Quaderni di Archeologia dell'Emilia-Romagna 38
FERRARA AL TEMPO DI ERCOLE  I D’ESTE
Scavi archeologici, restauri e riqualificazione urbana nel centro storico della città
a cura di Chiara Guarnieri
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Il volume passa in rassegna alcuni inediti interventi realizzati tra il 2000 e il 2013 in occasione di lavori di riqualificazione nel centro storico di Ferrara dove si concentravano i palazzi del potere della signoria Estense. Le indagini archeologiche hanno interessato in modo particolare la vasta area di piazza Municipale, dell’edificio ex Bazzi e del Giardino delle Duchesse (su cui insisteva il Palazzo di Corte Vecchia e il Palazzo Ducale con gli annessi giardini), di Corso Martiri della Libertà (dove si trovavano la Loggia Grande e il Castello Estense al cui interno è stato rinvenuto il Giardino Pensile voluto da Eleonora d’Aragona, moglie di Ercole I, di cui si avevano solo sparute notizie),  di via Coperta (di cui sono venute in luce le diverse fasi costruttive oltre al Camerino d’Alabastro di Alfonso I) e infine la parte terminale di Corso Martiri della Libertà che ha consentito di scoprire le strutture relative alla Porta dei Leoni, situata lungo il circuito settentrionale delle mura medievali e strettamente collegata al Castello Estense.
Il libro è aperto da due contributi sul clima storico del ducato di Ercole I (1471-1505), con particolare attenzione ai continui e talvolta radicali interventi subiti in quel periodo dai palazzi Estensi, come la ristrutturazione del 1479 definita dalle stesse fonti coeve come la Trasmutazione, e sul collegamento tra i diversi scavi eseguiti nel centro storico di Ferrara, ritenendo che avessero frammentato e privato di coesione i lavori voluti da Ercole I che erano invece stati progettati unitariamente, riguardando in alcuni casi il medesimo complesso di edifici.
Il volume affronta poi l’analisi sistematica di ogni singolo scavo e dei relativi materiali, accompagnandola con la contestualizzazione di quanto rinvenuto anche alla luce delle fonti sia cronachistiche che documentali.
Nel raccogliere, ordinare e sviluppare i dati di scavo si è atteso di completare le indagini connesse ai restauri dei monumenti –alcuni ancora in corso d’opera– e si è scelto di prendere in esame anche i risultati di piccoli saggi realizzati negli anni ’80 e ’90 del secolo scorso, apparsi in un primo momento poco significativi ma che ora, contestualizzati in un'indagine più ampia, hanno acquistato un diverso valore.

 


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