In mostra a Verucchio i corredi delle aristocratiche e sacerdotesse villanoviane della prima età del ferro. Un ritratto delle “signore eccellenti” che qui vissero poco meno di 3.000 anni fa
Le ore e i giorni delle donne. Dalla quotidianità alla sacralità tra VIII e VII secolo a.C.
Verucchio (RN), ex Chiesa di Sant’Agostino e Museo Civico
Archeologico
dal 15 giugno 2007 al 6 gennaio 2008
inaugurazione giovedì 14 giugno, alle ore 18, nell'ambito del Festival del Mondo
Antico di Rimini
I
culti solari, l’unione tra le forze del cielo e quelle della natura, a Verucchio,
hanno un simbolo: una figura umana inscritta in un cerchio, un disco solare che
spesso ha sul bordo una processione di piccoli quadrupedi. E’ un motivo che
ricorre in molti oggetti, tutti rinvenuti in tombe femminili, a conferma di quel
legame tra donna e sfera del sacro che è uno dei temi della mostra “Le ore e i
giorni delle donne”, al via al Museo Civico Archeologico di Verucchio dal 14
giugno 2007.
La vita di una villanoviana di rango vista attraverso la figura virtuale di una
domina che si muove nello spazio-tempo di una giornata ideale. È lei, una donna
vissuta a Verucchio tra l’VIII e il VII secolo a.C., la protagonista di questa
esposizione che ricostruisce il quotidiano svolgersi di una giornata, tra i
gesti, gli oggetti, i colori e i rituali che fondevano il suo tempo in questo
scorcio di Romagna di quasi 3mila anni fa.
Si dice “Protostoria” e si pensa a una donna relegata a un ruolo secondario.
Niente di più falso. I corredi delle tombe villanoviane ci mostrano una donna
protagonista nella vita pubblica e privata, socialmente riconosciuta e
culturalmente apprezzata. Fin da bambina l’hanno educata al ruolo che le
compete, resa consapevole di far parte di un’élite, l’hanno quasi vestita come
la madre, ornata con gli stessi gioielli, perchè l’abbigliamento è anche un
linguaggio che può esprimere identità e differenze.
Il percorso espositivo si snoda in tre sezioni tematiche che costituiscono
altrettante “tappe” della giornata di una donna di rango: le ore dedicate alla
bellezza e alla cura di sé, quelle destinate ai lavori domestici e il tempo
riservato alle attività di culto. Seppur centrata sulle testimonianze
verucchiesi riferibili al villanoviano romagnolo, la mostra allarga lo sguardo
anche oltre quest’ambito con reperti provenienti da contesti tirrenici e
dall’Italia meridionale che offrono importanti elementi, utili ad integrare ed
arricchire il discorso sui vari aspetti della vita femminile.
La sezione dedicata alle “ore della bellezza” ricrea il momento del risveglio
mattutino e delle azioni legate alla cura del corpo e all’abbigliamento, tutte
operazioni che una donna di rango compiva abitualmente e che contribuivano a
costruirne l’immagine e il prestigio. Qui troviamo gli oggetti da toletta (nettaunghie,
nettaorecchie e pettini), quelli relativi all’abbigliamento e gli oggetti di
ornamento personale, come diademi, fermatrecce e gioielli di ogni tipo, a cui si
affiancano accessori funzionali all’abbigliamento -fibule, bottoni ed altri
elementi in materiali preziosi applicati alle vesti- tra cui spicca un pettorale
in ambra di eccellenza assoluta rinvenuto a Verucchio negli scavi degli anni ’70
e un cinturone in bronzo con fibbia a disco solare traforato, mai esposto
prima..
Procedendo nella giornata tipo della domina, si arriva alle “ore dei lavori”.
Questa sezione illustra le attività legate alla gestione dei lavori che si
svolgevano all’interno della casa sotto il suo controllo e la sua supervisione.
La ricostruzione di un ambiente domestico femminile, rievoca lo spazio in cui la
donna svolgeva le sue attività giornaliere, con arredi e oggetti d’uso. Un
settore è dedicato alla produzione ceramica, un’attività che si svolgeva almeno
in parte sotto controllo femminile. Il tema della produzione dei tessuti è
introdotto da utensili funzionali alla filatura e alla tessitura, quali
conocchie, fusi, fusaiole, pesi da telaio e rocchetti; qui, accanto alle
riproduzioni di tessuti antichi rinvenuti nelle sepolture villanoviane di
Verucchio, è esposta la ricostruzione di un telaio.
L’ultima sezione propone un tempo legato alle attività rituali della donna: sono
le “ore del sacro”. Il complesso rapporto è analizzato da due angolazioni: il
femminile come oggetto di culto e la donna come agente della ritualità. La
tematica è evocata da pochi oggetti significativi, come il prezioso vaso dalla
Necropoli di Sopron (Ungheria), con scene di tessitura rituale connessa alla
sfera del sacro, o l’eloquente Trono della Tomba Lippi dove la donna è
protagonista assoluta, sia che appaia su carri imponenti, o al lavoro su alti
telai, o come sacerdotessa intenta al rito. Un prezioso alfabetario in avorio,
proveniente dal grossetano, ci ricorda che in questo periodo le donne avevano un
ruolo di primo piano nella pratica e nell’insegnamento della scrittura: la
conferma di una autorità ed autorevolezza dei ruoli femminili che è certamente
più significativa di quanto siamo abituati a immaginare per il mondo greco e
romano.
La mostra, aperta fino al 6 gennaio 2008, è realizzata dalla Soprintendenza per
i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna e dal Comune di Verucchio, in
collaborazione con la Provincia di Rimini.
L’inaugurazione (giovedì 14 giugno alle ore 18) sarà trasmessa in diretta online da RayTalk Wireless
Professionals collegandosi al sito http://www.raytalk.it/
Museo
Civico Archeologico di Verucchio, dal 15 giugno 2007 al 6 gennaio 2008
ex Convento di Sant’Agostino, Via S. Agostino - 47826 Verucchio (RN)
Orari:
dal 15 Giugno al 30 Settembre 2007, aperto tutti i giorni (festivi inclusi)
dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19.30
dal 1 Ottobre 2007 al 6 Gennaio 2008, sabato dalle 14.30 alle 18.30, domenica e
festivi (escluso il 25 Dicembre e il 1 Gennaio) dalle 10 alle 13 e dalle 14.30
alle 18
Nei mesi invernali il Museo apre su prenotazione anche al di fuori degli orari
indicati per scolaresche e gruppi: Tel. 0541 670222
Prezzi (inclusivi di mostra + museo): Interi € 5,50 - Ridotti € 4,00 - Ridotto
scuole € 3,00 (con percorso guidato)
Info:
Ufficio IAT Verucchio: 0541 670222 (iat.verucchio@iper.net)
Ufficio Cultura del Comune di Verucchio: 0541 673927 (museoverucchio@yahoo.it)