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"Chi visita oggi un museo raramente è in grado di capire come le ordinate
collezioni di oggetti e materiali siano frutto di una serie complessa di scelte
e decisioni individuali, di relazioni tra persone, di casualità, di vittorie e
di sconfitte". Così scrive Ezio Raimondi nella prefazione al volume "Scavi a
Veleia. L'archeologia a Parma tra Settecento e Ottocento" a cura di Anna Maria
Riccomini, (Collana Emilia-Romagna Musei e Territorio dell'IBC, CLUEB, 2005).
L’autrice infatti ripercorre, con un’indagine attenta e minuziosa, la storia
delle campagne di scavo nel municipium romano di Veleia, ubicato nella
montagna piacentina, assurto a improvvisa notorietà dopo il rinvenimento
fortunoso nel 1747 della Tavola Alimentaria di Traiano, concentrandosi in
particolare sul periodo 1760-1825 e coprendo così l’intero periodo degli scavi
settecenteschi fino ai primi anni del regno di Maria Luigia d’Austria
Martedì 6 giugno 2006, alle ore 17, al Museo Archeologico Nazionale di Parma, il
volume viene presentato al pubblico dall'autrice Anna Maria Riccomini, dalla
direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Parma Maria Bernabò Brea e dalla
prof.ssa Sara Santoro dell'Università di Parma.
Le alterne fortune di quella che la
pubblicistica dell'epoca aveva definito la "Pompei del nord" si intrecciano con
le vicende legate alla nascita e alla costituzione del Museo archeologico di
Parma (fondato nel 1760 da Filippo di Borbone come Museo di Antichità proprio
per accogliere i materiali e i reperti rinvenuti a Veleia) e con le personalità,
le convinzioni scientifiche e le personali idiosincrasie dei numerosi
protagonisti di questa "avventura": il canonico Antonio Costa, erudito
piacentino primo direttore degli scavi, l'archeologo e antiquario francese conte
di Caylus e soprattutto i due direttori del museo parmigiano, il padre teatino
Paolo Maria Paciaudi e il suo allievo Pietro de Lama.
Diari, carteggi, epistolari, relazioni ufficiali, progetti di musealizzazione,
polemiche scientifiche contribuiscono a ricomporre nel dettaglio un vasto
affresco che attiene alla storia dell'archeologia e dell'antiquaria ma che offre
anche inedite chiavi di lettura sulle politiche culturali del piccolo ma
agguerrito ducato di Parma e Piacenza.
Il volume si chiude con una rassegna delle impressioni di alcuni viaggiatori
stranieri in visita a Parma e all'antica Veleia tra la fine del Settecento e gli
inizi del secolo successivo, fornendo anche in questo caso una panoramica
interessante sui gusti, le conoscenze e le curiosità degli intellettuali del
tempo.
Promosso da: |
Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna, Museo Archeologico Nazionale di Parma |
Quando: |
martedì 6 giugno 2006 alle ore 17 |
Costo biglietto: |
gratuito |
Prenotazione: |
nessuna |
Città: |
Parma |
Luogo: |
Sala delle Ceramiche del Museo Archeologico Nazionale |
Indirizzo: |
Palazzo della Pilotta n. 15 |
Provincia: |
Parma |
Regione: |
Emilia-Romagna |
Curatore: |
Roberta Conversi, Servizio Educativo M.A.N. Parma |
Telefono: |
0521.233718 |
Fax: |
0521.386112 |
E-mail: |
Roberta Conversi |
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