Dopo la campagna del 2005, che ha indagato il sito con carotaggi e rilievi di superficie, nell'agosto 2006 è stata avviata un’indagine stratigrafica che ha interessato sia lo scavo del settore 1 che l’apertura di una serie di trincee finalizzate a definire l’estensione del sito e le caratteristiche del deposito archeologico
Metodologia della ricerca. Carotaggi, trincee, settore di
scavo, rilievi e raccolta di superficie
L’abitato dell’età del Bronzo di Via Ordiere è uno dei siti più importanti ed
estesi della Romagna. Già segnalato negli anni ’70 e indagato dalla
Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna nel corso di due
campagne di scavo effettuate nel 1984 e 1985 sotto la direzione scientifica
dell'archeologa Patrizia Von Eles, l’abitato ha avuto una vita di lunga,
cronologicamente collocabile tra la Media età del Bronzo (fase BM1 – 1650-1550
a.C.) e l’età del Bronzo recente (fase BR2 – 1200 a.C. ca.).
Le ultime ricerche hanno permesso di delineare un’estensione complessiva di
circa 10 ettari (100mila mq), con un abitato articolato in diversi nuclei
residenziali.
Foto aerea con posizionamento delle trincee di scavo
La presenza di fossati e le tracce di corsi d’acqua messi in luce nelle trincee costituiscono uno degli elementi più interessanti per la continuazione delle ricerche. In particolare nelle trincee 1 e 3 è stato individuato un fossato che definisce il margine meridionale del sito con direzione da nord-ovest a sud-est. A fianco della trincea 1 è stata aperta un’ampia area di scavo (settore 1) dove si riconoscono le tracce di un piccolo terrapieno e parte dell’abitato databile alle fasi iniziali del Bronzo medio (fasi BM1 – BM2).
Un'immagine del settore 1 in fase di scavo
Reperti ceramici dal settore 1
Appartengono a questa fase elementi caratteristici delle facies archeologiche
ben attestate in Italia centrale (facies di Grotta Nuova) e in Romagna (gruppo
Farneto - Monte Castellaccio di Imola) ed elementi caratteristici della facies
terramaricola emiliana.
Le fasi avanzate della media età del Bronzo (BM3) sono state individuate nella
parte occidentale (trincee 8 e 10), a sud di un secondo fossato di ampie
dimensioni e forte profondità, colmato da sedimenti dell’età del bronzo e da
sabbie alluvionali di età preromana. I reperti relativi a questa fase
comprendono frammenti con decorazione appenninica e maniglie con estremità a
corna tipiche delle facies appenniniche, accanto ad anse a corna espanse,
diffuse in area terramaricola.
Reperti ceramici delle fasi avanzate del Bronzo
medio
Sul margine orientale (trincea 13) è stato localizzato parte del deposito archeologico databile all’età del Bronzo recente (BR1-2), attestato, così come il Bronzo medio 3, anche nelle aree intermedie, confermando insieme ai dati di superficie cronologia ed estensione dell’abitato.
Reperti ceramici del Bronzo recente
La documentazione di scavo e delle ricerche di superficie è gestita tramite un
Sistema informativo geografico che permette di ottenere elaborazioni
topografiche e stratigrafiche volte ad interpretare l’abitato.
Gli scavi continueranno fino al mese di ottobre 2006.
Il GIS di scavo. Fotomosaico delle riprese zenitali,
digitalizzazione e caratterizzazione delle unità stratigrafiche
Crediti
Direzione scavo
Dott Maurizio Cattani, Università degli Studi di Bologna, cattani@alma.unibo.it
Dott.sa Monica Miari, Soprintendenza per i Beni Archeologici
dell’Emilia-Romagna, monica.miari@beniculturali.it
Organizzazione e supporto logistico
Comune di Solarolo
Archeoclub di Solarolo
Scavo archeologico
Università degli Studi di Bologna
Laboratorio materiali: Dott. Vittorio Cavani, Dott.sa Barbara Vaccari
Disegni materiali: Dott.sa Romina Zanuccoli
Rilievi e elaborazioni GIS: Fabio Michinelli, Dott. Marcello Ravaglia, Dott.
Bernardo Rondelli
Partecipanti alle attività di scavo e di laboratorio: Viviana Ardesia, Martina Bazzocchi,
Vittorio Cavani, Mattia Di Nicolò, Natascia Druscovic, Lisa Guerra, Fabio Michinelli,
Rita Nobili, Francesco Pizzimenti, Vanessa Poli, Marcello Ravaglia, Bernardo Rondelli,
Alessio Salmi, Massimo Scarpelli, Manuela Secondo, Barbara Vaccari, Romina Zanuccoli
Inquadramento geo-archeologico
Dott. Stefano Marabini, Faenza
Analisi archeozoologica
Dott. Antonio Curci, Università degli Studi di Bologna
Dott.sa Elena Maini, Università degli Studi di Bologna