LA BELLEZZA RITROVATA
Il restauro post sisma del Monastero di Santa Chiara in Carpi
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Sabato 14 settembre, dalle 15.30, presentazione del restauro post sisma e visita guidata al Monastero di Santa Chiara in Carpi

Ulteriori visite guidate nelle giornate del 15, 21, 22, 28 e 29 settembre 2019

Carpi (MO), il chiostro del Monastero di Santa Chiara
Il restauro del chiostro ha consentito di recuperare le cromie e i materiali originali, restituendo la veste storica ad una delle parti più significative del monastero

La Diocesi e la città di Carpi propongono per la giornata di sabato 14 settembre 2019 l'iniziativa “La Bellezza ritrovata”, momento di ringraziamento per la conclusione dei lavori post sisma. Le Sorelle Clarisse apriranno la porta del loro monastero per la visita all’interno della clausura, negli ambienti dove si svolge la loro vita di preghiera e di fraternità.
Alle 15.30, nella chiesa di Santa Chiara (corso Fanti 79), si terrà la presentazione dell’intervento di restauro. Dopo il saluto delle Clarisse, interverranno monsignor Erio Castellucci, Amministratore Apostolico della Diocesi di Carpi, fra Enzo Maggioni, Ministro Provinciale dei Frati Minori del Nord Italia, Alberto Bellelli, Sindaco di Carpi, Palma Costi, Assessore alla ricostruzione post sisma della Regione Emilia Romagna, Maria Patrizia Paba, Prefetto di Modena. La descrizione del recupero tecnico-artistico del Monastero di Santa Chiara sarà a cura dell’ingegner Marco Balducci e della Coop. Edile Artigiana di Parma. Sarà presente in rappresentanza della  Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara l'Architetto Emanuela Storchi. Sarà anche impartita da monsignor Castellucci la benedizione ai locali monastici.
A seguire, visita al monastero, a gruppi, con una guida per la descrizione storico-artistica e una Sorella Clarissa per illustrare spazi e tempi della vita claustrale.
Sempre sabato 14 settembre sarà possibile effettuare alcune visite guidate con termine alle 17.30, con precedenza ai presenti con invito. Si chiede peraltro di rispettare la richiesta delle Sorelle Clarisse di non scattare fotografie né fare riprese video all’interno del monastero, nel quale, si ricorda, vige la clausura.

Ulteriori visite guidate sono in programma per le giornate del 15, 21, 22, 28 e 29 settembre 2019
Domenica 15, sabato 21, domenica 22, sabato 28 e domenica 29 settembre, inizio delle visite guidate all’interno della chiesa di Santa Chiara con i seguenti orari: sabato 9-11 e 15.30-17.30; domenica 9.30-11.30 e 15.30-17.30 (visite ogni 30/45 minuti in base al numero dei partecipanti)
E’ possibile prenotare la visita tramite e-mail: visitamonastero@tiscali.it  indicando nome, giorno e ora della visita.
Per le scuole è gradita la prenotazione con preferenza per la mattina del mercoledì e del sabato.
Domenica 29 settembre le visite termineranno alle 17 per consentire la celebrazione della Veglia nella Giornata per la custodia del Creato (ore 17.30).


Nota della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
Soprintendente Cristina Ambrosini, Architetto Emanuela Storchi

La fondazione del Monastero delle Clarisse di Carpi è legata alla figura di Camilla Pio, figlia di Giberto III ed Elisabetta Migliorati. E’ nel 1484 che Camilla, insieme al fratello Marco, chiede a Papa Innocenzo VIII il benestare per la costruzione del convento che verrà concesso con Bolla pontificia in data 8 Settembre del 1490.
Nel 1500 la fabbrica è praticamente conclusa.
Nel diciassettesimo secolo si eseguono diverse opere di ampliamento e abbellimento del monastero dovute soprattutto all’ingresso nel convento di personaggi appartenenti alla famiglia dei Pio. A seguito dell’ingresso di Eleonora, la figlia del Duca Cesare d’Este e di Virginia de’ Medici, arrivano al Monastero numerosi proventi che consentono di apportare modifiche e ampliamenti -tra i quali la costruzione delle grandi fabbriche sul lato meridionale comprendenti il salone capitolare e le foresterie- che aumentano notevolmente anche il numero di monache frequentanti.
L’architettura del chiostro, voltato a crociera sorretto da colonne ottagone in cotto, rispetta i caratteri architettonici tardo quattrocenteschi di tradizione carpigiana mentre le proporzioni del monastero si adeguano a scelte di impianto volumetrico rinascimentali.
Gli eventi sismici del 20 e 29 Maggio del 2012 avevano reso inagibile la struttura che è stata oggetto di un progetto di restauro e miglioramento sismico, durato due anni, che ha proposto il consolidamento delle murature, dei solai, delle volte del chiostro e di parte della copertura.
Il progetto, presentato nel corso del 2015 e finanziato con fondi regionali, è stato approvato dalla commissione congiunta che ha visto coinvolti l’Agenzia Regionale per la Ricostruzione, il Servizio Regionale Geologico e Sismico e la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena Reggio Emilia e Ferrara.
I lavori di restauro hanno valorizzato e riqualificato l’intero complesso in un’ottica di conservazione del bene culturale, interessando anche il chiostro che, dopo studi stratigrafici e materici, ha recuperato le cromie e i materiali originali, restituendo la veste storica ad una delle parti più significative del monastero.


Nota dell'Ufficio Stampa della Diocesi di Carpi

Il restauro
L’intervento di restauro, seguito agli eventi sismici del 2012, ha riguardato il solo Monastero di Santa Chiara e non la chiesa e il retrostante coro, in quanto questi ultimi sono di proprietà del Fondo Edilizia per il Culto del Ministero dell’Interno, per i quali è stato individuato come ente attuatore dei lavori il Ministero per i beni e le attività culturali.
L’importo totale - comprensivo di Iva e spese tecniche - ammonta a 1.932.513,44 euro, finanziati per 1 milione e 288 mila euro dalla Regione Emilia Romagna e per circa 644 mila euro da fondi propri del Monastero, attraverso il contributo di numerosi benefattori.
Ha curato il progetto lo studio Area Progetto Associati di Perugia, in particolare nella persona dell’ingegner Marco Balducci, che ha diretto i lavori. Ditta esecutrice la Coop. Edile Artigiana di Parma. L’intervento si è svolto sotto la supervisione dell’architetto Emanuela Storchi della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara.

La storia
Il Monastero di Santa Chiara in Carpi fu fondato dalla nobildonna Camilla Pio di Savoia, appartenente alla famiglia dei signori della città: nell’anno 1500 vi si ritirò insieme ad alcune compagne, spogliandosi di tutti i beni per la costruzione del complesso. Morì in concetto di santità nel 1504 ed è considerata “Beata” dalla devozione locale.
E’ da questo stesso luogo che, a distanza di oltre cinque secoli, continua ad innalzarsi la preghiera delle Clarisse, che custodiscono nella loro chiesa il corpo incorrotto della fondatrice.
Il complesso attuale ha origine negli ultimi anni del 1400. Nel corso dei secoli, numerosi sono stati gli interventi di manutenzione e ampliamento - in particolare quelli seicenteschi - che si sono susseguiti e stratificati, senza però alterare l’impianto complessivo e la suddivisione funzionale degli spazi, rimasta sostanzialmente immutata nel tempo.
In occasione delle visite guidate saranno esposti i due Memoriali più antichi conservati nel Monastero, contenenti notizie della vita monastica dal 1546 al 1619 e dal 1619 al 1683.

Il saluto delle Sorelle Clarisse
“Carissimi Fratelli e Sorelle - scrivono le Clarisse in occasione dell’iniziativa del prossimo 14 settembre - il Signore vi dia pace! A sette anni dal terremoto desideriamo condividere la gioia nel contemplare questo luogo di preghiera, che ha acquisito una nuova Bellezza. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza l’aiuto del Signore che si è fatto presente anche attraverso ciascuno di voi. Per restituire il bene ricevuto abbiamo pensato di farvi visitare il Monastero, che da tanti secoli accoglie, fa crescere, e genera Vita, la Vita stessa del Signore Gesù, per questa città. Vi ringraziamo di cuore, continuando a ricordarvi con la nostra preghiera”.