La villa romana di Cannetolo di Fontanellato
Alta velocità e archeologia nel territorio parmense
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Le foto aeree realizzate nel parmense dalla Soprintendenza  avevano già evidenziato alcune "anomalie" che identificavano il territorio comunale di Fontanellato come area "a  rischio". Così gli esiti delle ricerche archeologiche effettuate in questa zona preliminarmente alla costruzione della linea ferroviaria ad Alta Velocità non hanno sorpreso più di tanto. Per ora lo scavo archeologico si è limitato alla fascia interessata dai lavori TAV cioè all'area compresa tra l'autostrada A1 e  la linea ferroviaria in corso di costruzione. Ed è qui, a circa 4 km a nord della Via Emilia, nella pianura centuriata già appartenente all'ager Fidentinus, che è stata localizzata una vasta villa di età romana.


Veduta aerea della villa romana di Cannetolo

L'indagine ha interessato una superficie di circa 2700 mq pertinente alla pars rustica della villa che ha restituito una serie di ambienti disposti sui tre lati di una vasta corte porticata dotata di pozzi per l'acqua e impianti per la macinazione dei cereali.
Le indagini geofisiche condotte anche nei terreni adiacenti hanno determinato che il complesso fosse all'incirca due volte più esteso di quello scavato finora e si è in attesa di poter ampliare l'esplorazione anche in questi terreni  vista la buona conservazione del complesso dovuta ad una potente coltre di limi alluvionali che lo ha sigillato e preservato dai danneggiamenti causati dalle coltivazioni.
Senza voler avanzare ipotesi conclusive -visto lo stato attuale della ricerca- gli archeologi ritengono di poter riconoscere in un piccolo edificio di metri 10 x 17 con portico verso nord, costruito con sostruzioni in ciottoli fluviali e posto nell'area a sud-ovest della villa, il nucleo più antico, databile alla seconda metà del I sec.a.C. e quindi riconducibile al generalizzato processo di riorganizzazione territoriale connesso alla fine delle lotte intestine e all'ascesa al potere di Augusto.
Dopo una serie di piccoli successivi ampliamenti, la costruzione di un'ampia area cortilizia porticata -cinta almeno su tre lati da una serie di vani rettangolari e al margine sud-est da un vasto ambiente pilastrato- segna la massima espansione architettonica, ascrivibile alla fine del I sec. d.C.. La presenza all'interno dell'area cortilizia di un pozzo e il ritrovamento di numerosi attrezzi agricoli all'interno di alcuni ambienti che si affacciavano sul medesimo cortile consentono di riconoscervi la pars rustica della villa. I vani più settentrionali invece, caratterizzati da un impianto di riscaldamento sia a parete che pavimentale -data la presenza di tubuli e suspensurae-, lasciano intuire che in questo settore dovesse svilupparsi la parte residenziale.
 


Ricostruzione di un settore della villa (disegno di Ivan Fioramonti)

Questo assetto sembra mantenersi fino alla metà del II sec. d.C. quando la costruzione di nuovi ambienti nel settore ovest, caratterizzati da fondazioni anche in pezzame laterizio, comporterà il tamponamento dell'accesso occidentale. I dati acquisiti sembrano del resto confermare una continuità insediativa fino alla seconda metà del III sec. d.C. quando paiono evidenti segni di crisi che porteranno all'abbandono, dovuto forse a ragioni contingenti di pericolo legate alla calata di Alemanni e Iutungi.
In rovina e parzialmente ricoperto da limi alluvionali, il complesso sarà reinsediato in età tardoantica quando alle strutture murarie superstiti verranno ancorate pareti lignee.
A quest'ultima fase si riferisce anche un piccolo sepolcreto ad inumazione con fosse scavate negli strati alluvionali che parzialmente ricoprivano i crolli esterni al complesso alto-imperiale.
Il completamento dello scavo e lo sviluppo degli studi potrà chiarire meglio le dinamiche della sequenza insediativa.

Il 4 giugno 2005 è stato inaugurato il primo punto informativo nazionale di Tav, con l'obiettivo di far conoscere le nuove linee ferroviarie realizzate dal consorzio.  Ricavato all'interno della Rocca Sanvitale di Fontanellato, in un’ala restaurata con il contributo di Tav e Regione, il Visitor Center è arricchito da alcune vetrine dove il pubblico può vedere fibule, vasi, gioielli, monete, attrezzi agricoli e altri reperti di epoca romana rinvenuti nella villa romana di Cannetolo. La piccola esposizione è nata dalla stretta collaborazione tra Comune di Fontanellato, Tav, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna e direttore scientifico degli scavi della Villa Manuela Catarsi.
Il Visitor Center Tav è aperto da martedì a domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17. Sono possibili visite guidate gratuite oltre a percorsi ideati per i bambini. Info e prenotazioni: 0521.829212 - fax 0521.824647
e-mail centrovisitatori@tav.it