Riprendono le indagini archeologiche nella città romana di Veleia
L'archeologa Monica Miari presenta la campagna di scavo 2007
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Bologna, 19/10/2007
Ufficio stampa

Martedì 23 ottobre 2007, alle ore 11, salvo maltempo,
la dott.ssa Monica Miari, direttrice dell’area archeologica e dell’Antiquarium di Veleia,
incontrerà i giornalisti per presentare la ripresa delle indagini archeologiche nell'area abitativa del quartiere orientale della città romana

Area archeologica di Veleia
località Rustigazzo, Lugagnano Val d’Arda (PC)
tel. e fax 0523.807113

Si prega di considerare la presente come invito

Il municipium di Veleia fu fondato in seguito alla conquista romana del II secolo a.C. nel cuore del territorio della tribù ligure dei Veleates o Veliates sul luogo del preesistente centro indigeno di cui sono testimonianza le tombe più antiche scoperte a nord-est del foro. La città si sviluppò su un sistema di terrazze digradanti lungo la collina.
Il foro fu edificato su un ripiano artificiale ottenuto con un massiccio sbancamento. Pavimentato ai tempi di Augusto in lastre di arenaria da Lucio Licinio Prisco, uno dei massimi magistrati locali, è circondato su tre lati dai resti di un portico su cui si aprivano botteghe e ambienti a destinazione pubblica. Un imponente ingresso a duplice prospetto tetrastilo, inserito nel colonnato del foro, ne consentiva l’accesso dalla terrazza più bassa.
A sud il complesso era chiuso dalla basilica, edificio a navata unica, dove addossate alle pareti di fondo si levavano le dodici grandi statue in marmo di Luni raffiguranti i membri della famiglia giulio-claudia, trasferite già nel Settecento nel Ducale Museo di Antichità, oggi Museo Archeologico Nazionale di Parma.
A monte, i resti dei quartieri di abitazione meridionale e di un edificio termale sono sovrastati dalla terrazza su cui si erge -fin dal medioevo- la pieve dedicata a S. Antonino.
Patrimonio culturale della regione fin dal 1760 (quando il Duca di Parma don Filippo di Borbone ne avviò l’esplorazione a seguito del ritrovamento casuale, nel 1747, dell’iscrizione bronzea della Tabula Alimentaria traianea) e da allora oggetto di scavi e ricerche, Veleia è oggi uno dei centri archeologici più importanti dell’Italia settentrionale.