Chiesa
di San Patrizio
Via Mameli n. 84
Conselice, località San Patrizio (Ravenna)
Con l'inaugurazione del nuovo allestimento dell'area archeologica nella Chiesa di San Patrizio si conclude il processo di valorizzazione dei resti archeologici scoperti durante gli scavi condotti all'interno della chiesa di S. Patrizio in occasione dei lavori di restauro e consolidamento effettuati nel 2009.
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Gli scavi, condotti da Enrico Ravaioli e Marco Cavalazzi sotto la Direzione
Scientifica di Chiara Guarnieri, archeologa della Soprintendenza per i Beni
Archeologici dell'Emilia Romagna, hanno messo in luce al di sotto del pavimento
attuale della chiesa (risalente nel suo aspetto attuale al XIX secolo) strutture
murarie e pavimenti riferibili alle fasi precedenti dell'edificio, databili
rispettivamente nel X, nel XVII e nel XVIII secolo, nonché alcune tombe a cassa
inquadrabili tra il XVII e il XVIII secolo.
Lo scavo, che ha interessato l'intera superficie della chiesa, ha individuato
una sequenza di fasi costruttive che permettono di ricostruire, unitamente alle
notizie d'archivio, la storia dell'edificio.
L'edificio più antico, databile sulla base dei dati stratigrafici al X secolo e
menzionato per la prima volta nelle fonti scritte nel 1092, si presentava come
una chiesa a pianta rettangolare (lungh. 20 m, largh. 9 m) a navata unica, forse
dotata di un abside sul lato di fondo, delimitata da muri costruiti con
materiali romani di recupero (laterizi e basoli in trachite) e ornati da lesene
lungo il perimetro esterno, secondo una tipologia ben attestata nelle pievi
medievali della regione.
Nel corso dei secoli successivi, la chiesa fu oggetto di un continuo processo di
alluvionamento che portò al progressivo innalzamento dei piani di calpestio e
delle relative soglie. Di particolare interesse il rialzamento della soglia
dell'ingresso laterale, per mezzo del posizionamento di due blocchi di gesso
squadrati dell'altezza di 0,40 m. A questo periodo (o a un periodo di poco
posteriore) risale probabilmente anche la costruzione del campanile, di cui è
stato individuato il basamento quadrato (5 x 5 m), ornato anch'esso all'esterno
da lesene angolari.
Come documentato sia dalle fonti storiche che dai dati archeologici, la chiesa
fu oggetto di un radicale intervento di restauro all'inizio del XVII secolo, che
portò alla demolizione della facciata precedente con conseguente ampliamento
dell'edificio fino alle dimensioni di 24,3 x 8,9 m, alla costruzione di una
piccola cappella al posto dell'ingresso laterale, tamponato in questa occasione,
e all'ulteriore innalzamento del piano di calpestio interno, al di sotto del
quale venne ricavata un'area cimiteriale alla quale sono ascrivibili 12 tombe a
cassa, in parte riutilizzate nel secolo successivo.
All'esterno della chiesa, l'area precedentemente occupata dal campanile
(demolito in questa occasione) venne occupata dalla canonica; nel 1616 iniziò la
costruzione del nuovo campanile, corrispondente a quello attuale, che venne
inaugurato con la posa di due campane nel 1648.
Pianta della chiesa con localizzazione dell'area archeologica e dello spazio
espositivo
Tra il 1747 e il 1753 furono apportate alcune modifiche all'edificio
seicentesco, consistenti principalmente nell'ampliamento della cappella laterale
e nella costruzione di una nuova cappella nell'area adiacente al battistero.
Interventi di ben altro rilievo vennero condotti tra il 1850 e il 1875, quando
la chiesa fu completamente ricostruita nelle forme che conserva ancor oggi.
Ampliata fino a raggiungere le dimensioni di 26,5 x 13,6 m, la chiesa fu dotata
di due navate laterali, separate da quella centrale (di forma e dimensioni
corrispondenti all'edificio di culto precedente) da file di pilastri fondati su
plinti in muratura, a loro volta impostati sulle strutture perimetrali più
antiche.
Per valorizzare le strutture e i reperti mobili rinvenuti nel corso dello scavo,
è stato predisposto un progetto imperniato sulla musealizzazione in situ di una
parte delle strutture individuate, sull'esposizione di una selezione dei reperti
e sulla predisposizione di due pannelli informativi. Tale progetto, elaborato e
presentato in accordo con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia
Romagna, ha il fine precipuo di valorizzare i reperti archeologici restituendoli
al loro contesto di rinvenimento, puntando al tempo spesso a rendere
maggiormente fruibili le strutture archeologiche musealizzate.
Ciotola smaltata bianca con decorazione floreale (sinistra), XVIII secolo
Piatto in "mezza maiolica" con motivi decorativi vegetali dipinti in blu
(destra), XVIII secolo)
L'allestimento
Il progetto espositivo consta nella musealizzazione delle strutture in situ,
nell'esposizione di una selezione dei materiali rinvenuti durante lo scavo e
nella predisposizione di pannelli didattico-informativi.
La musealizzazione in situ delle strutture è stata realizzata mantenendo in
vista l'area del saggio archeologico (circa 4 x 4 m) effettuato tra la navata
centrale e la navata sud, in corrispondenza della terza campata. All'interno
dell'area, coperta da un pavimento trasparente in vetro e dotata di impianto di
illuminazione e climatizzazione, sono visibili i resti dell'ingresso laterale
della chiesa e delle strutture collegate.
Nella zona immediatamente adiacente ai resti archeologici, all'interno della
porzione della navata meridionale retrostante al terzo pilastro, sono stati
collocati due pannelli (entrambi delle dimensioni di 1,50 x 0,80 m) dedicati
rispettivamente all'inquadramento geografico e storico della chiesa di S.
Patrizio (pannello sulla parete sud) e all'indagine archeologica, con
particolare riferimento all'illustrazione delle strutture e dei reperti esposti
(pannello sulla parete nord).
Il pannello sulla parete nord descrive i reperti esposti nella sottostante
vetrina che contiene una selezione dei materiali (in prevalenza ceramici)
rinvenuti nel corso dello scavo, riferibili alle fasi più recenti dell'edificio.
In particolare, sono esposti alcuni frammenti di ceramica invetriata da fuoco,
piatti in mezza maiolica e in ceramica cd. “Senigallia”, un albarello in
maiolica, coppe e tazze smaltate e una moneta in bronzo, che offrono un panorama
degli oggetti d'uso comune utilizzati tra XVII e XVIII secolo e gettati, una
volta defunzionalizzati, negli strati di rialzamento del piano di calpestio.
I recenti lavori di ristrutturazione nella chiesa di San Patrizio (2009-2010)
l'hanno dotata di nuovi impianti di riscaldamento, aerazione e
illuminazione particolarmente adatti a valorizzare l'esposizione proposta. La
naturale luminosità della chiesa, caratterizzata da luce diffusa e non diretta,
schermata da vetrate traslucide, permette di limitare al massimo l'utilizzo di
fonti luminose artificiali, rendendo estremamente suggestiva la visione dello
scavo.
Il nuovo spazio espositivo è sempre fruibile dal pubblico negli orari di
apertura della chiesa ed è chiaramente visibile sia dai frequentatori abituali
che da quelli occasionali. In coincidenza con particolari ricorrenze culturali o
religiose, potranno inoltre essere organizzate visite guidate specificamente
orientate a illustrare le strutture e i reperti archeologici esposti.
Chiesa di S. Patrizio
Via Mameli n. 84
Frazione San Patrizio del Comune di Conselice (RA)
Responsabile dello scavo dott.ssa
Chiara Guarnieri (Funzionaria Archeologa della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia
Romagna)
sede di servizio a Ferrara, presso il Museo Archeologico Nazionale
via XX Settembre 122, 44121 FERRARA
tel. 0532 66299 \ fax 0532 741270
Referente per l'allestimento dott.ssa
Claudia Tempesta (Funzionaria Archeologa della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia
Romagna)
sede di servizio a Bologna, presso la Soprintendenza
via Belle Arti 52, 40126 BOLOGNA
tel. 051 223773 \ fax 051 227170
Scavo archeologico: Marco Cavalazzi, Enrico Ravaioli
Restauro strutture archeologiche: Michele Ricciardone
Restauro materiali archeologici:
Mauro Ricci (SBAER)
Foto materiali: Roberto Macrì
(SBAER)
Allestimento: Don Antonio Commissari,
Chiara Guarnieri, Enrico
Ravaioli, Mauro Ricci,
Claudia Tempesta
Vetrine: Giulio Bignami, Vetreria Landi, Lectron Impianti Elettrici,
Testi e immagini pannelli: Marco Cavalazzi, Chiara Guarnieri, Enrico Ravaioli,
Claudia Tempesta
Grafica pannelli: Rossana
Gabusi (SBAER)
Stampa pannelli: Publi&Stampa
Direzione lavori di restauro architettonico: Pier Luigi Cesari; Raffaella
Manaresi
Restauro degli affreschi: Michele Pagani
Si ringraziano per il contributo la Parrocchia di San Patrizio e per la collaborazione Silvano Mordenti e Dante Uttini
Mercoledì 12 giugno 2013
alle ore 18.30
inaugurazione del nuovo allestimento dell'area archeologica nella Chiesa di
San Patrizio
con i saluti di
Don Antonio Commissari
(Parrocchia di San Patrizio)
e la partecipazione di
Gian Luigi Tubertini
(Comune di Conselice)
Chiara Guarnieri e Claudia Tempesta
(Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna)