L’indagine, realizzata dalla ditta Mauro Librenti Archeologia sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Reggio Emilia, Modena e Ferrara, rientra nell’ambito della procedura di archeologia preventiva attivata per valutare le interferenze sul patrimonio archeologico nell’ambito dello studio di fattibilità per il primo stralcio della riqualificazione del centro storico di Formigine, avviato dal Comune di Formigine - Formigine Patrimonio srl, che interverrà nelle piazze Calcagnini e della Repubblica e su via Trento e Trieste.
Il sondaggio è stato effettuato per verificare le informazioni storico-archeologiche risultanti dal documento di verifica preventiva dell’interesse archeologico, redatto lo scorso marzo, nel tratto citato di via Trento e Trieste, dove l’intervento sui sottoservizi esistenti e di nuova realizzazione richiedeva un’attenta verifica della compatibilità delle attività di scavo con la presenza di evidenza archeologiche sepolte.
Il sondaggio ha
effettivamente confermato la persistenza di importanti infrastrutture di
epoche diversificate: è stata infatti messa in luce una lunga porzione della
massicciata della Strada Ducale di Toscana, aperta fra 1766 e 1776. La
massicciata si presenta molto ben conservata, intaccata lungo il lato orientale
dal passaggio di sottoservizi, ed è costituita da ciottoli e pietre sbozzate di
dimensioni medio-grandi, ben connessi e allettati su uno strato limoso.
Seguendo l’andamento delle reti esistenti, è stato intercettato anche un
tratto delle mura meridionali del borgo fortificato, realizzate in mattoni
interi legati da malta molto tenace. Le mura furono realizzate nel corso del
Basso Medioevo, probabilmente nel XIV secolo, lambite a Sud dalle fosse che sono
risultate colmate prima dell’apertura della Via Ducale.
A Nord delle mura, infine, sul lato interno del borgo, è venuta in luce parte
della pavimentazione ad esse coeva, realizzata in ciottoli e tritume
laterizio.
Sulla base delle risultanze del sondaggio sarà possibile calibrare l’intervento
di riqualificazione ai fini di preservare in situ i depositi archeologici
presenti nel sottosuolo.
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Particolare del
prospetto esterno |
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Particolare del
tracciato |