EVENTO RIMANDATO A DATA DA DESTINARSI
Presentazione del volume
Un arcipelago di storia. Archeologia e isole ecologiche interrate a Bologna
a cura di R. Curina, V. Di Stefano, C Tassinari
Evento collaterale alla Festa Internazionale della Storia (Università Alma Mater Studiorum di Bologna)
Giovedì 29 ottobre 2020 ore 11
Gruppo HERA, Comune di Bologna, Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
Gli scavi condotti dalla Soprintendenza a seguito della realizzazione di oltre cento isole ecologiche interrate all’interno del centro storico di Bologna hanno portato ad acquisire una significativa mole di dati utili a riconoscere la crescita e lo sviluppo diacronico della città dall’VIII secolo a.C. ai giorni nostri. A poco più di due anni dalla conclusione dei lavori viene presentato il volume “Un arcipelago di storia. Archeologia e isole ecologiche interrate a Bologna” curato da Renata Curina, Valentina Di Stefano, Cristian Tassinari.
Edito da Ante Quem.
Intervengono:
A. Aitini, Assessore sicurezza urbana integrata del Comune di
Bologna
R. Zanfini, responsabile Servizi ambientali area Bologna e Imola, Gruppo
Hera
C. Ambrosini, Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per la
città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
C. Azzollini, Segretario Regionale MiBACT per l’Emilia Romagna (in
videoconferenza)
L. Malnati, già Soprintendente Archeologia, belle arti e
paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio
Emilia e Ferrara
A. Augenti, Università Alma Mater Studiorum di Bologna
L'evento, nel rispetto delle normative anticovid,
sarà in videoconferenza. Il link per collegarsi verrà pubblicato la mattina
stessa su questa pagina.
Per informazioni:
lara.sabbionesi@beniculturali.it
Le indagini di archeologia preventiva effettuate nell’ambito del progetto di realizzazione degli impianti interrati per la raccolta dei rifiuti e lo studio che ne è seguito hanno permesso di aggiungere nuove importanti informazioni sullo sviluppo della città di Bologna nel corso dei secoli. La ricerca scientifica sui più di cento contesti scavati ha messo infatti ulteriormente in evidenza come la città si sia sviluppata nell’arco di circa tremila anni con modalità diversificate e con caratteristiche peculiari, occupando spazi territoriali leggermente variati a seconda dei diversi periodi storici; piccoli tasselli di approfondimento che aiutano ad ampliare ulteriormente le conoscenze storico-archeologiche e ad affrontare con consapevolezza maggiore la ricerca futura.
Il progetto delle isole ecologiche interrate che ha coinvolto il centro
storico è stato promosso dall’Amministrazione Comunale di Bologna ed attuato dal
Gruppo Hera, a partire dal 2000, con la realizzazione di dieci postazioni
interrate di notevoli dimensioni (grandi isole); a questo primo intervento è
seguito il più articolato e complesso programma che ha previsto, tra il 2014 e
il 2018, l’esecuzione per tre stralci progettuali di più di cento mini isole.
Tutte le indagini, dalla stesura della relazione di archeologia preventiva agli
scavi stratigrafici e allo studio scientifico dei dati emersi, sono state
eseguite dagli archeologi di Phoenix Archeologia s.r.l., Tecne s.r.l. e Sama
Scavi archeologici Soc. Coop. sotto la direzione scientifica della
Soprintendenza.
A meno di due anni dalla conclusione del progetto, grazie al contributo del
Gruppo Hera e in collaborazione con il Comune di Bologna, esce il
volume curato da Renata Curina, Valentina Di Stefano e Cristian Tassinari “Un
arcipelago di storia. Archeologia e isole ecologiche interrate a Bologna” che
viene presentato nel Salone d’onore di Palazzo Dall’Armi Marescalchi, via IV
novembre n. 5 a Bologna, sede della Soprintendenza Archeologia, belle arti e
paesaggio per la città metropolitana di Bologna e per le province di Modena,
Reggio Emilia e Ferrara.
Il volume inaugura, con una rinnovata veste grafica, la Nuova Serie dei Quaderni d’Archeologia dell’Emilia Romagna, che vede il coinvolgimento delle tre Soprintendenze uniche, create a seguito della riforma del Mibact avvenuta tra il 2014 e il 2016 e con sedi a Bologna, Parma e Ravenna.