello che riveste il pilastro centrale.
L'interno del centro visite multimediale
Oltre alla sala multifunzionale, dedicata all’inquadramento territoriale del
sito di Classe/Ravenna, l’edificio comprenderà un’aula didattica e l’ampliamento
della zona bagni con l’adeguamento per i disabili.
Il percorso continua verso l’interno del sito archeologico che sarà strutturato
per garantire il minimo impatto fisico e visivo; sulla zona del ponte antico
verrà costruito un ponte/passerella in modo da collegare l’isola al resto
dell’area dell’antico porto. Si è cercato di offrire al visitatore un'idea della
storia del sito e dei vari avvicendamenti che ne hanno visto la crescita e il
successivo degrado con l’installazione, lungo un percorso opportunamente scelto,
di pannelli a sovrapposizione grafica (lastre prospettiche) trasparenti con
serigrafie che mostrano ricostruzioni di elementi architettonici non più
presenti che, vengono a sovrapporsi con il panorama retrostante, fondendosi e
restituendo la vista del complesso come doveva essere a suo tempo.
Il completamento dell’allestimento e la valorizzazione del Parco Archeologico
del podere Chiavichetta non può prescindere dalla progettazione del verde che,
per quanto riguarda nello specifico l’area archeologica, è stata pensata come
una quinta alberata a sviluppo lineare, posta in fregio al percorso pedonale e
ciclabile che si snoda lungo il lato sud occidentale dello scavo. La finalità
del corpo vegetazionale è di fornire una schermatura del paesaggio urbano
moderno (con copertura alla vista degli edifici che costituiscono la frazione di
Ponte Nuovo) di migliorare la qualità dell’aria in un’area fortemente insediata
a ridosso di Ravenna e pressoché priva di alberature, nonché di offrire un
piacevole riparo (sia dal sole, sia dalla pioggia) ai visitatori del Parco.
Il centro visite multimediale in cui si potrà assistere alla presentazione
dell’area archeologica
La valorizzazione dell’area archeologica del porto tardoantico e bizantino di Classe -sottolinea Marco Cammelli, Presidente della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna- è da tempo uno dei progetti strategici ai quali la nostra Fondazione tiene in modo particolare, anche in termini di risorse (il nostro sostegno ammonta a 1,8 milioni di euro), come occasione di recupero e valorizzazione della memoria storica e come sperimentazione di nuove forme di conservazione e gestione del patrimonio storico-artistico ed archeologico della comunità ravennate.
Ravenna, 28 ottobre 2014