Tutti pazzi per lo sport
Pubblicazione didattica
a cura dei Servizi Educatici della Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna
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Quando l’artista etrusco forgiava il discobolo esposto al Museo Archeologico Nazionale di Parma o il cippo a scene equestri esposto a Marzabotto, la Sarsina romana non esisteva ancora. Eppure un filo lega tra loro città, otto secoli e due civiltà: la rappresentazione dei giochi e delle attività agonistiche che vi si svolgevano. Un filo che si dipana dalla Grecia, solca l’Adriatico, approda nell’antica terra d’Emilia per arrivare fino all’epoca romana. Seguendo quel filo la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna ha dedicato alle pratiche sportive nell’Etruria padana e nel mondo romano alcune mostre ed una pubblicazione didattica. Un modo per raccontare lo sport dei nostri antenati attraverso gli oggetti di produzione locale –bronzetti, strigili, balsamari- e le immagini dipinte sui vasi d’importazione attica.

Su un tema coinvolgente come quello dello sport nell’antichità si è incentrata nel 2002 l’iniziativa ministeriale Lo sport nell’Italia antica che punta a catturare e interessare un più vasto pubblico alle problematiche del mondo antico.

La Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna ha voluto recepire lo spirito di tali iniziative, affiancando una iniziativa editoriale a carattere spiccatamente educativo alle quattro mostre proposte sul tema dello sport nel mondo antico nei musei archeologici di Parma, Ferrara, Marzabotto e Sarsina.

Bronzetti e candelabri raffiguranti lottatori e atleti, crateri con immagini di corse di quadrighe, gare di salto in lungo, lancio del disco e del giavellotto e scene di palestra che valorizzano i corpi maschili. Anfore del V sec. a.C. che, colme dell’olio dei sacri uliveti, erano date in premio ai vincitori dei Giochi Panatenaici, il vaso a figure rosse raffigurante l’incoronazione di un atleta e un segnacolo sepolcrale con scene di “desultores”, i cavallerizzi-acrobati specializzati nel saltare a terra e rimontare su cavalli in corsa. La tessera a forma di pesce per entrare allo stadio o la fiaschetta con scena gladiatoria, forse un souvenir acquistato in occasione di uno spettacolo. Ecco gli oggetti che hanno animato le mostre e dato vita alla pubblicazione.

Tutti pazzi per lo sport propone un approccio leggero ma meditato al tema dell’atletismo e dei suoi valori in antico.  Se la varietà dei quadretti tiene sempre desta l’attenzione e il tono aneddotico facilita comprensione e memoria delle informazioni, la narrazione è unificata da un invito a prendere atto della diversità di approccio nel tempo ai vari problemi, che è poi il fondamento stesso della comprensione della storia.
Affidiamo ai personaggi che animano con l’efficacia del segno e gli smaglianti colori le pagine di questo libretto il compito di rendere indimenticabili ai lettori bambini ma anche adulti le storie, tutte vere, che qui si vanno a raccontare...

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Scuole ed istituzioni culturali possono richiedere gratuitamente -fino ad esaurimento- la pubblicazione Tutti pazzi per lo sport  alla Responsabile dei Servizi Educativi, dott.ssa Paola Desantis, Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna, Via Belle Arti 52 - 40126 Bologna
I privati ed altri soggetti interessati possono richiederla alla Graphital Edizioni Parma, Via Orlandi 29 - Parma, tel 0521.242863 e.mail graphita@tin.it